Il sindaco De Pascale archivia anni di dibattito. L’idea: togliere treni merci per ripensare l’area ferroviaria con strumenti urbanistici
«Il progetto è connesso – spiega De Pascale – alla decongestione del traffico merci dalla zona stazione che permetterebbe di recuperare spazio nei pressi della Rocca Brancaleone e riqualificare l’intera area». Un collegamento non casuale: l’investimento sul traffico merci via ferro (sul tema è stato presentato questa mattina, 28 marzo, un protocollo operativo) è molto interessante per la società ferroviaria che, dal traffico con i terminal portuali, ha un solido ritorno economico. Il piano, dunque, è spostare i treni merci per poi andare a ripensare l’area ferroviaria attraverso gli strumenti urbanistici comunali.
Si torna quindi a parlare di “stazione-ponte” tra Darsena e centro storico e il clima sembra tornare quello del by-pass pedonale dell’era Matteucci, quando l’ex sindaco andò ad incontrare nel 2010 l’architetto Santiago Calatrava. Qualcuno ricorda quel nome a De Pascale e lui sorride, sorvolando.
Di fatto di soluzioni tecniche vere e proprie non si è ancora parlato, ma l’idea di fondo è questa: «L’allungamento del sottopasso dei binari fino alla testa del Candiano, che consentirà di prendere il treno parcheggiando in piazzale Aldo Moro, è pensato soprattutto per i passeggeri ma non può sostituire una riqualificazione complessiva e un collegamento con la Darsena, da inserire all’interno di un progetto più ampio». Dato che l’ipotesi è collegata ad altri progetti (sottopasso in via Canale Molinetto in primis) non ci si sbilancia troppo sui tempi ma l’impressione è che si tratti di un obiettivo di mandato.
A questa idea si aggiunge la richiesta alla Regione di abbattere i tempi di percorrenza tra Bologna a Ravenna, arrivando ai tre quarti d’ora. L’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini promette: «Ci stiamo lavorando, contiamo di avere novità entro il 2018». Un tema fondamentale, secondo De Pascale, «per collegare Ravenna a Milano in un paio d’ore. Speriamo in investimenti che facciano passare dalla nostra città anche le linee a lunga percorrenza».