Dopo l’annuncio del programma generale del Ravenna Festival – che con il titolo E fu sera e fu mattina include oltre cento alzate di sipario fra l’11 maggio e il 9 luglio – arriva la conferma di un altro speciale appuntamento. Anohni ha infatti scelto Ravenna come sola tappa italiana del tour europeo con la sua band The Johnsons; quello al Festival sarà il secondo concerto della tournée, dopo Atene e prima di Madrid, Parigi, Londra, Gent, Berlino e Copenhagen.
Sabato 15 giugno, alle 21 al Pala De André, Anohni and the Johnsons (ex Antony and the Johnsons, rinominati l’anno scorso) proporranno brani dal nuovo album My Back Was a Bridge for you to Cross accanto a canzoni del repertorio.
Sul palcoscenico la celebre artista transgender sarà accompagnata da nove musicisti fra cui Julia Kent al violoncello, Maxim Moston al violino, il multi-strumentalista Doug Wieselman e Jimmy Hogarth – che è anche produttore – alla chitarra. Dopo due giorni di prevendita esclusiva sul sito anohni.com (mercoledì 28 e giovedì 29 febbraio), i biglietti del concerto a Ravenna saranno disponibili da venerdì 1 marzo attraverso i consueti canali di prevendita del Festival (attivi per tutti gli altri spettacoli già a partire da giovedì 29).
Nell’anno in cui Ravenna Festival ha scelto di riflettere sulle conseguenze del cambiamento climatico sul pianeta, l’appuntamento non potrebbe essere più a tema: Anohni è stata nominata ai premi Oscar 2016 per la canzone “Manta Ray”, vero e proprio inno ambientalista creato per il film Racing Extinction, diretto da Louie Psihoyos. E con il suo sesto album, My Back Was a Bridge for You to Cross, uscito l’anno scorso e coronato disco dell’anno dal New Yorker, l’artista continua a incoraggiare una trasformazione del nostro approccio alla spiritualità, alle strutture sociali e alle relazioni all’interno della biosfera.
Nata nel Regno Unito e cresciuta ad Amsterdam e in California, ANOHNI – pseudonimo di Anohni Hegarty – si è trasferita a New York prima dei vent’anni, creando la sua band nel 1998 e disegnando una traiettoria unica nella musica. Il suo viaggio ha attraversato generi diversi, dall’elettronica sperimentale all’avant-classical, la dance e la soul. La svolta è arrivata con il successo, nel 2005, di I Am a Bird Now (2005) e il Mercury Music Prize in Gran Bretagna.