Fiom boccia proposta contratto aziendale Marcegaglia: «No a premi legati a malattie»

Riguarderà 800 persone in via Baiona, Cgil invita i lavoratori a votare no al referendum per approvare l’ipotesi d’accordo raggiunta tra l’azienda siderurgica e i sindacati Fim e Uilm: «Chi farà dieci giorni di malattia in un anno no navrà i 625 euro del risultato»

Marcegaglia Ravenna Centro ServiziIl nuovo contratto aziendale Marcegaglia per i lavoratori dello stabilimento di Ravenna, circa ottocento persone, potrebbe escludere il premio di risultato di 625 euro annui per gli occupati che faranno più di dieci giorni di malattia, mentre finora era determinato esclusivamente in base alla produttività. È la sintesi fatta da Fiom-Cgil che si schiera contro questa ipotesi di accordo e invita i lavoratori a fare altrettanto ora che sono chiamati al referendum per approvare o meno il nuovo contratto (si vota il 12, 13, 14, 16 e 17 dicembre). Sulla base di questa ipotesi l’azienda ha già raggiunto un accordo con Fim e Uilm.

Il 31 dicembre del 2018 è scaduto il contratto aziendale per gli ottocento lavoratori distribuiti in due distinte società: la Marcegaglia Ravenna, che rappresenta la realtà produttiva, e Marcegaglia Carbon Steel, che si occupa delle operazioni di carico e scarico delle materie in banchina. «Le due società sono state costituite a fine del 2018 per volontà dell’azienda», fa sapere Fiom. Se il documento verrà respinto, le parti potranno riaprire le trattative per giungere a un nuovo accordo.

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A sinistra Ivan Missiroli, segretario della Fiom Cgil Ravenna, e a destra Samuele Lodi, segretario regionale della Fiom Cgil

«Siamo contrari a questa piattaforma – commentano i segretari della Fiom Cgil dell’Emilia Romagna e di Ravenna, rispettivamente Samuele Lodi e Ivan Missiroli –. Lo riteniamo peggiorativo rispetto al contratto precedente. Innanzitutto perché riteniamo sbagliato che il peso maggiore del premio di risultato si sposti da un principio collettivo a uno individuale. Ciò creerà delle forti disparità di trattamento considerando che i lavoratori, che faranno più di dieci giorni di malattia nel corso dell’anno, non percepiranno i 625 euro che prima erano determinati esclusivamente in base alla produttività».

Marcegaglia Ravenna AereaIn questi giorni la Fiom-Cgil sta facendo dei volantinaggi per rivendicare le proprie ragioni e per chiedere ai lavoratori di bocciare l’ipotesi di accordo. «Nessuno vuole attaccare le sigle sindacali che hanno firmato questa ipotesi di accordo – ha specificato Lodi –, hanno fatto una scelta legittima che sosterranno e su cui si confronteranno nel momento in cui i lavoratori si esprimeranno nel referendum. La critica della Fiom è indirizzata in maniera molto forte e decisa all’azienda, perché legare il premio di risultato all’elemento della malattia, e in maniera così preponderante, è una decisione oltremodo grave. Altro aspetto, ancora più preoccupante, è il premio legato all’infortunio. Lo ritengo assolutamente sbagliato, soprattutto in Italia dove la sicurezza dei lavoratori è una vera emergenza. Sulla sicurezza vengono spese tante parole e iniziative, poi però devono seguire azioni coerenti e questo accordo non va nella direzione giusta».

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