L’Accademia del mosaico si mette in mostra ma «servirebbero altri spazi»

Il prossimo anno diventerà ufficiale la statizzazione dell’istituto di Belle Arti che grazie alla vocazione musiva attrae studenti anche dall’estero. Ce ne parla la coordinatrice Paola Babini

Accademi Belle Arti Laboratorio Mosaico

Tra i soggetti protagonisti della Biennale del Mosaico non poteva che esserci l’Accademia di Belle Arti di Ravenna la cui vocazione oggi è proprio quella dell’arte musiva.
Oltre un centinaio gli allievi iscritti lo scorso anno e le iscrizioni per il 2022/2023, che si chiuderanno il 7 ottobre, stanno andando secondo le aspettative. «Non possiamo lamentarci – dice Paola Babini, coordinatrice didattica – considerato che al momento noi abbiamo un’unica offerta formativa incentrata sul mosaico. E devo dire che siamo riusciti a superare bene anche i difficili anni della pandemia con le lezioni on line, che per i laboratori di mosaico sono state, come si può immaginare, oltremodo difficoltose. Ora siamo in attesa che vada a compimento il processo di statizzazione avviato».

Daniela Guzzinati Mosaico

Opera di Daniela Guzzinati (Accademi Belle Arti di Ravenna)

In teoria la data ufficiale doveva essere quella dell’1 gennaio 2023, ma dato il cambio di governo in corso potrebbe anche slittare di qualche mese. In ogni caso, si tratta di un passaggio a lungo cercato e ormai irreversibile.
Cosa cambierà per gli studenti? «Mah, nell’immediato non molto forse, perché il titolo è già riconosciuto, ma sicuramente è un passaggio importante per la città e che rende onore alla storia secolare di questa istituzione così fortemente sostenuta da Corrado Ricci e che rappresenta un patrimonio. Oggi le Accademie Statali in Italia sono venti, a cui vanno ad aggiungersi le cinque Accademie storiche appena statizzate, tra cui appunto Ravenna. In prospettiva speriamo che questo possa esere utile anche per ampliare l’offerta formativa ad altri indirizzi. Idee ne abbiamo parecchie, a cominciare da un corso per Arti multimediali e tecnologiche che potrebbe peraltro unire Verdi e Accademia nella città del Ravenna Festival…».

Del resto, che il destino dell’Istituto musicale Verdi e di quello dell’Accademia vadano di pari passo è cosa sia prevista dal decreto di statizzazione, sia dalla realtà già oggi degli spazi. Insieme infatti condividono la nuova sede in piazza Kennedy che ospiterà anche alcune mostre per la Biennale. «Il Polo è sicuramente un segnale importante – dice Babini – anche se forse non è stato ancora compreso appieno quanto l’Alta formazione abbia sempre bisogno di spazi. Ma per noi è certamente una vetrina in centro per far conoscere a turisti e anche a ravennati la realtà che ora ha prevalentemente sede in via delle Industrie».

Insomma, piazza Kennedy va bene, ma sembra già non bastare. E il tema degli spazi, anche una volta definita la statizzazione, resterà in capo al Comune. Al momento (e per la verità non da ora) non sono tanto i laboratori a mancare, ma soprattutto, dice sempre Babini «un luogo per poter mettere in valore l’enorme patrimonio dell’Accademia, dalla gipsoteca (al momento diversi gessi del Canova sono in prestito per varie mostre in giro per l’Italia, ndr) ai manifesti». Tutti elementi che potrebbero dare maggior lustro alla città e ad una realtà che vanta appunto una storia nobilissima, che attrae studenti dall’estero per la specificità del corso, ricca di eccellenze che potrebbero in futuro – è l’auspicio della coordinatrice – trovare maggior risalto, come il corso in Design del gioiello.

Intanto, nei prossimi mesi, l’occasione per conoscere da vicino il lavoro degli studenti è proprio alla Biennale con un fitto programma curato dalla stessa Accademia come riportato qui sotto.

Mosaico Alice Scarmin

Opera di Alice Scarmin (Accademi Belle Arti di Ravenna)

Eventi multipli al Polo delle Arti, e il corso di Restauro “ripulisce” il Parco della Pace

Si chiama “Soundcheck” il progetto promosso dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna per la Biennale del mosaico 2022, che prevede un programma di eventi multipli, tra cui esposizioni e conferenze. Il termine “Soundcheck” in campo musicale indica la prova finale prima dei concerti e in questo caso è metafora delle prove di produzione di opere degli studenti, una fusione di scultura e mosaico, risultato della didattica svolta da Nicola Cucchiaro ed Emanuele Matronola durante l’anno accademico 2021/2022. La mostra è allestita, nella nuova sede “Polo delle arti”, ex Monte dei Paschi di Siena, in Piazza Kenned e resta aperta al pubblico fino 30 novembre, tutti i giorni dalle 16 alle 20 a ingresso libero.

Dal 28 ottobre al 30 novembre, invece, l’Accademia presenta “Micro & Macro, Ravenna da indossare” al Battistero degli Ariani, una mostra dedicata agli otto monumenti Unesco, a cura di Emanuela Bergonzoni, docente di design del gioiello. Orari di apertura: da lunedì a venerdì 9-12; sabato e domenica 9-12 e 14-17 (ingresso a 2 euro).

“Il Nuovo della Tradizione – Mosaici delle Scuole d’Arte di Ravenna” è invece la mostra, a cura di Elena Pagani e Daniele Strada, ospitata nell’ex chiesa di Santa Maria delle Croci, con opere degli studenti del Liceo Artistico e opere degli allievi dell’Accademia. È aperta al pubblico (ingresso libero) il martedì e venerdì dalle 15 alle 17, il sabato dalle 10 alle 12 o su prenotazione all’indirizzo mail: elena.pagani@liceoartisticoravenna.it

Al contempo, sempre nella sede del Polo delle Arti, verrà esposta dal 21 ottobre al 30 no-vembre l’opera collettiva dell’Accademia, “Pane comune”, risultato del workshop tenuto dai Silvano Venturi, docente di Decorazione. Sempre nella stessa sede si svolge, a cura della docente di micromosaico Maria Teresa Vacchini, la rassegna “Ravenna controluce”.

Il Polo delle Arti ospita inoltre l’esposizione internazionale di alcuni mosaicisti soci Aimc. (fino al 17 ottobre). Venerdì 18 novembre, l’Accademia di Belle Arti nella sede di via delle Industrie 76, inaugura invece l’opera a mosaico dell’artista Mario Nanni, realizzata nel 2019, anno della scomparsa dell’artista.

A cura del corso di Restauro del Mosaico, condotto dal docente Marco Santi e dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti, verrà ripulita e restituita l’opera di Alexandar Kornoukhov del Parco della Pace di Ravenna. Già precedentemente, l’Accademia è intervenuta nello stesso spazio all’aperto di via Marzabotto per il ripristino dell’opera “Francobollo”.
Altri interventi di pulizia e ripristino sono previsti per i mosaici nella piazza Dora Markus di Marina di Ravenna e delle fioriere all’ingresso del Mar. È in programma infine, tra fine ottobre e novembre, un ciclo di conferenze sul tema dell’arte e della tecnica del mosaico.

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