Chiamata pubblica per un Rasi «più europeo»: progetto per una platea modulare

Lo spazio per il pubblico sarà adatto a vari tipi di spettacolo. Stanziati 400mila euro di fondi pubblici (a metà fra Regione e Comune) per un intervento sul teatro in via di Roma a Ravenna. Lavori anche nel foyer. I codirettore: «Vogliamo lasciare un nuovo spazio alle generazioni future»

Teatro Rasi

Il teatro Rasi

Duecentomila euro dalla Regione, altrettanti dal Comune e una chiamata pubblica a cittadini e imprese per chiedere che ci mettano del loro, in donazioni o tempo, per trasformare il Rasi in un teatro «europeo». Ravenna Teatro, che oggi ha casa in quell’ex chiesa sconsacrata di via di Roma grazie alla convenzione con l’Amministrazione e che ha presentato il progetto, firmato dall’architetto Carlo Carbone, parte da suggestioni nate anche con l’Inferno, la prima tappa del percorso su Dante del Teatro delle Albe che aveva visto un Rasi completamente trasfigurato in bolge infernali, irriconoscibile ai più, anche nella zona della platea che era stata riorganizzata intorno a uno spazio centrale. Ma la suggestione, come ci spiegano i codirettori di Ravenna Teatro Marcella Nonni e Alessandro Argnani, ha naturalmente a che fare con l’idea di coinvolgere la cittadinanza nella realizzazione del progetto, esattamente come era accaduto nella messa in scena dell’Inferno, sotto la direzione artistica di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari.

«L’idea e il progetto che abbiamo presentato – ci dicono ancora i due co-direttori – è quello di uno spazio che possa essere più modulare e adatto anche a rappresentazioni che abbiano bisogno di una scena centrale o che possa essere allestito con una gradinata a scomparsa e una platea e allo stesso tempo possa anche continuare a essere fruito come oggi». Insomma, un progetto che vuole aggiungere e togliere allo spazio che oggi ospita spettacoli di teatro contemporaneo, spettacoli per ragazzi, incontri ed eventi organizzati proprio da Ravenna Teatro ma anche la commedia dialettale della rassegna curata dalla Capit e molti altri eventi.

Teatro Rasijpg02Ma se la parte consistente dei lavori dovrà riguardare la sala, anche la parte oggi del foyer, del bar e del booskhop sarà oggetto di ristrutturazione e possibili ampliamenti. «Sogniamo un teatro sempre aperto, che possa svolgere funzioni diverse, dove si possa anche mangiare», ci dicono Nonni e Argnani. I lavori, come tutti quelli cofinanziati dalla Regione, dovranno essere conclusi entro il 2021 e saranno prevalentemente svolti proprio in quell’anno. «Ci piacerebbe riuscire a farli in estate, senza dover chiudere il teatro e sospendere la programmazione, non sarà facile, ma è quello che stiamo cercando di fare, il grosso si dovrebbe svolgere dopo il Paradiso (la terza parte della trilogia dantesca, del resto nel 2021 si svolgeranno anche le celebrazioni per settecentenario della morte del Poeta, ndr). Per noi è quella una data simbolicamente importante perché è anche l’anno in cui scadrà la convenzione in essere con il Comune e dunque ci piacerebbe lasciare a chiunque potrebbe venire dopo di noi, vista che la nostra presenza non sarà scontata, un teatro rinnovato e pensato anche per le nuove generazioni. Da tempo ci stavamo pensando e appena abbiamo saputo del bando della Regione ci siamo messi al lavoro». E ora c’è naturalmente molto soddisfazione per l’esito, non scontato. Ravenna Teatro ha infatti ottenuto la cifra massima a cui ambire, pari a metà dell’importo complessivo, ossia 200mila euro. Altri 200mila arriveranno dal Comune. A questi andranno ad aggiungersi un contributo della stessa Ravenna Teatro e, appunto, l’eventuale partecipazione di imprese e cittadini.

MAR MOSTRA SALGADO BILLB 15 – 21 04 24
EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24