Tre anni e mezzo dopo, la Cmc ha terminato i lavori per l’Expo

L’intervento di rimozione delle interferenze assegnato nel 2011
doveva essere completato nel 2013. Costi passati da 58 a 127 milioni

La Cmc di Ravenna ha terminato il 10 aprile (termine ultimo previsto dal contratto) i lavori per la rimozione delle interferenze presenti nel sito espositivo dell’Expo di Milano. Si tratta del primo appalto assegnato per l’esposizione universale, nell’ormai lontano 21 ottobre 2011, che aveva come oggetto appunto la pulizia e lo sgombero dell’area dalle interferenze preesistenti per predisporla ai successivi interventi finalizzati ad accogliere gli oltre 130 padiglioni dei Paesi espositori, oltreché alla realizzazione di nuove opere.

Come ricordano in un articolo uscito il 6 aprile sul Fatto Quotidiano i giornalisti Gianni Barbacetto e Marco Maroni, la base d’asta era di 96,8 milioni e la Cmc vinse la gara al massimo ribasso offrendo solo 58,5 milioni di euro, impegnandosi a terminare inizialmente i lavori in 725 giorni, entro il 5 novembre 2013. In realtà l’appalto – preso in esame anche dalla procura – si è trasformato in un percorso a ostacoli con i costi – come scrive il Fatto – che dai 58,5 previsti inizialmente sono arrivati a 127,5 milioni a fronte delle richieste di rimborso della Cmc per imprevisti quali variazioni progettuali, contaminazioni inaspettate dei terreni e anche bonifiche per l’amianto ritrovato in corso d’opera (a questo link l’articolo del Fatto con tutti i dettagli). Imprevisti che hanno portato la Cmc a prevedere anche la chiusura dei lavori oltre la data di inaugurazione dell’Expo (vedi articoli correlati).

Oggi, una settimana dopo la chiusura dei lavori, Cmc invia alla stampa una nota in cui riepiloga il proprio intervento. «I lavori – si legge nella nota della cooperativa –, che hanno impegnato in media 140 operai (con picchi di 220 uomini che, nelle fasi più impegnative, sono stati impegnati al lavoro su tre turni, sette giorni su sette), hanno riguardato le opere di viabilità a raso, grazie alle quali sono state realizzate strade, piste ciclopedonali, aree di parcheggio e piazzali per una superficie totale pari a quella di 12 campi da calcio. Nell’ambito delle opere di bonifica, sono stati smaltiti da Cmc 573 mila tonnellate di rifiuti e bonificati volumi per circa 50 mila tonnellate di terreno, equivalenti a 20 piscine olimpioniche. Una quantità equivalente di terreno è stata altresì conferita sul cantiere. Sono stati realizzati inoltre i nuovi condotti fognari, di drenaggio stradale e impianti per la distribuzione di acqua potabile per una lunghezza totale di circa 23 chilometri (all’incirca 57 piste di atletica), oltre alla deviazione dei corsi d’acqua (Tosolo, Viviani, Guisa e Garbagnate Secondario). In totale, sono state impiegate circa 90 mila tonnellate di calcestruzzo e acciaio (pari a 11 Tour Eiffel) per la realizzazione di varie opere tra cui un ponte stradale a struttura scatolare da 30 metri, un tunnel pedonale interrato di circa 200 metri che collega la stazione ferroviaria di Rho-Pero e la linea 1 della Metropolitana al sito espositivo di Expo, una vasca di laminazione interrata da 20 mila mc. I lavori si sono conclusi con le opere di sistemazione paesaggistica e a verde (ca. 5.000 alberi, 60.000 arbusti e parte restante a prato) che si estende per 60.000 mq, pari a circa 210 campi di pallavolo».

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