Articolo 1, che esprime l’assessore all’Ambiente, chiede che si prendano impegni sul fronte delle energie rinnovabili e delle infrastrutture nel caso in cui la Pir ottenga tutti i permessi del caso

Dopo le prese di posizione degli ambientalisti e quelle del Pri, piuttosto scontate, sul deposito di Gnl (gas liquido) a Marina di Ravenna arriva ora la lunga nota di Mdp-Articolo 1. La posizione del partito, composto in gran parte da ex Pd, è piuttosto importante perché i Democratici Progressisti hanno nelle loro fila l’assessore all’Ambiente Gianandrea Baroncini e la consigliera comunale Mariella Mantovani, residente a Marina di Ravenna, pure lei ex Pd. Mdp chiede in sintesi importanzi azioni compensative ambientali sul territorio.

Il giudizio sull’assemblea di lunedì scorso, «è positivo». L’incontro ha consentito alla Pir di illustrare il progetto e ai cittadini di esprimere le loro preoccupazioni, valutazioni e richirste «peraltro largamente condivisibili». Da parte sua il Comune ha chiarito che « la presentazione della proposta dell’azienda ha attivato un procedimento complesso, ancora in fase di confronto sulle integrazioni richieste dalle diverse autorità competenti».

Mdp ritiene la posizione presa dal sindaco «istituzionalmente corretta». Pur priva di pregiudiziali, l’amministrazione ha spiegato che «le decisioni del Comune di Ravenna e degli altri Enti pubblici saranno subordinate alla valutazione da parte degli Enti tecnici competenti della piena sostenibilità sul piano della sicurezza, dell’ ambiente e della compatibilità con il territorio e con le altre attività presenti nell’ area a partire da quelle turistiche».

L’aspetto più importante è quello della sicurezza, scrive Articolo 1, ma anche quando questo dovesse essere sicurato servono compensazioni ambientali. per il territorio. In particolare vanno «migliorate le condizioni di traffico su via Baiona anche con uno spostamento su treno di parte dei traffici portuali. In tale ambito noi riterremmo utile, in termini di concrete compensazioni ambientali, chiedere che nel progetto vengano inseriti impegni innovativi ( interni o esterni all’azienda ) sulle energie rinnovabili ( fotovoltaico ) e il sostegno allo sviluppo della mobilità sostenibile».

In terzo luogo l’intervento, qualora i primi due aspetti evidenzino con chiarezza condizioni di sostenibilità, «deve produrre una ricaduta positiva non solo di carattere generale ma anche sul territorio in termini di miglioramento ambientale e di miglioramento infrastrutturale condizione questa per rendere davvero compatibili le diverse attività e produrre effetti positivi per la qualità della vita dei cittadini». Proprio Articolo 1, con Mantovani, ha chiesto gli incontri nelle Commissioni competenti e un’ulteriore assemblea con i cittadini nel momento in cui gli organi tecnici avranno compiuto le proprie valutazioni sul progetto presentato e integrato e prima che gli organi pubblici competenti si esprimano in termini di decisione definitiva al fine di dare ai cittadini tutte le informazioni e valutazioni tecniche e istituzionali.