Organizzata da Ivano Mazzani, la rassegna inizia il 18 gennaio. Primo incontro con Stefano Bon, poi una serie di nomi del panorama culturale locale e non solo

Una nuova rassegna culturale al Grinder Coffee Lab di via di Roma, presentata questa mattina da Ivano Mazzani (curatore) e di Martina Nocella e Marco Incensi, proprietari del locale. La rassegna, che gode del patrocinio del Comune di Ravenna e dell’Assessorato alla cultura, vede la collaborazione della Libreria Dante di Longo e raccoglie i protagonisti della vita culturale cittadina e alcuni autori di rilevanza nazionale.

Tanti i protagonisti: accanto ad intellettuali di vaglia nostrani, come Alberto Giorgio Cassani, Danilo Montanari, Marcello Landi, Alessandra Dragoni, Daniele Torcellini, Nevio Galeati, Paolo Bolzani e Maria Luisa Savorani, si alterneranno i protagonisti della scena artistica ravennate, come gli attori e registi Roberto Magnani (protagonista dell’unico incontro che si terrà di mercoledì), Eugenio Sideri, Gianfranco Tondini, i narratori Massimo Padua, Gianluca Morozzi, Stefano Bon (che dialogherà con la giornalista Roberta Bezzi) e Stefano Ravaglia, i musicisti Lanfranco Moder Vicari e Max Penombra, fino ad arrivare a giovani studiosi promettenti come Filippo Perri e personalità affermate a livello nazionale, come Davide Reviati e Matteo Marchesini, che chiuderà in grande la rassegna. Si parte il 18 gennaio con incontri a cadenza settimanale fino al 26 aprile. Il primo autore ospite sarà Stefano Bon. Qui il programma completo.

L’intento degli organizzatori è quello di mettere in dialogo vari linguaggi artistici, dalla fotografia all’arte musiva, dal teatro alla narrativa, passando per cinema, fumetto e musica in un contesto giovane e informale, nel quale gli spettatori potranno assistere agli eventi sorseggiando un buon caffè a tu per tu con gli autori. «Quando sono entrato al Grinder per la prima volta – ha raccontato ai giornalisti Ivano Mazzani, curatore della rassegna – ho provato una grande curiosità. Frequentavo questo luogo, importante per la memoria della città, quando ancora era una libreria e una ludoteca». L’intento è quello di  «viaggiare in maniera aperta fra arti diverse e diversi linguaggi, l’intreccio di età, storie e stili.»

«L’idea della rassegna nasce da Ivano Mazzani», ha dichiarato Martina Nocella, «che su consiglio di Iacopo Gardelli ci ha proposto di ospitare al Grinder una rassegna culturale. L’idea ci ha immediatamente entusiasmato. Fin da quando abbiamo aperto questa caffetteria nel cuore della città, nel 2016, non volevamo limitarci ad essere un bar, ma intendevamo ampliare i nostri orizzonti e dare spazio ad eventi culturali come questi.»