Ravenna di nuovo regina in Europa, le emozioni di chi ha vissuto i trionfi passati

La doppia vittoria contro l’Olympiacos ha portato la Challenge Cup nella bacheca della Bunge. La gioia degli ex, da Gardini a Rosalba a Brusi che hanno compiuto imprese simili

Bunge4L’impresa della Bunge, capace di mettere la mani su un trofeo continentale a 21 anni di distanza dall’ultimo grande successo, ha riportato il volley ravennate nel gotha del movimento italiano ed europeo. La doppia affermazione sui greci dell’Olympiacos (3-1 al Pala De Andrè e 1-3 ad Atene davanti a 12mila tifosi biancorossi ammutoliti) è stata l’ultima grande gioia di una stagione ricca di soddisfazioni, caratterizzata anche dalla partecipazione ai playoff scudetto.

Un trionfo accolto con grande felicità da alcuni grandi protagonisti del volley del passato e del presente a Ravenna, a partire dallo storico dirigente del Messaggero, Giuseppe Brusi. «Una vittoria importantissima per la città e per lo sport cittadino e spero che in futuro non esistano più rivalità inutili e dannose. Mi auguro quindi che la città risponda al meglio e che tutti diano una mano, a partire dall’amministrazione comunale. Tra Teodora e volley maschile, Ravenna ama la pallavolo come il suo mare e non ha nulla da invidiare a nessuno. Non abbiamo bisogno di prendere gente da fuori, anche perché Bonitta è un grande dirigente e ha la capacità per far crescere in modo ulteriore il Porto Robur Costa. Dobbiamo però creare anche un nocciolo duro composto da giocatori del territorio e per riuscire in questo bisogna far tornare a casa dei giovani prospettiva come i ‘figli d’arte’ Margutti, Recine e Gardini».

Un grande applauso alla Bunge arriva dalla Polonia: Andrea Gardini, tra i migliori centrali della storia del volley, con il Zaksa è approdato alla Final Four di Champions League, ma dimostra di avere sempre nel cuore la sua città. «È stata una cosa fantastica vincere la Challenge Cup, tra l’altro in un ambiente così difficile e caldo, riportando il nome di Ravenna ai vertici internazionali. Noi allenatori siamo sempre giudicati dai risultati e posso quindi dire che Soli ha svolto un lavoro eccezionale, vincendo la finale con grande autorità e sicurezza. Sono contento per lui e per i giocatori, perché anche io ho vinto ad Atene e porto il ricordo dell’impresa del Messaggero (successo nel ’92 proprio contro l’Olympiacos, ndr) tra i più belli della mia carriera».

Qualche anno dopo Gardini è stato il momento di Simone Rosalba a sollevare la coppa. Nel ’97, infatti, il giovanissimo schiacciatore calabrese, ma ravennate d’adozione, fu tra i protagonisti dell’ultimo grande trionfo, la vittoria della Cev Cup. «Faccio i miei complimenti a tutti i giocatori e in particolare a Orduna, che ha condotto benissimo la Bunge per tutta la stagione. Per due anni abbiamo vestito assieme la maglia del Città di Castello e in lui ho sempre visto grandissime qualità, che nel tempo sono migliorate in modo ulteriore con l’esperienza. Il loro successo mi ha fatto tornare in mente il mio primo grande alloro, a Ginevra. Il nostro era un gruppo giovanissimo, con un Bovolenta solo 23enne ma già grande trascinatore».

Un altro coach che ha dato un fondamentale contributo è Nino Beccari, che negli anni in cui i riflettori erano spenti ha guidato la poco più che neonata Robur Costa nei duri anni della Serie B, ponendo le basi per il ritorno in Serie A. «La Bunge ha saputo esprimere come squadra un rendimento più alto di quello che sono i valori dei singoli giocatori sommati tra di loro. Questo significa che il vero valore aggiunto lo ha portato Soli. Il tecnico è stato poi bravissimo a superare anche momenti molto difficili, causati dagli infortuni, tenendo sempre in pugno la squadra e tirando fuori il meglio anche dalle seconde linee».

Non nasconde l’orgoglio per l’affermazione della Bunge l’ex palleggiatore lughese Giacomo Sintini, cresciuto nel vivaio ravennate. «In questi ultimi anni si vedeva che la società stava lavorando bene, programmando al meglio la sua attività non per ‘vivacchiare’, ma per costruire qualcosa di importante e duraturo. In più è arrivata questa occasione, magari anche prima del tempo, ed è stata bravissima a coglierla al volo. È bello ricominciare a mettere delle coppe nella bacheca: si tratta di un punto di partenza per conquistare altri trofei anche nel prossimo futuro».

Non ha infine bisogno di presentazioni la fuoriclasse degli anni ’80 e ’90 Manuela Benelli. «La cosa più bella è aver riportato nei giovani l’entusiasmo attorno alla pallavolo ravennate. Tutti i tesserati della mia società, infatti, non vedevano l’ora che la Bunge giocasse, per andare ad assistere alle partite e sostenere i giocatori, bravissimi durante la stagione a dare il massimo delle loro possibilità».

La storia: Tutto cominciò al ricreatorio, 15 trofei in 72 anni di storia
Il Porto Robur Costa riunisce dentro di sé tutta la gloriosa storia della pallavolo ravennate fin dagli anni Quaranta. L’anima più antica della attuale società è rappresentata dalla Robur, la cui sezione pallavolo viene fondata nel 1946, svolgendo la sua attività sportiva al Ricreatorio Arcivescovile in via Bixio. La squadra biancoblù, allenata da Angelo Costa, nello stesso anno vince il primo campionato nazionale, ripetendosi poi nel 1947 (proprio a Ravenna), nel 1948, nel 1949 e nel 1952. La seconda anima è il Porto, che negli anni Novanta riporta in alto il nome della città: nel periodo targato Messaggero centra la doppietta scudetto-Coppa Italia nel 1991, si laurea campione del mondo e di Europa nella stagione 1991-92, conquistando la Coppa dei Campioni anche nel ’93 e nel ’94, aggiudicandosi anche due Supercoppe Europee negli stessi anni. Uscito il Gruppo Ferruzzi dalla proprietà del club, negli anni successivi cambia più volte sponsor e nel ’97 l’Area vince la Coppa Cev. Abbandonata la Serie A1 nel 2000, Ravenna torna nel massimo campionato nel 2011 grazie alla Robur Angelo Costa, che nel 2013 effettua la storica fusione con il Porto, creando l’attuale Porto Robur Costa che quindi racchiude in sé ben 6 scudetti, 1 Coppa Italia, 3 Coppe dei Campioni, 2 Supercoppe Europee, 1 Coppa del mondo per club, 1 Coppa Cev, 1 Challenge Cup.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24