La gestione delle emergenze nei dieci principali aeroporti italiani sarà supportata da un sistema ad alta tecnologia realizzato dalla società ravennate Astim su incarico dal ministero degli Interni. Il sistema Arff (Airport Rescue and Fire Fighting) sarà affidato ai vigili del fuoco agevolando le fasi di guida, di visione in condizioni estreme, di pianificazione e di conduzione di operazioni in scenari complessi: «Il prodotto – spiega una nota inviata alla stampa dall’azienda – recupera e mette in rete le informazioni provenienti da differenti sensori e sistemi, operando in modalità completamente digitale, garantendo quindi tempi di risposta rapidi e certi, ed aumentando la capacità operativa delle forze impegnate nell’intervento, così da essere determinante per la risoluzione delle criticità».
Gli ingegneri di Astim hanno ultimato installazioni e test e stanno provvedendo ai collaudi negli scali di Bergamo, Bologna, Catania, Milano (Linate e Malpensa), Napoli, Pisa, Roma (Ciampino), Torino (Caselle) e Venezia: «L’apparecchiatura può essere installata su veicoli, torri di controllo, sale operative, centri di comando e unità di crisi, altri aeromobili e punti strategici all’interno dell’aeroporto; può intervenire in situazioni come anomalie dell’aeromobile o dello scalo, situazioni sospette sotto il profilo della sicurezza, emergenze in fase di decollo ed atterraggio, ma anche di rifornimento carburante, ed è in grado di garantire la sicurezza di tutti i soggetti coinvolti, dai passeggeri al personale, fino alle stesse forze dell’ordine».
Le nuove apparecchiature sono progettate per la gestione con schermo touch, estremamente sensibile per essere utilizzato anche con guanti ma al tempo stesso testato per le elevate temperature e soggetto a specifici test di laboratorio per la compatibilità elettromagnetica: «Termocamere, strumenti per la visione in grado di scansionare dettagliatamente spazi ad ampio raggio, connettività estrema per far dialogare i più moderni dispositivi al servizio dell’azione delle forze di sicurezza, l’individuazione di situazioni di pericolo a distanza: sono questi gli ambiti di intervento della tecnologia moderna».