Francia, Thailandia, Corea: il tris di padiglioni conclusi da Cmc all’Expo

Lavori completati nell’ultima settimana prima del taglio del nastro
I committenti non rendono pubblica la spesa per le opere

Negli ultimi sette giorni che precedono il taglio del nastro all’Expo di Milano (in programma l’1 maggio), la Cmc ha completato i lavori nei tre padiglioni per l’esposizione universale in cui era impegnata: Francia, Thailandia, Corea. Il primo è stato consegnato il 24 aprile, il secondo il 27 e il terzo verra consegnato il 30. In tutti la Cmc ha lavorato in associazione temporanea di impresa con la Cmb di Carpi. Va ricordato inoltre che la stessa Cmc ha da poco ultimato i lavori del cosiddetto appalto Zero, quello per la rimozione delle interferenze dal sito scelto per la collocazione dell’intera area espositiva (vedi correlati). Le cifre delle opere non sono state rese pubbliche per scelta dei committenti.

Il padiglione Corea, che sarà consegnato il 30 aprile, è stato progettato su un lotto di 3.880 mq e realizzato ispirandosi al tema architettonico del “Moon Jar”, il tradizionale vaso di ceramica utilizzato per la conservazione dei cibi. Alto 17 metri, ha una facciata ondulata sollevata da terra che avvolge l’intera struttura. Durata dei lavori: 171 giorni.

Il padiglione Thailandia si estende su una superficie di 2.947 metri quadri e riprende nella forma il “Ngob”, tradizionale cappello dei coltivatori di riso tailandes, con struttura in acciaio e pannelli in legno lamellare. Il Padiglione si sviluppa per circa 15 metri in altezza. Per la realizzazione sono serviti 266 giorni. Agricoltura, cucina e sostenibilità sono i contenuti declinati negli spazi interni che raccontano un’economia agricola tesa alla sostenibilità e le altissime tecnologie sviluppate per la conservazione degli alimenti. Naga è il simbolo del serpente che accoglie i visitatori e rappresenta l’acqua, elemento importante nella vita quotidiana dei thailandesi.

Il padiglione Francia ha visto la collaborazione con Cmc e Cmb anche della francese Simonin. È ispirato a uno dei luoghi simbolo della cultura alimentare francese: il mercato coperto. I tratti distintivi del padiglione, che si apre su uno spazio di 3.592 metri quadri, sono proprio il grande mercato, posizionato al centro dell’edificio e il giardino della diversità agricola francese nella parte esterna, che presenta un susseguirsi di cereali, vegetali, colture miste e specializzate. Dal punto di vista progettuale e corografico rappresenta una vera e propria porzione di territorio francese, capovolta e realizzata con oltre 1.200 metri cubi di legno d’abete proveniente dal dipartimento di Jura, interamente smontabile e riutilizzabile. L’edificio si sviluppa su tre livelli: un piano terra, cuore dell’esposizione e due livelli superiori che ospitano uffici e spazi dedicati alla ristorazione e alla creatività.

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