Sequestro viadotto E45, per Anas è sicuro: «Dal 2010 test senza criticità rilevate»

Le foto che mostrano alcuni punti degradati non sarebbero indice di un pericolo per la sicurezza strutturale

PuletoSecondo quanto scrive Anas, il viadotto Puleto – la struttura sequestrata sull’E45 che tanti problemi sta dando anche alle aziende ravennati – sarebbe percorribile. Nonostante le foto che mostrano alcune zone di degrado superficiale, il viadotto sarebbe perfettamente in grado di reggere il pieno carico.  Tra le ipotesi che si stanno facendo in questi giorni, quella di una riapertura stradale per il traffico leggero oppure a viabilità alternata.

«I rilievi fotografici realizzati con l’utilizzo di droni – scrive l’azienda – forniscono informazioni dello stato del degrado superficiale delle opere, ma devono essere necessariamente integrate da indagini e prove ingegneristiche su cui basare il calcolo strutturale o l’analisi tensionale dell’opera necessaria a determinare le condizioni di sicurezza strutturale del viadotto. Attività, questa, che Anas ha condotto fin dal 2010 attraverso una specifica campagna di indagini sulla qualità e la effettiva resistenza dei materiali in opera e sulla profondità del degrado dei calcestruzzi».

Da queste indagini «non è risultata alcuna criticità per la sicurezza della circolazione e si è invece evidenziata l’opportunità di progettare, finanziare ed appaltare un intervento di risanamento del degrado superficiale e di adeguamento sismico del viadotto, per circa 2,5 milioni di euro di investimento complessivo, già consegnato lo scorso mese di dicembre all’impresa per l’inizio dei lavori».

Immediatamente dopo la notifica del provvedimento di sequestro, Anas «ha inoltre prontamente elaborato, con il supporto della società S2R Seismic Risk Reduction, spin off dell’Università degli Studi di Firenze, un’ulteriore analisi tensionale rispettosa dell’ultima e più severa normativa tecnica del 2018 (pur non essendo ciò necessario poiché l’opera è realizzata in epoca precedente e deve rispondere a normative meno impegnative). Da tale verifica è stato riscontrato il soddisfacimento dei coefficienti di sicurezza a pieno carico (cioè con tutte le corsie di marcia transitabili anche dai mezzi pesanti) degli elementi strutturali quali pile, impalcato e appoggi (baggioli). I suddetti calcoli di verifica strutturale sono stati effettuati proprio considerando il degrado del calcestruzzo, delle armature metalliche, ridotte rispetto a quelle di progetto, e della corrosione dei ferri di armatura del cemento armato».

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