L’addio di Erminio al Rustichello. Ma la nuova gestione darà continuità al passato

La famiglia Marozzi lascia la storica trattoria di via Maggiore a Ravenna

Erminio

Erminio Marozzi

Se ne va un pezzo di storia della ristorazione ravennate. Erminio Marozzi lascia il suo “Rustichello”, la trattoria all’angolo tra via Maggiore e circonvallazione San Gaetanino, a pochi passi dal centro storico di Ravenna, che gestiva da oltre trent’anni. «Lasciamo per sopraggiunti limiti di stanchezza…», ci dice sorridendo al telefono la moglie Claudia, da sempre al suo fianco in questa sua attività.

Ingresso Rustichello

La famiglia Marozzi resterà al Rustichello fino al 29 dicembre poi, dopo qualche giorno di chiusura, ripartirà il 4 gennaio la nuova gestione, affidata a un’altra coppia sul lavoro e nella vita, quella formata dal cuoco Alberto Passalacqua e dalla moglie Emanuela Riccardi, che si occuperà della sala, nota in particolare per i suoi tanti anni di attività alla Taverna di San Romualdo. Insieme i due hanno lavorato al ristorante Kolibrì di Savarna. «Parlando con Claudia ed Erminio è nata questa idea – ci racconta Alberto –, loro cercavamo qualcuno che potesse dare continuità al loro ristorante e noi, da clienti del Rustichello prima ancora che ristoratori, vogliamo proprio fare questo». Confermati quindi gli stessi fornitori, gli stessi piatti forti del menù, a partire dal coniglio e naturalmente dai “mitici”, i cappelletti agli asparagi entrati nel cuore di molti ravennati.

«I ricordi più belli – conclude Claudia – sono proprio quelli legati al rapporto con le persone, ai tanti riconoscimenti che i nostri clienti ci hanno manifestato nel corso di questi trent’anni…».

 

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