Sono stati definiti gli interventi per migliorare la sicurezza dell’area ferroviaria nel porto di Ravenna. La questione è esplosa lo scorso agosto, quando durante lo svolgimento di alcune regolari manovre ferroviarie, un locomotore ha urtato un camion che non si era fermato al passaggio a livello della Sapir. Tutti gli uomini coinvolti sono rimasti illesi, ma la tragedia è stata sfiorata per un soffio. Nelle settimane successive è stata effettuata una serie di sopralluoghi per valutare gli interventi necessari ad aumentare la sicurezza nell’area.
A occuparsi del tema è un gruppo di lavoro tecnico coordinato dall’assessore comunale al porto Anna Giulia Randi, che ha approfondito insieme a tutti i soggetti coinvolti le criticità esistenti al porto e ha individuato gli interventi necessari per migliorare la sicurezza delle arterie ferroviarie e stradali di accesso all’area portuale, oltre a quelle di collegamento da Ravenna verso Marina Romea e Porto Corsini. La questione ha interessato anche il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa, che nei giorni scorsi, insieme ai rappresentanti dell’Autorità portuale, della Rete ferroviaria italiana e di Merci Italia, ha incontrato le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil per illustrare le proposte formulate dal gruppo di lavoro tecnico.
«Dopo i sopralluoghi effettuati nel mese di settembre, il gruppo di lavoro ha individuato le principali criticità degli attraversamenti lungo la dorsale sinistra Candiano e sulla via Baiona, proponendo delle soluzioni strutturali nel breve, medio e lungo termine per aumentare i livelli di sicurezza sia per i lavoratori dell’area portuale che per gli utenti della strada», informa una nota della prefettura. «I problemi riguardano non soltanto la sicurezza sui luoghi di lavoro delle migliaia di lavoratori che ogni giorno accedono a quell’area, ma anche la sicurezza degli utenti della strada che utilizzano le arterie con maggiore frequenza soprattutto durante la stagione estiva. L’enorme movimentazione di merci che avviene su binari che si intersecano in più punti sulle strade di accesso al porto e di collegamento con la banchina di Porto Corsini verranno messe in sicurezza attraverso differenti soluzioni che vanno dal miglioramento della segnaletica stradale sia verticale che orizzontale, alla collocazione di luci di preavviso, alla creazione di guard-rail e all’implementazione dell’illuminazione, per consentire gli interventi dell’operatore della manovra ferroviaria e degli operatori del concessionario della manovra di attraversamento dei passaggi dei treni».
«Tutte le possibili soluzioni alle problematiche sono state discusse nel corso della riunione; dall’apposizione di passaggi a livello alla collocazione di semafori intelligenti», prosegue la prefettura. «Tali interventi sono stati esaminati dal comando di polizia locale, che si è impegnato unitamente ai responsabili delle infrastrutture ferroviarie a verificarne la fattibilità per coniugare la fluidità della circolazione stradale con quella ferroviaria. L’Autorità portuale si è impegnata a incontrare le società terminaliste per avviare un lavoro di messa in sicurezza delle aree di attraversamento spesso contigue agli accessi delle aziende, in modo da individuare caso per caso gli interventi necessari ad agevolare la circolazione dei treni coordinandola con quella dei mezzi in uscita dalle stesse aziende. Al contempo l’Autorità portuale, ente che ha dato in appalto all’operatore concessionario della manovra la gestione dei trasporti lungo l’arteria ferroviaria, ha assicurato il proprio impegno a trovare ulteriori accorgimenti per implementare i livelli di sicurezza nelle intersezioni».
Nell’impianto di Ravenna, le squadre che operano sono composte da tre operatori (un carrellista e due manovratori), a differenza degli altri impianti in cui normalmente operano solo due operatori. Questo proprio per le particolari condizioni del sedime ferroviario e della presenza di passaggi a livello non protetti da barriera.
Chiosa il prefetto De Rosa: «La questione risulta complessa e delicata per il notevole numero di attori coinvolti e per la varietà di problematiche di differente natura che devono essere affrontate e risolte. Per questo ho richiesto di accelerare gli interventi sulle infrastrutture e di individuare con le società terminaliste soluzioni immediate che possano evitare per il futuro incidenti e mitigare i rischi di queste aree di interesse strategico».