Finti vaccini anti Covid, 90 pazienti di Passarini chiedono l’archiviazione

Il giudice deciderà il 4 marzo quando verranno formalizzati anche i patteggiamenti concordati da un centinaio di pazienti. Altri 39 hanno deciso il rito abbreviato per ottenere uno sconto di pena. Il medico fu arrestato nel 2021 e ha patteggiato due anni

Vaccinazione CovidUna novantina dei 227 pazienti del medico di base Mauro Passarini di Ravenna accusati di falso ideologico, per aver simulato vaccini anti Covid per ottenere il green pass nel 2021, hanno chiesto al giudice l’archiviazione con il “non luogo a procedere”. La richiesta, come si legge dal sito dell’agenzia Ansa, è stata formalizzata tramite gli avvocati stamani, 12 febbraio, in tribunale a Ravenna. Il giudice per l’udienza preliminare (Gup) Andrea Galanti si pronuncerà il 4 marzo.

Tra la novantina di accusati figurano pazienti storici di Passarini, ma anche tanti non mutuati del 51enne di Marina di Ravenna, che si rivolsero al dottore dal resto della provincia ma anche da tutta l’Emilia-Romagna e da altre regioni.

Le discussioni delle richieste di rinvio a giudizio presentate dalla procura sono andate avanti per tutto il giorno. Alla prossima udienza calendarizzata al 4 marzo si saprà quanti dovranno affrontare il processo con un pubblico dibattimento. In quella stessa occasione verranno formalizzati i patteggiamenti, circa un centinaio, gran parte dei quali già concordata dai legali con la procura (tra loro anche il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Alberto Ferrero).

Il quadro del maxi processo si completerà con le discussioni per i 39 imputati che hanno scelto invece il rito abbreviato. Si tratta di un procedimento speciale che porta il giudice a decidere allo stato degli atti, senza fase dibattimentale, sulla base degli elementi contenuti nel fascicolo del pubblico ministero. L’imputato beneficia di uno sconto di pena di un terzo.

Passarini fu arrestato nell’autunno del 2021 con un ordinanza di custodia cautelare per peculato e falso. Partendo da una segnalazione giunta alla polizia di Belluno – fatta da una madre sorpresa che l’ex compagno no vax avesse deciso di vaccinare la figlia portandola a Ravenna –, la squadra mobile della polizia di Ravenna arresto ricostruì un giro di finte somministrazioni di vaccino (cioè non fatte o fatte utilizzando in realtà soluzione fisiologica) per poi comunicare sul portale del ministero l’effettiva vaccinazione così da ottenere il green pass che all’epoca era necessario per accedere a molti servizi e anche al lavoro. Passarini ha patteggiato due anni di pena.

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