Anche i ravennati Brusi e Manù Benelli nella Hall of Fame della pallavolo italiana

Volley / Premiati a Roma il dirigente del Porto Messaggero e la ex palleggiatrice della storica Teodora. Riconoscimento alla memoria al “padre fondatore” Angelo Costa

Benelli Papi

Manuela Benelli assieme a Samuele Papi nel corso della premiazione

Si è tenuta lunedì 25 marzo nel Salone d’Onore del Coni di Roma la cerimonia di premiazione della “Hall of Fame della pallavolo italiana”, un progetto cha ha lo scopo di ribadire la storia, il senso di appartenenza e i valori del grande movimento pallavolistico tricolore, nel corso del quale hanno ricevuto il riconoscimento anche i ravennati Giuseppe Brusi, non presente all’evento, Manuela Benelli, che ha ritirato il premio vinto l’anno scorso. Il riconoscimento alla memoria è andato anche ad Angelo Costa, uno dei padri fondatori del volley. Premiato anche il giornalista Carlo Gobbi, lombardo di origine ma romagnolo “d’adozione” in quanto residente a Cesenatico.

Questa la dichiarazione di Manù Benelli, palleggiatrice della storica Teodora capace di vincere ben undici scudetti di fila, sei Coppe Italia e due Coppe dei Campioni: «Grazie a tutti per questo premio che per me è davvero un onore ricevere. Mi sto togliendo tante soddisfazioni nella scuola di palleggiatori che sto gestendo. Avevo promesso alle mie compagne di nazionale del 1989 di portare un po’ di quella squadra su questo palco e il premio che porto qui oggi è ciò che più ci rappresenta».

L’evento, condotto dalla voce storica della pallavolo Jacopo Volpi, è stato aperto dagli interventi del presidente del Coni Giovanni Malagò, del presidente federale Pietro Bruno Cattaneo e da quello di Simona Lertora, Managing Director Marketing and Business Development DHL. Nel corso della cerimonia si sono alternati sul palco molti dei protagonisti che hanno contribuito a scrivere pagine storiche della pallavolo, da Samuele Papi a Eleonora Lo Bianco, passando per Andrea Nannini.

La Hall of Fame 2019 ha voluto ricordare anche tre figure fondamentali per lo sviluppo della pallavolo italiana, chiamati i padri fondatori: Franco Anderlini, Angelo Costa, Renzo Del Chicca. Molto toccante il momento dedicato al premio per la compianta Sara Anzanello, rappresentata dai genitori e dal fidanzato, i quali hanno voluto esprimere la propria gratitudine tra la commozione dei presenti in sala. Angelo Squeo, eletto nella Hof per la categoria beach volley, ha ricordato come è nata la disciplina sulla sabbia, mentre Luciano Gaspari ha ripercorso brevemente la sua carriera arbitrale.

Per la categoria dirigenti Leo Turrini ha fatto le veci di Giuseppe Brusi, storico dirigente del Porto Messaggero capace di vincere uno scudetto e tre Coppe dei Campioni nei primi Anni Novanta, e a salire poi sul palco è stato l’ex presidente federale Carlo Magri, che ha ritirato il premio speciale, stesso riconoscimento che è andato anche alla firma storica della Gazzetta dello Sport Carlo Gobbi. Gli ultimi protagonisti sono stati gli allenatori Carmelo Pittera, argento al Mondiale 1978, e Julio Velasco, storico ct che ha guidato la nazionale maschile nell’epoca dei trionfi.

Questa la lista dei nuovi membri della Hall Of Fame: atleti Eleonora Lo Bianco, Andrea Nannini (premio speciale), Paolo Tofoli, Sara Anzanello (premio speciale); arbitro Luciano Gaspari; beach volley Angelo Squeo; dirigenti Giuseppe Brusi e Carlo Magri (premio speciale); allenatori Carmelo Pittera, Julio Velasco (inserito di diritto in quanto membro della Hall of Fame Mondiale; giornalista (categoria speciale) Carlo Gobbi; padri fondatori (categoria speciale) Franco Anderlini, Angelo Costa, Renzo Del Chicca. Sul palco anche i vincitori della precedente edizione: Manuela Benelli e Samuele Papi.

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