Al Mar una mostra per tornare alle origini della rinascita del mosaico a Ravenna Seguici su Telegram e resta aggiornato Fino al 12 gennaio, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti e in occasione dei 100 anni della Scuola. Oltre 100 opere, da Fontana a Severini Apre domani, 12 ottobre, la nuova grande mostra del Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna (in via di Roma), realizzata in collaborazione con il Comune e l’Accademia di Belle Arti. Si tratta di “I’m a Mosaic! Da Severini, Sironi, Fontana a Paladino, Plessi e Samorì” a cura di Paola Babini, Giovanna Cassese e Emanuela Fiori. In occasione della giornata di apertura l’accesso all’esposizione sarà per tutta la giornata a tariffa ridotta di 5 euro. E in concomitanza con la Notte d’Oro, dalle 22 il chiostro interno del museo si animerà in collaborazione con Ravenna Tourism e con Bronson Produzioni: in programma il live degli statunitensi di A Hawk and a Hacksaw tra sonorità balcaniche, danze magiare, la tradizione klezmer e arie mediorientali; a seguire il dj set di Armonika fino all’1.30. LA MOSTRA Con circa 100 opere, la mostra si propone come un affascinante percorso per tornare alle origini della rinascita del mosaico, avvenuta a Ravenna negli anni Venti e poi alla fine degli anni Cinquanta del ‘900; il titolo stesso dvuole essere una dichiarazione dell’emancipazione storica del mosaico dall’arte pittorica, dalle limitazioni della “tecnica” e l’affermazione di una autonomia forte e di una complessità fatta di singolarità, relazioni e forza espressiva. «Nell’anno in cui si festeggia il centenario della nascita della Scuola di Mosaico – come afferma l’assessore alla Cultura e Mosaico del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia – diventa naturale che gli spazi del Mar, si aprano alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti Statale di Ravenna per la presentazione della mostra di autunno che ne celebra il racconto. Una collaborazione che, oltre a riconoscere il protagonismo della nostra Accademia nel panorama culturale, riannoda i fili di una storia, del novecento e del mosaico a Ravenna, che proprio sulla scorta dell’attività della scuola, ha rinsaldato e rilanciato l’identità tra il mosaico la nostra città». Il concept narrativo della mostra è stato il risultato del lavoro corale da parte del comitato scientifico, composto da Paola Babini, Maria Rita Bentini, Roberto Cantagalli, Alberto Giorgio Cassani, Giovanna Cassese, Fabio De Chirico, Emanuela Fiori, Giovanni Gardini, Daniele Strada e Daniele Torcellini con il contributo di Chiara Pausini. La mostra, realizzata anche grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, ripercorre quindi attraverso un viaggio nell’arte contemporanea del XX secolo, la storia della Scuola di Mosaico dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna nell’anno del suo centenario (1924 – 2024). A partire dal 1924, grazie al Gruppo di maestri mosaicisti formatosi in seno all’Accademia di Belle Arti, l’arte musiva conosce un nuovo splendore aprendosi a nuovi contesti e poetiche artistiche per poi diventare uno dei linguaggi visivi della contemporaneità. La città ha saputo reinventare l’antica tecnica che l’ha resa una delle capitali dell’arte nel mondo: da una parte ha vissuto l’emancipazione dalla cultura del restauro delle opere antiche, dall’altra ha seguito la traccia lasciata dai grandi maestri del Novecento che a loro volta hanno raccolto le suggestioni, gli stimoli e i riflessi delle tessere: l’opera a mosaico ha raggiungendo l’autonomia dal “cartone” pittorico. Il percorso della mostra, articolata in sezioni, ripercorre le tappe di questa rinascita legata all’affermazione della pittura murale e alla decorazione architettonica, passando poi in rassegna gli artisti più importanti che si sono confrontati con questa antica tecnica nel corso del secolo scorso fino ad arrivare agli esiti più originali dell’oggi. Luce, materia e colore, frammento e ricomposizione emergono come filo conduttore dell’esposizione mettendo a confronto le esperienze di alcuni dei più importanti artisti e movimenti dell’arte contemporanea: dalle opere di Gino Severini, Achille Funi e Mario Sironi, protagonista della rinascita della pittura murale negli anni Venti, passando per le originali creazioni di Lucio Fontana fino ad arrivare alla Transavanguardia con Enzo Cucchi, Sandro Chia e Mimmo Paladino, e al contemporaneo più stretto, con le installazioni di Fabrizio Plessi e diverse importanti opere di alcuni dei più noti artisti dei nostri giorni come Nicola Samorì, Ugo Marano e Aldo Mondino. Anche l’allestimento curato da Studio MACRO Macchine Narrative di Lucca dal taglio cronologico e in dialogo con la sezione permanente del Mar dedicata al mosaico contemporaneo, intende accompagnare il visitatore nello sfaccettato mondo dell’arte musiva contemporanea attraverso opere, personaggi e artisti, risorse multimediali e apparati didascalici capaci di fare il punto, a cento anni dalla nascita della Scuola di Mosaico di Ravenna, sull’importante eredità di un patrimonio che ancora oggi costituisce la ragione e il motore del lavoro di tanti artisti che continuano a reinterpretare l’idea di mosaico e la sua arte viva. La mostra resterà aperta fino al 12 gennaio. Orari: martedì-sabato 9-18; domenica e festivi 10-19. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Ravenna, chiude definitivamente Tamo, il museo del mosaico di via Rondinelli La presentazione del catalogo della mostra di Frani, firmacopie con l'artista L'emozione della Creazione del "padre della sinfonia" Seguici su Telegram e resta aggiornato