Palazzo Merlato, per il 2018 una previsione di bilancio da 336 milioni

Dopo l’approvazione in giunta, il documento arriva in consiglio comunale. Le entrate correnti dai tributi valgono circa 129 milioni di euro: una larga fetta arriva dall’Imu, circa 45,5 milioni di euro con le aliquote che saranno le stesse dello scorso anno ma con 9,5 milioni grazie agli accertamenti sulle piattaforme di estrazione gas in mare

Schema

La previsione di bilancio del 2018 per il Comune di Ravenna vale oltre 336 milioni di euro, finanziati per circa il 38 percento dai tributi: le entrate correnti di questa natura valgono circa 129 milioni di euro. Lo schema di bilancio, da poco approvato in giunta, sarà discusso nelle prossime settimane in consiglio comunale. Una larga fetta arriva dall’Imu: circa 45,5 milioni di euro, con le aliquote che saranno le stesse dello scorso anno ma con 9,5 milioni in più che entreranno nelle casse di Palazzo Merlato grazie agli accertamenti sulle piattaforme di estrazione gas in mare. L’Irpef è pari invece a 13,2 milioni di euro. La Tari – la tassa sui rifiuti – in entrata nel 2018 sarà secondo il Comune analoga a quella del 2017 (28,8 milioni) a cui si aggiungono trecentomila euro per recupero evasione dell’imposta del 2014.

Consiglio Comunale

Nel bilancio dell’ente locale si trovano moltissime informazioni sulla gestione della città da parte della giunta comunale. In passato ha fatto molto discutere l’utilizzo della tassa di soggiorno (due milioni), destinata a scopi che non sembravano in linea con quelli della promozione turistica. La previsione del 2018 è superiore di 200mila euro a quella del 2017 vista la ripresa del turismo degli ultimi mesi. Tolti i 645mila euro che serviranno per gli interventi di manutenzione per le località balneari, il resto è così suddiviso: 400mila euro per il sostegno alle organizzazioni e istituzioni culturali per attività di promozione a rilevanza turistica (Ravenna Manifestazioni, Ravennantica, Mar, Ravenna per Dante); 389mila euro per i servizi turistici di base e attività promozionali (partecipazione a fiere, produzione materiali, promozione mercati esteri); organizzazione realizzazione e compartecipazione a manifestazioni di intrattenimento e altre iniziative e altre iniziative di animazione e promozione turistica (Ravenna Bella di Sera, Mosaico di Notte, Notte d’Oro, Notte del liscio, Notte rosa, Beaches Brew, Spiagge Soul, Moondogs, eventi Natale e Capodanno). Per l’attività di potenziamento dell’informazione e promozione del territorio (social media team, campagna di comunicazione, analisi reputazionale dei lidi e sito web) serviranno 84mila euro e altri 50mila euro per la Dmo (acronimo che sta per destination management organization, la destinazione turistica).

In generale le spese previste sono pari a 201,9 milioni di euro, con un leggero incremento (478mila euro) rispetto all’assestamento di quest’anno. Sono stati deliberati maggiori stanziamenti su vari fronti: diritto allo studio (530mila euro); asili e scuola di infanzia (200mila euro), derivanti dagli adeguamenti Istat dei contratti prestazionali. Cresce di 955mila euro la spesa per i servizi sociali. È la conseguenza del superamento della gestione Asp che comporta, dall’altra parte, anche un aumento delle entrate di 505mila euro da parte dall’Ausl.
Aumentano le spese alla cultura: al Mar andranno 270mila euro in più rispetto al 2017 per la realizzazione di mostre mentre a Ravennantica, vista la prevista apertura museo di Classe, andranno 120mila euro. A queste due istituzioni andrà quindi una buona fetta dei maggiori stanziamenti previsti per il settore (l’incremento è di 436mila euro).

Tra gli incrementi di spese, ci sono anche 375mila euro di pulizia palestre, proposta – si legge nella nota integrativa – “in una logica di razionalizzazione del servizio di pulizia, attualmente svolto in modo disomogeneo e insoddisfacente, dagli stessi utilizzatori delle palestre”. Le entrate per la copertura parziale del servizio sono stimate in 252mila euro.

La nota integrativa di bilancio traccia anche il quadro delle società partecipate, ricordando che Ravenna Holding nell’ultimo bilancio societario disponibile (quello del 2016) ha evidenziato un risultato netto positivo di 10,5 milioni di euro e «anche i bilanci precedenti hanno riportato risultati positivi». Ci sono però quattro Fondazioni partecipate direttamente dal Comune con lievi perdite d’esercizio (sempre riferite al 2016). Si tratta di Ravenna Manifestazioni (-11.236 euro), Orchestra Giovanile Cherubini (-70.722 euro), Ravennaantica (-27.262 euro), Dopo di noi (-1.505 euro). «Pur essendo nella quasi totalità assorbite all’interno del patrimonio netto degli enti stessi e pur non avendo richieste di copertura a carico degli enti soci – si legge nella nota – si è ritenuto di costituire per ciascun esercizio del bilancio 2018-2020 un apposito fondo a coperture di eventuali perdite degli organismi partecipati pari a centomila euro».

Un ultimo sguardo alle spese per il personale: i dipendenti del Comune sono 1.155 e costano in totale 47,8 milioni di euro, dato in linea con gli ultimi bilanci. In consulenze, la previsione della spesa 2018 è pari a 65.500 euro. In missioni istituzionali, infine, si spenderanno 58.430 euro.

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