Falsi vaccini, sequestrato anche il green pass del capogruppo di Fratelli d’Italia

«Ma io l’ho fatto per scelta e nella convinzione che fosse vero». Nei guai anche altri militanti del partito di Giorgia Meloni

Fdi Ferrero

Alberto Ferrero, Fdi

Sta salendo anche alla ribalta nazionale il caso del capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Ravenna, Alberto Ferrero, il cui green pass è stato sequestrato dagli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta a carico del dottor Mauro Passarini, arrestato con l’accusa di aver solo simulato la somministrazione di vaccini anti Covid per far ottenere il green pass a persone “no vax”.

Interpellato nei giorni scorsi dai quotidiani, Ferrero ha confermato di essersi vaccinato («per scelta, non essendo nemmeno indispensabile nel mio lavoro da libero professionista») nello studio di Passarini, ma «nella convinzione che quello che mi veniva somministrato fosse un vero vaccino», tanto che si è detto disponibile a fare un test per verificare la presenza di anticorpi.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia ha poi spiegato di aver saputo del sequestro del proprio green pass dai giornali: «Fino a mercoledì (15 dicembre, ndr) funzionava.

Come riporta il Corriere Romagna in edicola oggi (18 dicembre) tra i “pazienti” di Passarini ci sarebbero altri militanti di Fratelli d’Italia. «Ma io non posso rispondere per altre persone», ha dichiarato al quotidiano Ferrero, ribadendo come lui abbia conosciuto Passarini in palestra e abbia scelto di farsi vaccinare da lui per evitare la scorsa estate le file sotto il sole nell’hub vaccinale.

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