lunedì
07 Luglio 2025
MODA SOSTENIBILE
Contenuto sponsorizzato A cura di UEDI Second Hand Reuse

Capi vintage e grandi marche nella boutique che promuove l’economia circolare

Dalla “nuova vita” di Dobrina Dobreva nasce UEDI, il negozio che dà “nuova vita” ai capi di seconda mano: «Una sfida, nella speranza di lasciare ai miei figli un mondo migliore»

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UEDI1Tra le novità ravennati nell’ambito della sostenibilità e dell’economia circolare, ha inaugurato lo scorso aprile Uedi, il thrift-shop nato dal desiderio di Dobrina Dobreva di realizzare qualcosa di concreto per la comunità, a seguito di un un problema di salute che ha messo a rischio la sua vita. 

«Avevo sempre lavorato nel settore delle pulizie, ma a causa di questi problemi ho perso l’impiego – racconta la titolare.– Esperienze come questa ti portano a riflettere, e sono arrivata a chiedermi cosa avessi mai fatto di concreto nella mia vita. Ho passato tanti anni a lavorare, dedicandomi soltanto a me e alla mia famiglia. Era arrivato il momento di fare qualcosa di più, di dare valore all’interesse del pianeta, e non solo a quello personale». 

Con questa idea, Dobreva inaugura l’attività, il cui nome è il primo omaggio alla dimensione famigliare: «Uedi, come le iniziali dei miei famigliari. Aprire questo negozio è stato un vero e proprio salto nel vuoto, ma lo dedico ai miei figli. Non solo nella speranza di lasciare loro un’attività per il futuro, ma un mondo migliore», spiega la titolare. 

UEDI2All’interno di Uedi si trova una selezione di capi vintage scelta accuratamente da Dobreva, declinata in uomo, donna e accessori, con taglie inclusive dalla XS alla 8 o 10XL. 

«La selezione è la parte più importante del mio lavoro – continua Dobreva – scelgo solo abiti di qualità, rivendibili a prezzi contenuti, e dallo stile molto attuale. Tra i più giovani il vintage è una vera e propria moda, e molti capi sono pronti per una seconda vita integrandosi alla perfezione con lo stile di oggi». 

Gli abiti all’interno del negozio partono da un prezzo minimo di 2 euro, per arrivare fino a 25 nel caso di outlet di grandi marche (tra le altre, citiamo Lacoste, Ralph Lauren, Tommy Hilfigher, Nike, Adidas, Calvin Klein e diverse sartorie indipendenti italiane). 

Tutti abiti di Uedi vengono inoltre disinfettati a secco con vapore a 90 gradi, ottenendo un certificato di igiene non obbligatorio sul mercato italiano ma fortemente voluto dalla titolare. 

«L’economia circolare è importante, e tutti dovremmo investirci. Moda sostenibile, riciclo, riutilizzo, sono termini destinati ad entrare nel vocabolario di tutti noi, e tra le generazioni più giovani c’è già molta attenzione al riguardo. Bisogna sfatare il mito che si tratti di una scelta legata a un fattore monetario: molte persone potrebbero permettersi ben altro a livello economico, ma la scelta viene fatta con l’idea di fare del bene anche agli altri. I capi vintage poi, noti per la loro fattura, sono molto più duraturi della fast fashion». Sempre in un’ottica di altruismo e sostenibilità, una percentuale del ricavato del negozio sarà devoluto ogni anno sarà devoluta all’iniziativa del Comune “Adotta un progetto sociale”, nato a sostegno della comunità.

2024 03 16 11:08UEDI Second Hand Reuse
via Pietro Canneti 16 – Ravenna
Pagina IG uedi_it

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