La prevenzione come prima forma di contrasto a melanomi cutanei, nei atipici e non-melanoma skin cancer Seguici su Telegram e resta aggiornato «La visita dei nei dovrebbe diventare prassi comune, alla stregua del pap-test e degli altri check preventivi di routine» Ce ne parla la Dottoressa Stefania Zauli, dermatologa che riceve nel suo studio a Cotignola e in diverse strutture tra Ravenna, Forlì e Faenza La Dottoressa Stefania Zauli nel suo ambulatorio Prevenzione come prima forma di contrasto a melanomi cutanei e ai cosiddetti non melanoma skin cancer (tumori cutanei non melanomi) Ce ne parla la Dottoressa Stefania Zauli, laureata in medicina all’Alma Mater Studiorum di Bologna e specializzata in dermatologia a Ferrara. Dal 2014 Zauli lavora come libera professionista sul territorio, accogliendo i pazienti nello studio di Cotignola e in diverse strutture tra Ravenna, Forlì e Faenza. «La visita dei nei dovrebbe diventare prassi comune alla stregua del pap-test e degli altri check preventivi di routine. In molti credono di “non averne bisogno”, ma non c’è nulla di più sbagliato: al giorno d’oggi la prevenzione è uno degli strumenti più forti che abbiamo per salvare delle vite». In quali campi svolge la sua attività lavorativa? «Mi occupo principalmente di dermo-oncologia, ovvero prevenzione e diagnosi di quelle patologie come melanomi, nei atipici e non-melanomi skin cancer, e del relativo trattamento medico e chirurgico. Tra le altre branche in cui opero c’è la dermo-allergologia, con la possibilità di effettuare dei patch test per identificare le allergie da contatto del paziente e il trattamento dei disturbi cutanei come acne, rosacea e idrosadenite suppurativa, o acne inversa. Infine, mi occupo anche di trattamenti medico-estici, soprattutto laser e peeling». Mappature della panoramica dei nei Come viene effettuata la visita screening per i tumori cutanei? «Personalmente preferisco affidarmi a tecnologie all’avanguardia: utilizzo un moderno videodermatoscopio, apparecchiatura in grado di fare sia foto cliniche del paziente che foto della struttura dei nei: con il tradizionale dermatoscopio manuale vengono osservati tutti i nei, le macchie e le lesioni presenti sulla pelle del paziente, nel caso dovessi riscontrare qualche lesione atipica, particolare o comunque degna di attenzione la fotografo poi con il videodermatoscopio, in modo da rendere più agevole il monitoraggio in futuro». Per fortuna però non si tratta sempre di tumori, quali altre lesioni è possibile riscontrare con questo tipo di apparecchio? «Assolutamente no: è importante sottolineare che sulla pelle dei pazienti è possibile riscontrare diversi tipi di lesioni benigne come macchie, cheratosi seborroiche, nei, nei connettivali e angiomi. Per un occhio non esperto però è difficile individuare una lesione maligna tra le tante particolarità che può presentare la pelle… molto spesso “il lupo” si nasconde tra le pecore: in questo caso il trattamento o asportazione precoce di lesione ritenute a rischio o dubbie può davvero fare la differenza. Il melanoma però non è l’unica patologia a cui prestare attenzione: anche i così detti “non-melanoma skincancer”, come le cheratosi attiniche, a tutti gli effetti lesioni precancerose, carcinomi basi-cellulari e carcinomi squamo-cellulari. Condizioni che, sebbene meno pericolose del melanoma, se non trattate adeguatamente e tempestivamente possono creare seri problemi». Trattamento con laser ND-YAG vascolare Ogni quanto andrebbe prenotata la visita di screening? «Non c’è una tempistica standard, è importante effettuare una valutazione completa dei fattori di rischio: dalla familiarità con melanomi e carcinomi cutanei alla storia personale del paziente, passando per il suo fototipo, inteso come colore della pelle e risposta all’esposizione solare, alla tipologia di lavoro svolto e alle attività ricreative preferite: lavori all’aperto e prolungata esposizione al sole, magari durante le vacanze in luoghi esotici, accrescono notevolmente il margine di rischio. Infine, bisogna valutare eventuali immunocompromissioni del paziente, dovute a chemioterapie, somministrazione di farmaci particolari o patologie pregresse». Per quanto riguarda invece quelle patologie meno preoccupanti a livello clinico, come l’acne, il trattamento è sempre necessario? «Quando parliamo di acne parliamo di una patologia che non è sempre la stessa, ma che si declina in varie tipologie e severità: c’è l’acne adolescenziale, che tende a scomparire con il tempo, l’acne della donna adulta, che si presenta dopo i 25 anni e richiede un diverso tipo di trattamento e l’acne dovuta alle problematiche ormonali, che vanno indagate e trattate alla radice. Vi sono poi alcune eruzioni facilmente scambiabili per acne, ma dovute in realtà all’utilizzo di cosmetici scaduti o sbagliati o all’assunzione di farmaci. Il mio consiglio è quello di trattare sempre questo tipo di disturbo, in primis perché coinvolge principalmente il volto di adolescenti o giovani donne, causando un disagio psicologico in grado di alterare l’immagine di sé e la propria autostima. Inoltre, anche una volta terminato lo sfogo, le cicatrici post acneiche persistono, prolungando il disagio nel tempo». Intervento chirurgico Queste cicatrici possono essere trattate? «Certo, ma è importante valutare accuratamente le tempistiche: un trattamento precoce su un’acne non ancora dormiente potrebbe riaccendere il processo infiammatorio, peggiorando ulteriormente la situazione. Una volta che si ha la certezza della quiescenza della patologia acneica, è possibile intervenire in due modi, con il peeling o attraverso il laser C02 frazionato. Il mio consiglio è sempre quello del laser, che garantisce i migliori risultati nell’arco di sole due o tre sedute. È un metodo un po’ doloroso, che richiede l’applicazione di crema anestetica e che causa edemi ed eritemi temporanei nella zona trattata, a seguito della seduta, ma a fronte di questo dis-comfort il paziente trova risultati immediati, percepibili e duraturi». Dermatologa Dottoressa Stefania Zauli Medico Chirurgo Specialista in dermatologia e venerologia riceve su appuntamento nel proprio ambulatorio in via Matteotti, 56 – Cotignola (RA) cell. 349 7145100 (anche WhatsApp e SMS) Puoi prenotare anche su MIODOTTORE www.stefaniazauli.it mail stefaniazauli@stefaniazauli.it Seguici su Telegram e resta aggiornato