mercoledì
02 Luglio 2025
ravenna festival

La danza sperimentale di Aterballetto

La compagnia di nuovo in scena martedì 30 giugno  

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Antitesi 2Aterballetto sarà di nuovo protagonista del Ravenna Festival, con due spettacoli che rispecchiano al meglio l’abilità della direttrice artistica Cristina Bozzolini nel miscelare la perfezione tecnica del classico con l’innovazione del contemporaneo. Martedì 30 giugno alle 21.30, questa volta al Pala de André, la compagnia proporrà i lavori di due nuovi coreografi: l’italiano Giuseppe Spota, già danzatore di Aterballetto, che firma Lego, e il greco Andonis Foniadakis, con l’inedito Antitesi.
L’intenzione di Cristina Bozzolini è condurre Aterballetto verso nuove realtà e sperimentazioni: “I miei sforzi sono tutti rivolti al mio più grande sogno: portare avanti la bellezza, non fine a se stessa però. Il corpo deve essere bello, ma abile e intelligente. Non si può prescindere dalle due cose. La volontà è quella di andare verso un balletto contemporaneo, pur senza stravolgere l’identità di Aterballetto”.
In questa strategia rientra la scelta di Giuseppe Spota, giovane coreografo di cui la direttrice artistica aveva già notato il talento quando era suo allievo al Balletto di Toscana. Al pubblico di Ravenna Festival Spota presenta Lego, curandone anche i costumi e l’allestimento. La coreografia, che nel titolo richiama il gioco d’infanzia con i familiari mattoncini, ma anche la connessione con l’altro, descrive sul palcoscenico un paesaggio infinito di rapporti, incontri, percorsi, rivelando l’ottima capacità dell’autore nell’articolare le complicate danze di gruppo.

Lego ph Alfredo Anceschi“Sono affascinato dalle dinamiche di gruppo e dalla dialettica con il set – ha dichiarato Spota – vedo la danza in un contesto ampio, in cui anche la musica e l’impianto scenico hanno una funzione espressiva. Il titolo Lego ha un doppio significato: allude alle altre forme, ma anche al legame tra le persone ed al mio con i miei antichi colleghi. Io sono partito da qui, dall’Aterballetto”. Una danza costruita per tasselli (o per mattoncini, appunto), legami casuali o cercati, un divagar danzando, e giocando, sulla misteriosa natura delle relazioni umane, immersi in un bagno di frammenti sonori calzanti come la musica dell’italiano Ezio Bosso, ma anche di A Filetta, di Jóhann Jóhannsson, di Olafur Arnalds/Nils Frahm.
Secondo elemento del dittico sarà Antitesi di Andonis Foniadakis, nome in rapida ascesa nel panorama della coreografia contemporanea. Anche lui ha alle spalle una carriera da danzatore scelto, nel corso della quale ha interpretato i lavori degli autori più importanti del Novecento, cogliendone le diverse suggestioni e rielaborandole ora, da coreografo, in un interessante mix di estetiche béjartiane e rigori made in Japan.

Antitesi 1Per Aterballetto ha creato una sinfonia di dissonanze, nello spirito del “tutto presente in tempo reale” che distingue questo millennio denso, veloce, pronto a rompere tutti gli schemi, senza rinunciare al passato. La musica di Antitesi è barocca e contemporanea e collega tra loro compositori italiani lontani nel tempo – da Pergolesi a Scelsi – ma in sintonia emozionale: un oceano di brani in cui i ballerini sono immersi e fluttuano lanciandosi nello spazio tra aggressività e dolcezza, liberi di muoversi al ritmo del respiro nel dispiegarsi organico ma non quotidiano, denso e trasparente insieme, dell’azione. “Ho costruito il pezzo – dice Foniadakis – combattendo tra ricerca della bellezza del passato, come nostalgia, e realtà di oggi, agitata, dinamica, incerta, violenta”. Affascinanti ossimori in cui interpretare la danza e la sua ombra.
Aterballetto è una compagnia di balletto contemporaneo, punta di diamante nel panorama italiano. Fondata a Reggio Emilia da Vittorio Biagi nel 1979, con l’Orchestra dell’Ater e la Compagnia di Prosa Emilia-Romagna Teatro, è una delle sezioni dell’Ater, acronimo di Associazione Teatrale Emilia-Romagna. Da allora la compagnia produce e distribuisce spettacoli di danza in Italia con forma stabile al di fuori del circuito delle fondazioni liriche. Dopo Amedeo Amodio, che l’ha diretta dal 1997 al 2007, la direzione artistica è stata affidata a Mauro Bigonzetti. Dal 2008 Bigonzetti assume il ruolo di coreografo principale della compagnia e la direzione artistica viene affidata a Cristina Bozzolini. Nel corso della sua storia, per il contributo di Mauro Bigonzetti e degli autori che hanno collaborato con la compagnia – Jiri Kylian, William Forsythe, Ohad Naharin, Iztik Galili, Fabrizio Monteverde, Jacopo Godani, Eugenio Scigliano – la vocazione della compagnia al balletto contemporaneo si è consolidata. L’attività della Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto è sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano, dagli Istituti italiani di cultura e dalle ambasciate italiane del Ministero degli Affari Esteri.

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