La Consar e il sogno Superlega: «Ai playoff ce la giocheremo contro tutti» Seguici su Telegram e resta aggiornato Il presidente Rossi alla vigilia della prima sfida contro Siena: «Grande lavoro di coach Valentini con un gruppo di giovani» Il presidente Matteo Rossi L’addio di coach Marco Bonitta e di pedine fondamentali nello scacchiere potevano far pensare a un passo indietro nelle ambizioni della Porto Robur Costa dopo l’esaltante stagione passata, chiusa al quinto set della terza partita di semifinale playoff di A2. Ma la Consar Ravenna, guidata da coach Antonio Valentini, ha terminato al terzo posto una stagione regolare condita da 20 vittorie su 26 partite e si appresta a disputare i playoff per la promozione in massima serie da pericolosa outsider. La prima partita della serie contro Siena è in programma domenica 23 marzo alle 18 al Pala Costa di Ravenna e il presidente del sodalizio sportivo, Matteo Rossi, è pronto per il rush finale. Venti vittorie in stagione, terzo posto in classifica e un’ottima pallavolo. Che bilancio fa della stagione regolare appena conclusa? «Siamo molto contenti. Probabilmente nessuno avrebbe scommesso su un numero così alto di vittorie. Abbiamo un gruppo di ragazzi molto giovane e quindi ciò che hanno fatto in questa regular season è qualcosa di molto importante». Dopo l’addio di Bonitta che aveva composto la squadra, si aspettava un impatto di questo tipo di Valentini? «A Bonitta devo molto. Non avevo esperienze nella pallavolo e mi ha insegnato tanto, facendomi entrare in questo mondo. Valentini è ragazzo giovane con una volontà e una dedizione, sia lui che il suo staff, veramente importante, che difficilmente si trova anche nel mondo del lavoro. I risultati si vedono. Tutti i giorni, dalla mattina alla sera, sono al Pala Costa, anche il giorno libero. Credo che questa attitudine al lavoro sia un buon punto di partenza che gioca a suo e nostro favore». Rispetto ad altre stagioni quest’anno non c’è stata la cosiddetta “ammazza campionato”. Questo equilibrio può favorire Ravenna anche negli imminenti playoff o è un’utopia pensare al salto in Superlega? «Utopia direi di no, perché siamo la squadra del campionato con il numero più alto di vittorie (Ravenna ha anche battuto sia all’andata che al ritorno la capolista Prata, ndr) e questi ragazzi hanno dimostrato che possono giocarsela con tutti. C’è da dire che ci sono squadre come Prata e Brescia che, nonostante la partenza un po’ a rilento, hanno cambiato marcia nella seconda parte di campionato esprimendo un’ottima pallavolo. Direi che sono loro le favorite ma Ravenna vuole far la sua parte». Questo è il terzo anno del progetto che punta al ritorno in Superlega costruendo squadre con i giovani. Sta andando come previsto? «Quando parliamo di squadre giovani è chiaro che è sempre una scommessa. C’è sempre la speranza ma mai la certezza. C’è da dire che gli imprevisti capitano anche a chi costruisce squadre con nomi altisonanti. I play-off sono da giocare. Dicono che è un altro campionato, ma secondo me i nostri ragazzi hanno dimostrato che se la possono giocare davvero con tutti». A partire da domenica contro Siena. «Tutte le prime sette hanno dei valori notevoli nonostante alcune flessioni all’interno della regular season. È difficile fare dei pronostici, però noi scenderemo in campo per giocarci il campionato». Qualche anno fa il basket disputò i playoff al Pala Cattani di Faenza in assenza del Pala De Andrè. Voi avete pensato ad altri palazzetti per disputare i playoff o il Pala Costa è sufficiente? «Avendo giocato tutta la regular season al Pala De André sarebbe stato bello finire lì la stagione, ma per impegni già noti non è possibile (l’allestimento della fiera Omc, ndr). I pensieri di spostarci ci sono stati e li abbiamo valutati ma per una serie di cose sono rimasti solo pensieri. Negli anni mi hanno insegnato che la pallavolo Ravenna deve stare a Ravenna e il Pala Costa è comunque un impianto che può ospitare un evento di questo tipo. Quindi la scelta di rimanere penso che sia la soluzione migliore dato che il Pala Costa fa parte della nostra storia e soprattutto della nostra quotidianità di allenamenti». Anche per la prossima stagione non sarà pronto il palazzetto nuovo. Nel caso di un salto in Superlega dove pensate di disputare il campionato? «Credo che comunque il Pala De André sarà sempre a disposizione per gran parte della stagione, quindi assolutamente Pala De André». Dopo tre anni importanti anche a livello di risultati, la città si sta avvicinando maggiormente alla squadra anche sotto il punto di vista delle sponsorizzazioni? «La città e il territorio sono attenti e danno segnali di vicinanza al volley. Qualche nuova realtà è entrata e bisogna essere pronti a costruire e soprattutto condividere con loro un percorso, una linea di progetto. Le realtà entrate hanno la volontà di dialogare e capire come stare insieme, a prescindere dal risultato del campo». In futuro, in previsione di un altro piano triennale, cosa ci si aspetta dalla Consar come sponsor e proprietà della squadra? «Consar conferma di voler rimanere nel mondo della pallavolo. E quindi questa per noi è la parte più importante. E poi dobbiamo essere bravi anche noi nel conquistare qualche partner che possa entrare o comunque aumentare il proprio interesse in questo mondo anche a livello giovanile. Da quest’anno abbiamo aperto una Under 12 femminile: il procedere passo dopo passo è l’approccio che abbiamo da sempre e che vogliamo che anche la comunità recepisca». Total0 0 0 0 Forse può interessarti... La Consar interrompe la serie positiva e scivola al secondo posto Ultima della stagione regolare a Macerata: poi per la Consar sarà tempo di playoff La Consar Ravenna a Reggio Emilia per bissare la vittoria dell'esordio Seguici su Telegram e resta aggiornato