Malatesta e Allodoli: «Uscirà a inizio 2019 e sarà diretto, melodico e semplice, in una parola, rock»

«Siamo quattro ragazzi che si ritrovano in sala prove, senza Mac, senza elettronica: il nostro suono viene tutto dalle mani». Rendono piuttosto bene l’idea le parole del chitarrista Luca Malatesta che incontriamo in redazione insieme al batterista Andrea Allodoli alla vigilia di quello che sarà uno dei pochi concerti dei ravennati The Doormen prima della pubblicazione a inizio 2019 del nuovo album del gruppo.

Si tratta del loro quarto lavoro – ormai a quattro anni da “Abstract [Ra]” –, il primo frutto di una composizione davvero corale – ci raccontano facendoci ascoltare anche qualche pezzo in anteprima, dal suono diretto e pulito – che ha coinvolto («non senza momenti di confronto complicati») tutta la band, completata dal cantante e chitarrista Vincenzo Baruzzi (con Malatesta fin dagli esordi) e dal bassista Tommaso Ciuoffo.

«L’album è tutto registrato in analogico, è frutto di un lavoro di mesi ma con pezzi registrati anche da “buona la prima” – ci raccontano – all’insegna della semplicità e dell’immediatezza. Sarà un lavoro meno cupo rispetto al passato, più melodico e diretto, decisamente rock».

L’appuntamento è al bagno Finisterre di Marina di Ravenna venerdì 8 giugno dalle 21.30 (IL CONCERTO È STATO RINVIATO CAUSA MALTEMPO A VENERDì 22 GIUGNO) con anche i concittadini Cacao (così come insieme avevano suonato anche la scorsa estate all’Antico Porto di Classe). «Suoneremo praticamente solo pezzi nuovi – ci dicono i due Doormen – anche per rifinirli al meglio, quindi sarà un appuntamento piuttosto inedito».

Allodoli e Malatesta sono anche i curatori artistici del Jfk Festival, la rassegna di concerti rock andata in scena per la prima volta lo scorso settembre nella riqualificata piazza Kennedy. «È una piazza che ha bisogno di vivere e il festival tornerà, anche se in una versione rivista, a fine estate».