121 – L’ambone dei santi Giovanni e Paolo Seguici su Telegram e resta aggiornato Dalla chiesa dei santi Giovanni e Paolo, meglio conosciuta come chiesa dell’Angelo Custode, proviene una porzione di antico ambone, da tempo parte delle collezioni del Museo Arcivescovile di Ravenna. Risalente alla fine del VI secolo, all’epoca dell’episcopato dell’arcivescovo Mariniano – più precisamente agli anni 596-597 –, l’ambone offre una ricca iconografia che presenta scolpite a bassorilievo all’interno di una composizione geometrica figure di vari animali: agnelli, cervi, pavoni, colombe, anatre e pesci. Lo schema compositivo e la presenza di questo ampio bestiario trova un confronto immediato con l’ambone dell’arcivescovo Agnello nella Cattedrale di Ravenna, di poco precedente. Sull’ambone sono inoltre scolpite le figure dei santi romani Giovanni e Paolo, che la tradizione agiografica ricorda come fratelli di sangue e di fede, martirizzati nella loro abitazione del Celio e lì sepolti. Le loro figure sono accompagnate dall’iscrizione con i nomi preceduti da una piccola croce e dall’attestazione di santità: «+ sanctus Iohannes», «+ sanctus Paulos». Un’iscrizione più ampia, posta nella parte centrale, ne precisa la committenza: «De donis Dei et sanctorum Iohanni et Pauli Adeodatus primus strator inlustris praefecturae temporibus domini venerabilis Mariniani archiepiscopi fecit indictione xv» (Per grazia di Dio e dei santi Giovanni e Paolo, Adeodato primo strator dell’illustre prefettura fece ai tempi del venerabile signore arcivescovo Mariniano, nell’indizione quindicesima). Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Cartoline da Ravenna