Alla Classense una nuova sala dedicata ai fondi librari di Luigi Rava

Inaugurazione, sabato 10 gennaio, della biblioteca dello statista ravennate che ideò le leggi di tutela del paesaggio e dei beni culturali

Biblioteca ClassenseDopo un lungo lavoro di catalogazione e restauro di nuovi spazi, l’istituzione della Biblioteca Classense accoglie il lascito composto da migliaia di carte e volumi dello studioso e uomo politico che salvaguardò le pinete ravennati. L’inaugurazione della biblioteca di Luigi Rava, si terrà sabato 10 gennaio, alle 11, nella sala Muratori, con i saluti del Sindaco Fabrizio Matteucci e di Livia Zaccagnini, Presidente dell’Istituzione Biblioteca Classense. Sono previsti, a seguire, gli interventi di Claudia Giuliani, Direttrice dell’Istituzione, di Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna e dell’Associazione Bancaria Italiana, e di Luigi Lotti, storico e Professore Emerito dell’Università di Firenze.
La nuova sala della Classense ospiterà – dopo diverse vicende e collocazioni provvisorie, in una sede definitiva realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna – un patrimonio di ventiseimila volumi e opuscoli, un ricco epistolario privato e le carte di studio e di lavoro dell’insigne studioso ravennate, donato alla città dai suoi eredi nel 1939.

 

Luigi ravaLuigi Rava, nato a Ravenna nel 1860 e scomparso a Roma a 78 anni, svolse diversi e importanti ruoli pubblici nell’Italia fra fine Ottocento e i primi decenni del Novecento: studioso, giurista, uomo di Stato e banchiere, fu anche docente di filosofia del diritto e scienze dell’amministrazione presso le Università di Bologna, Siena e Pavia. A 31 anni fu eletto Deputato al Parlamento, rimanendo in carica dal 1891 al 1919. Negli anni ricoprì numerosi incarichi di rilievo: Ministro dell’agricoltura, industria e commercio (1903-05), della pubblica istruzione (1906-09), e delle finanze (1914). Dal 1914 al 1919 ebbe l’incarico di Vicepresidente della Camera dei Deputati. Diventò in seguito Consigliere di Stato (1915-30) e Sindaco di Roma (1920-21). Nel 1920 entrò a far parte del Senato.
Numerose sono le sue pubblicazioni di carattere storico, economico e letterario. È conosciuto come padre delle prime leggi di tutela dell’ambiente e dei beni culturali in Italia, riservando una particolare attenzione alla salvaguardia della pineta ravennate, patrimonio al contempo ambientale e culturale. Esperto di finanza, dal 1892 al 1918, fu Vicepresidente della Cassa di Risparmio di Ravenna, diventandone Presidente nel 1919.

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