La super mamma di Mia and Me: Laura Ruocco nella serie tv in onda in tutto il mondo

L’attrice, direttrice dell’Accademia del Musical: «È stato divertente per mio figlio vedermi e sentirmi in tutte le lingue… Per i ragazzini che mi guardano sono diventata un’eroina»

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Laura Ruocco con Marco Quaglia, attore della serie

Recitare, cantare e danzare. Questo è ciò che si può imparare all’Accademia del Musical di Ravenna, che lo scorso 7 ottobre ha inaugurato la nuova sede, in via Girolamo Rossi 53, in pieno centro storico.

Come sempre, a curare la direzione artistica è Laura Ruocco che sta vivendo un momento di grande popolarità tra i bambini e i giovanissimi, grazie alla sua partecipazione come protagonista alla terza stagione della serie “Mia & Me” in onda su Rai Gulp.

Laura Ruoccojpg02Laura Ruocco, come è nata questa opportunità televisiva?
«Vincendo un provino di questa serie per famiglie che, sinceramente, prima non conoscevo. Sono stata chiamata e, insieme agli altri componenti del cast, abbiamo girato nel maggio e giugno dello scorso anno, in Trentino Alto Adige, per la precisione in una baita di Campitello in Val di Fassa, località a me molto cara».
È stato difficile inserirsi nella serie?
«I primi giorni sono stati di adattamento un po’ per tutti visto che il cast della terza stagione è stato quasi interamente rinnovato. Trattandosi di una produzione internazionale, sotto la regia del tedesco Marc Meyer, abbiamo recitato in lingua inglese. Il format è stato poi venduto in ottanta Paesi, per cui esistono tante versioni doppiate. È stato divertente per mio figlio vedermi in tutte le lingue… Dice che quella che più mi si addice è il tedesco per via della mia tendenza a impartire ordini come tutte le mamme».
Che ruolo ha interpretato?
«Luciana Poletti, una mamma italiana che ha una figlia di nome Sara diventata cieca a seguito di un incidente. Sara diventa amica della protagonista Mia che, grazie a un braccialetto magico, può scappare dalla realtà e andare in un mondo incantato fatto di elfi. Per tutta l’estate Mia e Sara dormono insieme, dimostrando una grande amicizia. Per quando mi riguarda sono una madre che cerca in tutti i modi di riportare la figlia alla normalità, facendole dimenticare la disabilità».
Si aspettava un tale successo? Ci sarà un seguito?
«Come mi diverto a dire: per i tanti bambini e ragazzini che mi guardano sono diventata un’eroina, neanche avessi salvato un uomo con un intervento a cuore aperto! La serie di certo proseguirà, la sceneggiatura è aperta, ma ancora non so se l’amicizia fra Sara e Mia continuerà».
Tornando a Ravenna, felice per la nuova sede dell’Accademia del Musical?
«A dir la verità ero molto affezionata anche a quella vecchia, ma con questo cambio – reso possibile in collaborazione con l’Accademia Cecchetti – riusciremo finalmente ad avere tre pomeriggi tutti per noi, e quindi più tempo per lavorare».
Prossimi progetti?
«Riprenderò presto la terza tournée in teatro di Finché giudice non ci separi (spettacolo con tra i protagonisti anche volti noti come Nicolas Vaporidis, Augusto e Toni Fornari, ndr) di cui a marzo uscirà anche il film. Tra aprile e maggio dell’anno prossimo debutterò poi con la commedia Vi presento papà con Mariano Rigillo».

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