Addio dj Mayo: inutile l’operazione in ospedale per salvarlo, aveva 46 anni

Volto noto della scena afro in locali come Rock Planet, Tikoa e New Age. Ricoverato in gravi condizioni: si sospetta un gesto volontario per tentare il suicidio

Da oltre vent’anni animava le notti di discoteche e bagni al mare sul litorale ravennate e non solo, facendo ballare la gente al ritmo di musica afro che da sempre è stata la grande passione della sua vita. Ma nella tarda serata dell’1 agosto è morto a Ravenna il 46enne Mario Cannillo, più noto nell’ambiente musicale come dj Mayo. Il decesso è avvenuto verso le 22 all’ospedale Santa Maria delle Croci dove il dj era arrivato in condizioni disperate che, secondo quanto si apprende da fonti riservate, sarebbero state le conseguenze di un violento gesto volontario compiuto per tentare il suicidio (non è noto dove sia accaduto l’episodio). Non è bastata un’operazione chirurgica urgente per salvargli la vita.

Gli amanti del genere afro lo consideravano un punto di riferimento, tanti i messaggi di cordoglio pubblicati sulle bacheche Facebook dei locali dove era solito salire in consolle. Quello a cui più di altri aveva legato il suo nome è senza dubbio il Rock Planet: a Pinarella di Cervia aveva cominciato vent’anni fa. Ma i suoi dischi giravano anche al Real a Porto Corsini, al Tikoa a Marina di Ravenna o al New Age a Lido Volano dove avrebbe dovuto suonare proprio questa sera in occasione del mercoledì dedicato all’afro. La serata è stata annullata. È possibile che mercoledì prossimo, 9 agosto, venga organizzata una serata in suo ricordo. Ma anche altri locali stanno pensando a serate tributo.

Nell’ultimo periodo aveva cancellato alcune serate. Pare anche a causa di un’operazione subita al polso destro. Con un certo dispiacere lui stesso in un post sul suo profilo Fb aveva parlato di generici problemi di salute.

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