
Cala il sipario sulle (pochissime) speranze del Ravenna di ottenere una promozione “a tavolino” dopo il secondo posto conquistato al termine del girone D del campionato nazionale di calcio di serie D (concluso in realtà sul campo al primo posto insieme al Carpi, che ha tratto beneficio dalla surreale vicenda Pistoiese, ne parlavamo a questo link).
La Prima Sezione del Collegio di Garanzia del Coni ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso del Forlì (supportato dal Ravenna come parte lesa) contro il Carpi (e la Figc e la Lnd) per l’omologazione della gara Carpi-Forlì (finita sul campo con una vittoria degli emiliani). Le due società romagnole contestavano l’utilizzo da parte del Carpi in quella gara del giocatore Cecotti (spiegavamo la vicenda a questo link). Ma dopo che il ricorso era stato respinto dalla federazione per ben due volte, anche il Coni ha mantenuto la stessa linea, condannando Forlì e Ravenna a pagare anche 4.500 euro di spese legali.
Ora per il Ravenna resta aperta solo la pista (oltre che quella di un ricorso al Tar, con tempi però che sarebbero molto dilatati) di un eventuale ripescaggio in serie C, comunque complicato.