Il progetto della Pigna da 40 milioni per rifare la viabilità verso nord e sud

Ravegnana Bis, Reale Bis e bretella di Fosso Ghiaia: il piano strategico della lista civica. La presentazione in una serata pubblica a San Pietro in Trento

Con un investimento di circa 40 milioni di euro si potrebbero realizzare tre nuovi percorsi di viabilità nel comune di Ravenna per migliorare i collegamenti del capoluogo verso Forlì, verso Rimini e verso Ferrara e mettere la parola fine al suo storico isolamento, almeno per quanto riguarda i trasporti su gomma, sia per le persone che per le merci. È la visione immaginata dalla lista civica La Pigna che ha presentato alla stampa nei giorni scorsi il suo piano strategico (qui il documento integrale) e questa sera, 31 gennaio, a San Pietro in Trento alle 20 nella sala polivalente di via Taverna presenta alla cittadinanza il progetto Ravegnana Bis, già presentato le scorse settimane.

La novità presentata dalla consigliera comunale Veronica Verlicchi è una Reale Bis: «Il progetto si limita, per il momento, ad un primo stralcio che va da Ravenna fino all’abitato di Alfonsine aggirando tutte le zone abitate che si trovano lungo il percorso attuale». Questi gli obiettivi da perseguire: eliminare gli attraversamenti dei centri abitati; consentire di tenere delle velocità più elevate; consentire una larghezza adeguata delle corsie e, dato che non è possibile economicamente realizzare una superstrada, si dovrà provvedere ad una larghezza di corsia di almeno 3,5-3,75 m; realizzare un tracciato che sia il più economico possibile, evitando al massimo la realizzazione di opere importanti (attraversamenti ferroviari, ponti fluviali, sovrappassi stradali o autostradali). Sulla base di tali obiettivi, sono stati elaborati due tracciati tra loro alternativi che si staccano dall’attuale statale 16 all’altezza dello svincolo di Ravenna e passano rispettivamente uno a nord ed uno a sud dell’attuale tracciato. «Il primo che passa a sud ha una lunghezza di 12,5 km circa prevede un ponte fluviale e presenta una lunghezza maggiore rispetto al secondo tracciato ma ha il vantaggio economico di non dover realizzare un sovrappasso ferroviario (costo stimato 12,5 milioni). Il secondo tracciato passa a nord dell’attuale, è più breve (10,4 km), ma ha un attraversamento ferroviario e, pertanto, si può stimarne un costo leggermente inferiore al precedente». Oltre a ciò, sono da considerare i costi per gli espropri dei terreni e la progettazione: «Circa un milione e duecentomila euro rispettivamente, indifferentemente sia per l’uno che per l’altro percorso».

Secondo la Pigna questo nuovo tratto stradale, unitamente ad un collegamento attraverso la zona della Standiana diretto con il tratto terminale della statale Adriatica e con il percorso della Nuova Ravegnana, «creerà un insieme organico, funzionale di strade che permetterà, sfruttando in maniera intelligente tratti della viabilità già in funzione».

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