116 – La croce dell’arcivescovo Agnello

Cenotafio Duomo RavennaTra le collezioni del Museo Arcivescovile di Ravenna si può ammirare la preziosa croce detta “dell’arcivescovo Agnello”, così denominata da un passo del Liber Pontificalis della chiesa ravennate e comunemente datata alla seconda metà del VI secolo: «Il beatissimo Agnello fece una grande croce d’argento nella chiesa Ursiana, sopra la cattedra alle spalle del vescovo: in essa c’è la sua effigie orante a braccia aperte».

Ciascun braccio di questa grande e solenne croce argentea è decorata, su entrambi i lati, da medaglioni che incorniciano i volti di santi rappresentati a mezzo busto, con il capo nimbato, per un totale di quaranta figure. I due medaglioni centrali appartengono a fasi successive rispetto a quella originaria. Il clipeo con l’immagine della Vergine orante è datato al XII secolo, mentre quello raffigurante la Resurrezione di Cristo, al pari del braccio inferiore, è opera della seconda metà del XVI secolo.
Essa proviene dal tesoro della Cattedrale e gli storici, come ad esempio Francesco Beltrami ne Il Forestiere instruito delle cose notabili della città di Ravenna, la ricordano come croce processionale: «È degna parimente di osservazione una croce d’argento chiamata di S. Agnello […] la quale si espone nelle Feste a cornu Evangelii dell’Altar maggiore, e portasi anche avanti al Clero in alcune Processioni, che si fanno d’intorno alla Chiesa».
Anche il bel Cenotafio dell’arcivescovo Ferdinando Romualdo Guiccioli presente in Duomo ne attesta il suo uso liturgico.

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