X
    Categoria: cronaca

Mazzette per velocizzare gli appalti, indagati quattro ex dipendenti di Hera

Chiusa l’indagine della guardia di finanza che già aveva portato all’arresto di due funzionari della multiutility: le accuse a vario titolo vanno da concussione a induzione indebita. Nella lista della procura anche una settima persona che deve rispondere di estorsione

Quattro ex dipendenti del gruppo Hera sono indagati per un giro di presunte mazzette e favori che avrebbero ricevuto da imprenditori ai quali lasciavano intendere di poter ostacolare l’assegnazione di appalti a loro favore o rallentare i tempi dei pagamenti dei cantieri già affidati. Nei giorni scorsi, come si legge su Il Resto del Carlino che riporta la notizia, è stato notificato l’avviso di fine indagini, atto che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio. È l’epilogo dell’operazione Barabba condotta dalla guardia di finanza (pm Monica Gargiulo) che aveva avuto una prima svolta a gennaio con l’arresto di altri due funzionari della multiutility, ora sottoposti all’obbligo di firma dopo la detenzione cautelare ai domiciliari. Per tutti le accuse vanno da concussione a induzione indebita. Oltre ai sei esponenti di Hera, una settima persona è nella lista degli indagati per estorsione. L’inchiesta si era aperta nell’aprile di quattro anni fa, i fatti contestati risalgono al periodo 2004-2015.

Il gruppo Hera fa sapere di aver appreso solo oggi dalla stampa degli ulteriori sviluppi nell’inchiesta e valuterà le misure da adottare a propria tutela una volta acquisita la documentazione, al momento non nella disponibilità della società: «L’azienda, già ai tempi in cui è venuta a conoscenza dei fatti, si è costituita nel marzo 2016 attraverso i propri legali, nell’ambito del procedimento, quale persona offesa. Nel ribadire che è stata prestata la massima collaborazione con la magistratura anche nel caso in esame, Hera si dichiara completamente estraneo ai fatti».