Diamo un caloroso benvenuto a Viola, giornalista televisiva affetta da sinestesia, romana ma da undici mesi trasferitasi nella magnifica Palermo degli ossimori.

Il nuovo personaggio firmato da Simona Tanzini nel suo Conosci l’estate?, pubblicato neanche a dirlo dalla siciliana Sellerio, non manca di motivi di interesse e ci regala sorprendenti scorci di quella città così difficile da cogliere nelle sue differenze, così unica e magnifica. Autoironica, tendente alla solitudine, ammalata e fragile, ma anche caparbia e acuta, Viola esplora la città durante quindici giorni di ferie in cui decide di non partire.

A Palermo ha pochi amici, qualche collega, un vicino di casa e un gatto. Mentre fa la turista, facciamo un po’ i turisti anche noi: la cattedrale, la Kalsa, via Libertà, la Vucciria o ciò che ne resta, il mare. E come in tanti gialli, la location da sola vale almeno un terzo del libro.

L’altro terzo è lei stessa, la protagonista, non banale, non scontata, gradevole certo, molto letteraria con quella strana sindrome che la affligge e che la rende memorabile, ma al tempo stesso non è la sola caratteristica a renderla tanto intrigante.
Cosa sia esattamente la sinestesia neurologica ce lo facciamo dire da Wikipedia: «Si realizza quando stimolazioni provenienti da una via sensoriale o cognitiva inducono a delle esperienze, automatiche e involontarie, in un secondo percorso sensoriale o cognitivo». Nel suo caso specifico, associa appunto un colore a ogni persona.

Infine, resta l’intrigo che la vede indagare molto accidentalmente e lateralmente sulla morte di una ragazza allo scopo di salvare il sospettato, che peraltro conosce appena, color carta da zucchero. E nel farlo, da giornalista fuori servizio, ci racconta anche un po’ metodi e tecniche del mondo televisivo dell’informazione da dietro le quinte.

Non c’è azione, non c’è nemmeno una suspense da togliere il fiato e i colpi di scena si contano sulle dita di una mano. A fare piuttosto la forza del libro i personaggi di contorno che promettono di crescere insieme alla protagonista: gli ingredienti per un appuntamento seriale infatti ci sono tutti. Sperando che la serie sia più lunga di quella del biologo Santo Piazzese che anni fa, sempre per Sellerio, ci aveva già portati tra le vie indimenticabili, i colori, i volti e i sapori di Palermo.
Quello con Viola potrebbe quindi diventare un appuntamento fisso con quella città tutta da scoprire e riscoprire restandone ogni volta incantati.