Dieta equilibrata e cibo di qualità: la migliore cura per la salute degli amici a 4 zampe

Parliamo di alimentazione con Gianni Casadei, fondatore e titolare della “catena etica” dei negozi Robinson Pet Shop: «Anche gli animali sviluppano un proprio gusto che possiamo “educare” o rischiamo di viziare»

Simona BudaContinuamo a parlare di corretta alimentazione per gli animali domestici con l’esperto Gianni Casadei, ideatore e titolare – assieme alla moglie Simona Buda (nella foto) – del marchio e della catena di negozi specializzati Robinson Pet Shop (11 in tutta la Romagna fra cui uno a Ravenna, in via Panfilia e uno a Cervia, in via Caduti per la Libertà).
Casadei vista la sua esperienza, come per gli umani anche per gli animali si può seguire una dieta, magari provvisoria, per ragioni di riequilibrio dello stato di salute?
«Naturalmente, come gli umani seguono una dieta specifica per esigenze particolari, la stessa cosa vale per gli animali. Qualora non ci trovassimo in presenza di patologie, la dieta che consiglio è il classico mangiar sano: come diceva Balanzone, medico bolognese del 500, divenuto poi una famosa maschera di Carnevale, “Il cibo è la miglior cura”. Per quanto riguarda la prevenzione tramite l’alimentazione, la soluzione migliore è scegliere una dieta che sia composta da ingredienti sani e correttamente miscelati nelle giuste percentuali e nei corretti dosaggi. La qualità degli ingredienti è sempre la cosa migliore! Il discorso cambia se abbiamo a che fare con animali che presentano patologie e che quindi necessitino dell’assunzione di Diete Veterinarie; ci tengo a precisare che le Diete Veterinarie non curano le problematiche, ma l’impatto dell’alimentazione viene minimizzato tramite una dieta appositamente studiata».
Il cibo per animali è disponibile sia secco, sotto forma di crocchette, che umido. È solo una forma diversa oppure c’è una differenza sostanziale?
«La differenza sostanziale fra cibo secco e cibo umido è, naturalmente, la percentuale di acqua; questo non influenza ovviamente la qualità dell’alimentazione, ma per motivi pratici, ad esempio, durante il periodo estivo potrebbe essere consigliato somministrare cibo umido poiché in questo modo si idrata ulteriormente l’animale, oltre all’assunzione di acqua nel bere. La reale differenza sta nel fatto che sia le crocchette sia il cibo umido contengono ingredienti sottoposti a processi termici quindi le vitamine termolabili, per fare un esempio, vengono disperse e vanno comunque reintegrate. Piuttosto che distinguere fra cibo secco e cibo umido, sarebbe più opportuno prediligere alimenti cotti a basse temperature, che sia secco o sia umido, che conservano tutte le componenti nutrizionali, ivi comprese le componenti termolabili».
Gli animali domestici sviluppano un gusto individuale per il cibo? Se è così bisogna assecondarlo?
«Gli animali domestici sviluppano un gusto individuale per il cibo che, a differenza di noi umani, è influenzato più dall’olfatto. Infatti, sia i felini sia i canini hanno un numero di cellule olfattive decisamente più alto rispetto all’umano (nel cane arriviamo fino a 14 volte in più, nei cani molecolari, come il Bloodhound, anche di più). La proporzione rispetto al gusto è tutta a nostro vantaggio perché gli umani hanno un numero di papille gustative 4-5, anche 10 volte, superiore a quelle di cani e gatti: quindi, la preferenza per un alimento è molto più olfattiva piuttosto che di gusto. È chiaro che, come spesso capita, se viziamo i nostri animali, vengono sviluppate ulteriori preferenze, sempre e comunque influenzate inizialmente più dall’olfatto piuttosto che dal gusto. Avendo un numero di papille gustative limitato, possiamo “educare” il gusto del nostro animale domestico e, viziandoli, andiamo a instaurare preferenze che, naturalmente, non avrebbero».
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