Il premio Nobel Abdulrazak Gurnah ospite al Festival delle Culture di Ravenna

Lo scrittore africano parteciperà alla rassegna al via il 26 maggio in Darsena, con due incontri: uno per gli studenti ravennati e uno aperto a tutto il pubblico. Tema centrale il destino del “rifugiato”

Dal 26 al 28 maggio la Darsena di città di Ravenna ospita la XVI edizione del Festival delle Culture, la manifestazione che promuove l’aggregazione e il pluralismo culturale con una particolare attenzione alle minoranze e alla popolazione migrante.

Ospite speciale di questa edizione sarà lo scrittore africano Abdulrazak Gurnah, vincitore del premio Nobel 2021 ed ex professore dell’università del Kent. Gurnah arriva come rifugiato in Inghilterra alla fine degli anni Sessanta, costretto ad allontanarsi dal suo paese, la Tanzania, a causa delle persecuzioni perpetrate verso cittadini di origine araba. Si trasferisce a Canterbury dove inizia la carriera accademica come professore di Letteratura Post Coloniale. La sua opera di ricerca e scrittura è incentrata sulla figura del rifugiato e sulla volontà di stravolgere la prospettiva coloniale per evidenziare quella delle popolazione indigene, anche tramite l’intermezzo di lingue e dialetti africani nei suoi scritti in lingua inglese: «Quando si cerca di unire diverse forme culturali bisogna usare differenti linguaggi, sia per poter esprimere e valorizzare tutte le sfumature di significato, sia perché un termine a noi sconosciuto può risultare ad altri evocativo e famigliare».

Abdulrazak Gurnah

Lo scrittore parteciperà all’apertura del Festival, venerdì 26 maggio, alle ore 18, dove, dopo il quotidiano appuntamento con la Lettura perpetua della Divina Commedia davanti alla tomba di Dante, partirà da piazza San Francesco la tradizionale “Fiumana”, un corteo che attraverserà la città fino all’arrivo in Darsena, dove si chiuderà la prima giornata della manifestazione con il concerto dei Bar l’bluz, gruppo franco-marocchino formatosi nel 2018 a Marrakech.
Durante la presentazione in anteprima dell’evento, Gurnah si è mostrato entusiasta di venire in visita a Ravenna, definendola una città nota non solo per la sua cultura, ma anche per il suo lato umanitario.

Il primo incontro tenuto dal professore è in programma sabato 27 maggio, al Teatro Alighieri. Un convegno sarà moderato dalla giornalista Valentina Petrini e dedicato agli studenti delle scuole di Ravenna. Alle 14 dello stesso giorno, si terrà alla palestra della scuola Montanari il workshop “Blackrootsafro – Afro urban generation”, mentre alle 18, Gurnah sarà protagonista all’Almagià di un dialogo aperto al pubblico, moderato da Nicoletta Brandelli (docente di letteratura inglese all’università degli studi di Milano) e al quale presenzieranno Davide Chirigò (ricercatore all’Unibo di Storia e Istituzioni dell’Africa), Nicolò Maldina (ricercatore a Unico di Letteratura Italiana) e Alberto Cristofori, traduttore dei testi di Gurnah per la casa editrice La Nave di Teseo.

A chiudere la giornata il contest Blackrootsafro (ore 20) e il concerto di Ayom (ore 21.30), band multiculturale della percussionista Jabu Morales, composta da 6 membri provenienti da Angola, Brasile, Grecia e Italia premiata come “Miglior Gruppo” per Songlines 2021 e per il “Miglior Album World Music 2021” secondo Mojo.

Il protagonista dell’ultimo giorno sarà invece Federico Buffa, giornalista e scrittore, con il suo spettacolo “Due pugni guantati di nero”, la storia di Tommie Smith e John Carlos, atleti afroamericani che sacrificarono la loro carriera per portare avanti i valori della lotta antirazzista. Nella stessa giornata, prosegue il workshop “Blackrootsafro” (dalla mattina) e le danze Afro (ore 18). Alle 22.30 gran chiusura del Festival delle Culture con la consueta parata multietnica.

Intorno al festival si muove, durante tutto l’anno, una serie di eventi e incontri di preparazione, tra i quali la settimana contro il razzismo,  il cui programma è consultabile qui.

Sulla nuova edizione dell’iniziativa e sulla presenza a Ravenna del premio Nobel, il sindaco Michele de Pascale e l’assessora all’Immigrazione Federica Moschini hanno sottolineato: «La presenza di Gurnah al Festival delle Culture di quest’anno ci riempie di orgoglio e corona un percorso iniziato in città più di vent’anni fa, grazie a un’intuizione dell’Amministrazione comunale che ha cominciato a lavorare sull’immigrazione non trattandola solo come una questione di emergenza sociale, né come problema di sicurezza, ma costruendo un approccio multidisciplinare e professionale, per rispondere alle sfide del fenomeno migratorio».

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