Questa settimana, innanzitutto, vi racconto il menu che ho preparato recentemente per una cena a Milano. Vellutata di carote e zenzero con gambero rosso di Sicilia, paprica ed erba cipollina; cappellletti al ripieno di patate, con dadolata di zucchine, pinoli tostati e lamelle di pecorino dolce; filetti di branzino alla mediterranea con pomodori e olive taggiasche e, per finire, tartelette di pasta frolla con lemon curd e meringa guarnita da fragole. Bello da vedersi, equilibrato per gli ingredienti e buono al palato, almeno nelle intenzioni. Di fatto, è stato molto apprezzato. Preparazioni semplici con materie prime eccellenti.

Ma torniamo alla nostra consueta ricetta, che riguarda gli “inganna preti”, nome che in Romagna si attribuisce ad una pasta che sembra un cappelletto ma in realtà non è imbottito. Considerato che i cappelletti romagnoli con il ripieno di formaggio non si dovrebbero condire con il ragù, perché si perde il sapore delicato del formaggio, questa pasta è invece indicata ad essere condita con il ragù, sia di carni miste che di salsiccia oppure di pesce. Io li chiamo anche cappelletti matti.
Ingredienti e preparazione: comporre l’impasto come tradizione, per ogni 100 gr. di farina 00, un uovo intero. Lasciare riposare l’impasto per circa 30 minuti poi tirare una sfoglia sottile, ricavare dei quadrati di 6×6 cm. e chiuderli prendendo le due punte opposte e poi le altre due punte e cuocerli in acqua bollente salata per alcuni minuti. Preparare un sugo di crostacei con gamberi, scalogno, zucchine, olio extra vergine di oliva, prezzemolo, sale e pepe. Sgusciare i gamberi e tritarli, nettare le zucchine e tagliarle a cubetti piccoli, tritare lo scalogno. In una padella rosolare lo scalogno con due cucchiai di olio, aggiungere le zucchine e poi i gamberi, ed eventualmente aggiustare di sale e pepe. Dopo pochi minuti aggiungere i cappelletti e farli saltare per pochi minuti. Spolverare con prezzemolo tritato. Potete aggiungere dei pinoli tostati e poche gocce di succo di limone.