Incendio nel piazzale usato da Caviro, il presidente: «Autocombustione di sfalci»

Dalmonte fornisce i dettagli di quanto accaduto nella sede dello stabilimento il 19 agosto: non sono stati coinvolti edifici e non ci sono stati infortuni alle persone

Stabilimento Caviro Faenza Area Incendio«Non sussistono motivi per pensare ad un dolo: lo sfalcio depositato tende naturalmente a fermentare e in presenza di periodi secchi e caldi come quello attuale può portare a fenomeni di autocombustione». Il presidente del gruppo Caviro, Carlo Dalmonte, fornisce alcune delucidazioni relativamente all’incendio verificatosi nel tardo pomeriggio del 19 agosto, in uno dei piazzali a cielo aperto dello stabilimento di Faenza, deputati alla raccolta del legno proveniente da sfalci e potature del verde pubblico e privato.

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Carlo Dalmonte

L’incendio si è  consumato interamente sul piazzale adiacente il capannone in cui avviene la lavorazione; non sono stati coinvolti edifici e non ci sono stati infortuni alle persone. «Anche l’adiacente Oasi delle Cicogne non ha subito danni e non ci sono state conseguenze per la fauna selvatica».

Il piazzale coinvolto nell’incidente si trova nella zona dello stabilimento confinante con la campagna ed è di proprietà dell’azienda Enomondo, società collegata a Caviro: il materiale in stoccaggio è unicamente vegetale, in attesa della lavorazione che separa la parte verde, destinata alla produzione di ammendante naturale, dalla parte secca. «La zona del piazzale è volutamente isolata dal resto dello stabilimento ed è posizionata nelle adiacenze di una serie di vasche di depurazione, colme d’acqua».

Alcuni operai e personale esterno all’azienda hanno notato volute di fumo levarsi dal cumulo del legno e avvisato l’autorità competente. La squadra di emergenza di Caviro è intervenuta con gli idranti; al successivo arrivo delle squadre dei vigili del fuoco hanno poi lavorato in collaborazione.

Il primo intervento è stato teso ad isolare il punto di origine della combustione, spostando con le pale le masse che si trovavano attorno alla zona adiacente, mentre le lance dei pompieri bagnavano tali materiali e contemporaneamente lo separavano distribuendolo su altri piazzali. «L’evento è stato particolarmente contenuto anche grazie al fatto che gli impianti antincendio dello stabilimento Caviro si sono dimostrati adeguatamente progettati per fronteggiare tali accadimenti».

La presidenza e la direzione di Caviro unitamente alla dirigenza Enomondo vogliono esprimere «un sincero ringraziamento ai dipendenti che hanno efficacemente operato in tale circostanza ed agli enti esterni il cui pronto intervento ha consentito di circoscrivere e domare efficacemente l’incendio in tempi rapidi e senza altre conseguenze sia per l’azienda che per la comunità».

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