In una lunga battaglia terminata al tiebreak la Bunge torna al successo a Sora

Volley Superlega / Fondamentale affermazione in terra laziale dei ravennati, che salgono in settima posizione assieme a Piacenza e Milano. Coach Soli: «Risultato positivo perché le vittorie aiutano a costruire, ma abbiamo ancora molto da lavorare»

Sora-Ravenna 2-3
(36-34, 16-25, 22-25, 25-20, 12-15)
BIOSI’ INDEXA SORA: Mattei 9, Seganov 4, Rosso 10, Caneschi 9, Petkovic 17, Nielsen 23, Santucci (L); Marrazzo, Fey 2, Lucarelli. Ne: Penning, Farina, Duncan-Thibault, Mauti (L). All.: Barbiero.
BUNGE RAVENNA: Marechal 21, Diamantini 7, Buchegger 18, Poglajen 21, Georgiev 10, Orduna 4, Goi (L); Vitelli, Raffaelli 1, Pistolesi, Gutierrez. Ne: Mazzone, Marchini. All.: Soli.
ARBITRI: Luciani e Frapiccini, entrambi di Ancona.
NOTE – Sora: bs 20, bv 9, errori 17, muri 8; Ravenna: bs 22, bv 14, errori 15, muri 5. Spettatori: 2.153 (incasso 4.380 euro). Durata set: 39’, 23’, 34’, 26’, 18’ (tot. 140’). Mvp: Nielsen.

Ravenna8

L’esultanza dei giocatori della Bunge per il successo di Sora

Preziosa affermazione esterna della Bunge, che dopo due sconfitte torna a sorridere sbancando il PalaGlobo di Sora al termine di un match durato cinque set, per un totale di due ore e venti minuti di gioco. Il tiebreak fa quindi sorridere i ravennati, che si portano al settimo posto in compagnia di Piacenza e Milano, prossimo avversario domenica prossima al Pala De André in una sfida di fondamentale importanza. A decidere la gara con i laziali è in particolare la bella prova al servizio (ben 14 ace) della formazione di Soli, spinta in attacco dalle prestazioni positive degli schiacciatori Poglajen e Marechal, 21 punti per entrambi, ben orchestrati da Orduna.

Sestetti iniziali La Biosì Indexa è schierata dal coach Barbiero con il regista Seganov, l’opposto Petkovic, gli schiacciatori Rosso e Nielsen, i centrali Mattei e Caneschi e il libero Santucci. La formazione disegnata dal tecnico Soli è composta dal palleggiatore Orduna in diagonale Buchegger, dalle bande Marechal e Poglajen, da Diamantini e Georgiev al centro e da Goi in seconda linea.

Il primo set è una vera e propria battaglia, lunga quasi quaranta minuti, con i ravennati che dopo una lunga fase di equilibrio vengono distanziati di tre punti dalla Biosì Indexa: 22-19. La Bunge piazza un break di 3-0 per l’immediato pareggio a quota 22 e si va ai vantaggi, dove i padroni di casa annullano cinque set ball ai giallorossi e la spuntano alla settima occasione, vincendo 36-34.

Nel secondo periodo la Bunge mostra subito una bella reazione, scattando prima sull’1-5 di Buchegger, ma sul turno al servizio di Nielsen i laziali si portano a una sola lunghezza: 8-9. È con la battuta di Poglajen che i ravennati tentano un’altra fuga, scattando sul 9-14 grazie a due ace dell’argentino e addirittura sull’11-18 con Orduna (bravo anche lui a colpire dalla linea dei nove metri) e Marechal. La squadra di Soli continua a mostrarsi letale al servizio (12-19 a firma di Marechal) e pareggia il conto dei set alla prima occasione con Orduna: 16-25.

La terza frazione comincia sotto il segno di Marechal (1-4), ma la Biosì Indexa risponde con le battute di Mattei (due vincenti) per il break del 4-0 che porta il risultato sull’8-5. La Bunge acciuffa i padroni di casa grazie al muro di Buchegger e all’errore di Petkovic (9-9) e li supera con un ace dell’austriaco: 10-11. Nielsen risponde con la stessa moneta, ben spalleggiato da Petkovic (16-14), con i ravennati che però realizzano un break di 4-0 per il contro-sorpasso: 16-18. Marechal pesca l’ace del 18-21, Poglajen il diagonale del 21-23 e Raffaelli chiude il conto a muro: 21-25.

Sora è più concreto all’inizio del quarto periodo e accumula un buon vantaggio con Petkovic (6-3) e Nielsen: 9-6. L’errore di Petkovic riduce a una sola lunghezza il gap (14-13), ma la Bunge si blocca all’improvviso, fermata dai muri di Mattei e Nielsen: 21-14. Entrano Gutierrez e Pistolesi senza cambiare l’inerzia al set, con Sora che rimette in equilibrio il match: 25-20.

Nel tiebreak le squadre stanno a stretto contatto fino a quando Seganov non lo spezza dalla linea dei nove metri: 7-5. Pure Buchegger colpisce al servizio, mettendo a terra anche il contrattacco successivo che significa sorpasso: 7-8. Fey sparacchia per il +2 dei giallorossi (7-9), che trovano l’ace di Poglajen (8-11), con lo stesso argentino che fa esultare i compagni al secondo match ball: 12-15.

Le dichiarazioni del dopo-gara
Fabio Soli
(allenatore Bunge Ravenna): «E’ stata una partita combattutissima, come dice il punteggio. Sinceramente mi aspettavo fosse difficile perché non siamo brillantissimi e stiamo lavorando per tornare a un livello che ci apparteneva qualche mese fa, ma dobbiamo saper soffrire e saper portare a casa il risultato anche se non giochiamo benissimo. Oggi abbiamo avuto momenti di eccessivo nervosismo, relativi allo stato d’animo in campo, che non ci aiutano a giocare una splendida pallavolo, tenendoci legati agli errori e ad una pallavolo che non era nostra. Dobbiamo giocare sereni, spregiudicati, ed oggi non siamo riusciti a farlo. E’ sicuramente positivo perché le vittorie aiutano a costruire ma abbiamo ancora molto da lavorare. Complimenti comunque a Sora perché nonostante la posizione in classifica rende merito a questo campionato e alla propria gente che viene a vedere. Complimenti quindi a loro che ci hanno dato tanto filo da torcere».

Risultati (quarta giornata di ritorno): Revivre Milano-Sir Safety Conad Perugia 1-3, Wixo Lpr Piacenza-Azimut Modena 3-2, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia-Gi Group Monza 2-3, Biosì Indexa Sora-Bunge Ravenna 2-3, Cucine Lube Civitanova-Taiwan Excellence Latina 3-0, Calzedonia Verona-Kioene Padova (giovedì 11 gennaio, ore 20.30), BCC Castellana Grotte-Diatec Trentino (mercoledì 24 gennaio, ore 20.30).
Classifica: Perugia 45 punti; Civitanova 44; Modena 39; Trentino* 30; Verona** 29; Padova* 26; Piacenza, Milano e Ravenna 25; Monza e Latina* 18; Vibo Valentia 10; Sora e Castellana Grotte* 7 (*una gara in meno).

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