mercoledì
09 Luglio 2025
bicicletta

Un “pieghevole” per raccontare le bellezze della ciclovia sul Canale Naviglio Zanelli

Il percorso che collega Faenza alla Riviera sarà ultimato nel dicembre del 2026 ma gran parte della strada è già fruibile

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È stato presentato oggi il pieghevole informativo dedicato al percorso ciclo-naturalistico del Canale Naviglio Zanelli, un itinerario che collega Faenza alla Riviera Romagnola e che regala un’opportunità unica per esplorare le bellezze naturali e culturali della Romagna.
La pubblicazione, disponibile sia in formato digitale che cartaceo, è arricchita da box testuali e fotografici per illustrare agli appassionati delle due ruote le eccellenze storico-artistiche e ambientali del tragitto. Inoltre, sono presenti QR Code che permettono di geolocalizzare i punti di interesse tramite coordinate GPS.

Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo nella valorizzazione del Canale Naviglio Zanelli come infrastruttura “verde e blu”: un corridoio ecologico per il quale la Giunta dell’Unione della Romagna Faentina ha approvato nel dicembre 2024 il progetto di fattibilità tecnico-economica, finanziato anche dal Programma Regionale FESR 2021-2027. L’intervento prevede la realizzazione di nuovi tratti ciclo-pedonali, aree di sosta attrezzate e l’installazione di segnaletica informativa. È da poco partita la gara per l’affidamento dei lavori per le parti ancora non completate della ciclovia, con scadenza prevista entro la fine di luglio. L’apertura del cantiere è prevista per l’autunno 2025, con conclusione degli interventi entro dicembre 2026. Va sottolineato che, pur in attesa della realizzazione delle opere previste dal progetto, la ciclovia è già in gran parte fruibile.

Il percorso prende il via da Faenza, dallo storico giardino di Villa Orestina (porta d’accesso al Parco Regionale della Vena del Gesso). Si prosegue verso l’oasi verde del Parco della Rocca, attraversando, poi, l’attuale piazzale Sercognani, un tempo darsena del canale.
Il cammino continua verso Granarolo Faentino, che accoglie i visitatori con il suo Museo Diffuso dedicato agli antichi mestieri. Scendendo in pianura, si raggiunge Cotignola, con il Parco Pertini – area dedicata alla natura, allo sport e al gioco – e il Museo Civico Luigi Varoli, che celebra l’artista locale con una ricca collezione.
L’itinerario prosegue a Bagnacavallo, dove si possono visitare il Podere Pantaleone, prezioso bosco igrofilo riconosciuto come Area di Riequilibrio Ecologico, e il Museo Civico delle Cappuccine. Poco distante, a Villanova di Bagnacavallo, si trova l’Ecomuseo delle Erbe Palustri, mentre ad Alfonsine si incontra la Riserva Naturale Stazione Ex Fornace Violani, rifugio di biodiversità e habitat di numerose specie. Il viaggio si conclude nel Parco Interregionale del Delta del Po Emilia-Romagna, una delle zone umide più importanti d’Europa.

«Il progetto della ciclovia del Canale Naviglio Zanelli ha già mostrato un impatto positivo – raccontano i promotori – numerose iniziative in questi mesi hanno accresciuto la consapevolezza dei partecipanti e stimolato l’interesse degli operatori locali verso un turismo sostenibile e a basso impatto, fondato sulla mobilità dolce». Il recupero del patrimonio storico-industriale, come ex linee ferroviarie o canali commerciali, si sta rivelando in tutta Europa una risorsa preziosa per il turismo sostenibile: Il progetto del Canale Naviglio Zanelli si inserisce pienamente in questa visione, trasformandosi da infrastruttura commerciale a corridoio ecologico e cicloturistico. Questa evoluzione offre vantaggi economici rilevanti per il territorio: aumento dell’attrattività turistica (il cicloturismo in Italia genera oltre 5,5 miliardi di euro), promozione di un turismo sostenibile e destagionalizzato, valorizzazione di aree meno note, nuove opportunità per le attività locali.

La pubblicazione sarà distribuita negli uffici turistici dei Comuni interessati, i Centri Visita dei Parchi, i Ceas locali, le sedi delle Pro Loco, i musei coinvolti e le biblioteche dell’Unione della Romagna Faentina.

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