Classense, ultimi lavori per il nuovo look 7,75 milioni in 20 anni, metà dal Comune

Il terzo stralcio della riqualificazione (finanziato da Fondazione Carira
e Regione) riguarda piano ammezzato e sala Dantesca

Sono cominciati in questi giorni i lavori del terzo e ultimo stralcio del grande progetto di riqualificazione del complesso monumentale della biblioteca Classense, redatto da un’associazione temporanea d’impresa il cui capogruppo è l’architetto Giampiero Cuppini. Gli interventi nella sala Dantesca e il completamento del restauro degli ambienti afferenti il Chiostro Minore (valore di 1,5 milioni di euro, finanziati per un milione e cinquantamila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e per il resto dalla Regione) dovrebbero arrivare a conclusione tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. Nel complesso i lavori, avviati a partire dagli anni ’90, hanno richiesto un investimento di 7,75 milioni di euro, coperto per il 43 percento dal Comune.

Nel dettaglio, con questo terzo stralcio si provvederà ai restauri degli ambienti al piano ammezzato (la grande sala del Mosaico la cui pavimentazione è costituita da un antico mosaico del III secolo proveniente da Classe e ambienti limitrofi) e del vestibolo della sala Dantesca. In quest’ultima – così denominata dal 1921, quando fu adibita a sala per le letture dantesche – inoltre saranno realizzati interventi di restauro degli stalli lignei con decori a figure antropomorfe eseguiti nel 1581 da Marco Peruzzi e della bussola lignea d’ingresso, nonché l’inserimento di un impianto di ventilazione e climatizzazione. I lavori dei primi due stralci, ultimati, hanno dapprima riguardato il rifacimento o la messa a norma degli impianti di riscaldamento, aerazione, idrico-sanitario e antincendio; sono stati poi interessati i locali al piano terra affacciati su due lati del Chiostro Minore (quelli su via Baccarini e sul lato nord). Infine hanno coinvolto l’ex sede del Liceo artistico, al piano ammezzato sia lungo via Baccarini sia lungo il Chiostro Minore, e la restante porzione del piano terra affacciata su via Baccarini, comprese le facciate. A questa fase dei lavori risalgono la realizzazione della nuova sezione Lettura e Mediateca, della nuova sezione Holden (per adolescenti) recentemente inaugurata, della sala di lettura Malkowski.

Con i lavori del terzo stralcio si integra inoltre il restauro delle “Nozze di Cana” , l’affresco del ravennate Luca Longhi datato 1580 e situato nella sala Dantesca che costituiva il refettorio del monastero camaldolese e risale al primo nucleo costruttivo della fabbrica, databile al Cinquecento: dalla giunta comunale è arrivato il via libera al progetto del valore di 55mila euro, finanziato integralmente dalla Fondazione Carira, che prevede una serie di azioni che vanno dalle indagini diagnostiche sul dipinto, al reintegro delle lacune pittoriche, eseguite dall’impresa che si aggiudicherà i lavori in base ad una gara pubblica. Attraverso il restauro l’opera verrà riportata al suo splendore, intervenendo sul processo che ne sta offuscando le tinte, sulle efflorescenze biancastre diffuse su tutta la superficie, così come sulle macchie di colorazione scura e sulle alterazioni cromatiche nella parte centrale.

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