A Ravenna allargamento della tangenziale: nuova viabilità per cantiere fino al 2024

Fino a luglio 2024 interventi su un tratto di 1,5 km della statale Adriatica all’altezza dello svincolo con via Savini: carreggiate ristrette a una corsia e traffico pesante deviato dentro Borgo Montone

Lavori Albergone 1

Chi viaggerà verso sud sulla statale 16 Adriatica troverà code e rallentamenti a Ravenna poco dopo l’incrocio con la 309 Dir nel periodo tra marzo e ottobre del 2023. È la previsione certa conseguente alla limitazione al transito solo in corsia di sorpasso per un tratto di 1,5 km all’altezza dello svincolo con via Savini (nei pressi dell’azienda di trasporti Consar) che verrà chiuso in entrata e in uscita.

La limitazione è necessaria per la prima fase del cantiere che dovrà allargare la tangenziale dagli attuali 14 metri a 20 totali per due carreggiate separate da spartitraffico. La polizia locale di Ravenna stima un aumento dei tempi di percorrenza standard di almeno 30 minuti nei momenti e nelle giornate più critiche.

Anas: cosa prevede il piano per la città di Ravenna

Il piano elaborato da Anas, giàa annunciato anche dalla Regione Emilia-Romagna prevede che da ottobre 2023 si abbiano di nuovo due corsie disponibili verso sud e i lavori si spostino sulla carreggiata in direzione nord che solo a quel punto verrà interessata da un restringimento analogo fino a luglio 2024. E nel periodo maggio-luglio 2024 anche la carreggiata sud tornerà provvisoriamente a una corsia per l’installazione del new jersey centrale. In totale serviranno 23 milioni di euro. Qui il link al sito dell’Anas con il piano dettagliato.

Per allargare la statale Adriatica andrà ridisegnato completamente l’incrocio a quadrifoglio con via Savini. L’intervento prevede la realizzazione di sottostrade complanari per distribuire meglio i flussi di traffico. Le rampe di entrata e uscita per entrambe le carreggiate verranno aperte gradualmente con l’avanzare dei lavori.

Conseguenze per il traffico e per il territorio sul Comune di Ravenna

Oltre alle prevedibili ripercussioni per il traffico in transito sull’Adriatica, le ricadute sul territorio saranno legate anche alle modifiche della viabilità locale per consentire l’attività del Consar. Fino a luglio 2023 lo svincolo di via Savini per chi viaggia verso sud sarà completamente chiuso quindi i camion diretti al Consar potranno uscire allo svincolo prima ma quelli in partenza dal Consar verso Rimini dovranno immettersi sull’Adriatica dallo svincolo del centro commerciale Esp e per farlo dovranno passare dal centro abitato di Borgo Montone. Se saranno diretti verso Ferrara invece potranno percorrere il cavalcavia di via Savini e imboccare la rampa verso nord. Eventuali nuove disposizioni e deviazioni potranno essere introdotte durante il cantiere in base a sollecitazioni e riscontri operativi.

A risentirne maggiormente, come è facile intuire, sarà chi è diretto verso i lidi ravennati sud, Cervia e località costiere ancora più a sud. L’invito delle autorità è quello di preferire percorsi alternativi. Ad esempio a chi proviene da centro nord Italia si sconsiglia l’itinerario in uscita al casello A14 Dir di Ravenna per dirigersi invece verso i caselli di Cesena e Forlì.

Ci sono già risorse stanziate e progetti pronti per l’allargamento del tratto di 4,5 km tra lo svincolo con via Savini e l’innesto con l’E45 per Cesena. Da ottobre Anas sarebbe in grado di aprire il cantiere ma si deciderà se farlo solo in base ai risultati emersi finora.

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, ha commentato così l’avvio di un’opera che aveva inserito tra quelle che contava di vedere realizzate nel corso del suo primo mandato 2016-2021 (leggi l’articolo completo su Ravenna e dintorni):
«Sappiamo che abbiamo di fronte dei disagi per la viabilità ma sono disagi che i ravennati avranno piacere di vivere per avere una viabilità finalmente da paese civile. A chi dovesse suggerire che si poteva evitare di lavorare in estate con gli spostamenti del turismo faccio notare che è un intervento di alcuni anni e se lasciassimo fuori primavera e estate ce ne vorrebbero forse venti».

Per eventuali aggiornamenti è anche possibile consultare il sito dell’Anas sui lavori in corso.

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