Se avete le idee un po’ confuse su cosa stia succedendo al porto di Ravenna, abbiamo messo giù un riassuntino schematico con i principali passaggi degli ultimi giorni.

9 settembre: il gip sospende dall’incarico i vertici di Ap (presidente, segretario, direttore tecnico) per una interdittiva cautelare nell’indagine sull’inquinamento dall’affondamento del Berkan B (segue fibrillazione e preoccupazione, quasi panico, nel mondo portuale).

16 settembre: la ministra in carica da un mese nomina d’urgenza un commissario al posto dei vertici sospesi (segue apprezzamento dalle autorità locali per il tempismo e grande ottimismo).

18 settembre: il commissario nemmeno passa in ufficio in via Antico Squero perché va a Bologna alla conferenza dei servizi per l’ok definitivo al progetto hub da 250 milioni di euro per l’escavo dei fondali (segue gioia e giubilo sulle banchine del Candiano e il commissario entra nel guinness dei record per la velocità con cui ha compiuto la missione).

19 settembre: il gip annulla l’ordinanza di sospensione dei vertici di Ap per un vizio di forma: non c’è stato interrogatorio prima di emettere la particolare misura cautelare (Daniele Rossi stappa una bottiglia di quello buono, il resto del mondo resta interdetto capendo poco o niente).

Prossima settimana: il gip interrogherà i vertici di Ap come prevede la prassi e deciderà nel merito sulla richiesta di sospensione della procura e potrebbe, in linea teorica, sospendere di nuovo tutti (seguirebbe il totale smarrimento di tutti mitigato da qualche comunicato che ricorderà la presenza già operativa del commissario).