Alla galleria Mirada per Charlie Hebdo «Non rinunciamo alla gioia di irridere»

Appuntamento in via Mazzini, a Ravenna, in solidarietà ai colleghi parigini: «Fare satira è un indice vistoso della democrazia»

In città c’è un posto che è ormai un riferimento per disegnatori e fumettisti, satirici ma non solo. Ed è lì, alla galleria Mirada di piazza Mazzini, che all’indomani dell’assalto al settimanale Charlie Hebdo di Parigi, l’associazione che la gestisce (tra cui il disegnatore di fama internazionale Gianluca Costantini) invita tutti a ritrovarsi per difendere la libertà di espressione.

«Quello che è successo a Parigi – si legge in una nota di Mirada – ci colpisce come cittadini e come attivisti del disegno. Il nostro però non vuole essere un lutto silenzioso, che in silenzio non sappiamo stare. L’attacco inspiegabile e per certi versi surreale, alla redazione di Charlie Hebdo riporta in campo anche altri fantasmi: i disegnatori algerini Brahim Guerbi, detto Gegé, che fu trovato con le mani legate con il filo di ferro e la gola tagliata vicino a casa. Dorbane, ucciso con un’autobomba. Said Mekbel, con una pallottola in testa in un bar del centro. Chi sopravvisse a quella carneficina emigrò in Francia e alcuni collaborarono proprio con CH. O Ali Ferzat, siriano, a cui spezzarono le mani per un disegno che irrideva Assad. Molti esiliati, come Hamid Reza Vassaf, che è stato a Komikazen nel 2014».

Ma quello che è successo nella redazione del giornale satirico francese per Mirada è, «come ha sostenuto qualcuno, l’11 settembre del disegno».

«Noi – continua la nota – non vogliamo rinunciare alla libertà di pensiero, alla laicità, alla spensierata gioia di irridere e sorridere, a volte graffiare, a volte a commuovere. A volte semplicemente a infastidire, come una pulce nell’orecchio. Disegnare è arcaico e onesto, fatto con le mani e porta il segno di ciascuno, del nostro passaggio. Fare satira è da sempre un indice vistoso della democrazia, sin da quando Aristofane prendeva in giro burlescamente Socrate, proprio lui, il super filosofo mettendolo tra le nuvole. E tra le nuvole vogliamo stare, difendendo libertà di espressione, ricordando con sconforto, ma senza cedimenti, i nostri colleghi brutalmente assassinati».

Chi vuole stare con Mirada è invitato alla galleria di via Mazzini giovedì 8 gennaio dalle 18, tra disegni irriverenti e libri a fumetti, «dove nel nostro piccolo difendiamo la piccola riserva delle nuvole. Chi vuole può portare del vino. Ma per favore – termina la nota –, non sparate sul disegnatore».

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