Marcegaglia: i sindacati di base non piacciono all’azienda ma attirano gli operai

Sgb ha triplicato gli iscritti in quattro anni e con Usb critica le condotte dei colleghi confederali e denuncia mancanze di figure per la sicurezza in molte coop definite “spurie” dalle ispezioni. Difficoltà da affrontare per chi prende la tessera: «Pressioni psicologiche su chi chiede condizioni migliori»

Protesta Marcegaglia Lavoratori«Agli operai a tempo determinato sconsigliamo di iscriversi da noi perché in passato è successo che a qualche iscritto Sgb non sia stato poi rinnovato il contratto. Ma sarà stata una coincidenza». Il referente provinciale per il Sindacato generale di base, Antonio Luordo, sa che per un lavoratore dello stabilimento Marcegaglia non è facile prendere la tessera con la sua sigla.

Eppure l’elenco degli iscritti va allungandosi: «A Ravenna abbiamo iniziato la nostra attività nel 2017 occupandoci della vertenza Ferrari, una delle aziende che lavorava in appalto in via Baiona. All’epoca avevamo una cinquantina di iscritti, oggi sono 150, tutti nelle aziende in appalto o subappalto».

RAVENNA 27/08/17. GLI OPERAI DELLA LOGISTICA FERRARI BLOCCANO LÕ INGRESSO ALLA MARCEGAGLIACosa spinge un lavoratore a fare una tessera con un sindacato che, come altre organizzazioni di base, ha la fama di essere scomodo? «Penso che venga apprezzato un sindacato che, pur nel limite delle sue possibilità e senza i mezzi di altri, fa di tutto per stare accanto ai lavoratori senza scendere a compromessi, soprattutto quando si tratta del rispetto dei diritti dei lavoratori e del rispetto delle leggi».

L’etichetta di quelli che non si accontentano rende più complicata l’attività sindacale. A partire dalle incombenze logistiche: «Noi andiamo fuori dai cancelli a cercare di incontrare i lavoratori, altri sindacati hanno le salette negli uffici per le riunioni…». Difficile immaginare che le cose possano andare diversamente visto che Marcegaglia non riconosce Sgb: «Se non c’è la rappresentanza sindacale aziendale non possiamo avere i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. È un obbligo di legge, non una pretesa nostra». Proprio di questo Luordo per primo si stupisce: «Le nostre richieste non sono campate per aria, non sono nostre invenzioni. Ci limitiamo a chiedere l’applicazione delle leggi e il rispetto delle disposizioni previste dal testo unico per la sicurezza».

RAVENNA 27/08/17. GLI OPERAI DELLA LOGISTICA FERRARI BLOCCANO L’ INGRESSO ALLA MARCEGAGLIALa questione che più di altre richiama l’attenzione di Sgb, ma anche di altre sigle di base e confederali, è il sistema degli appalti. Nell’ottica di ridurre i costi, Marcegaglia fraziona il processo produttivo e affida le parti a più aziende che a loro volta subappaltano e così via, per un incastro di scatole cinesi che moltiplica i passaggi, rosicchia i margini e disorienta i lavoratori: «Purtroppo la logica che prevale in quello stabilimento è scegliere l’azienda che garantisce il minor prezzo e non la maggior competenza. Ma questo vuol dire avere aziende che in alcuni casi non hanno esperienza per fare certe cose. E abbiamo casi di coop definite spurie dalle ispezioni ministeriali». Un altro segnale preoccupante per Luordo viene dalle reazioni dei lavoratori: «Quando entriamo in contatto con un lavoratore la prima cosa che chiediamo è se sa il nome del suo rappresentante per la sicurezza. Molte volte ci sentiamo rispondere che nemmeno sanno dell’esistenza di questa figura. E questo significa che c’è scarsa formazione nelle aziende».

Marcegaglia Ravenna Centro ServiziLuordo conclude con la segnalazione di due temi che a suo giudizio non possono che essere ai primi posti tra le ragioni degli incidenti, più o meno gravi: «Gli spazi ridotti all’interno dello stabilimento e i ritmi incalzanti di lavoro».

Su quest’ultima analisi concorda anche Vincenzo Guerrieri, responsabile dell’Usb (Unione sindacale di base). In questo caso l’organizzazione assiste solo dipendenti diretti di Marcegaglia: «Una quarantina di tesserati. Erano di più tempo fa ma alcuni hanno preferito non rinnovare la tessere perché stare nell’Usb non viene visto bene dall’azienda».

Un esempio recente rende l’idea: «Dopo l’incidente del 15 luglio i vertici aziendali hanno fatto incontri con i sindacati ma hanno convocato solo i confederali. L’abbiamo saputo a cose fatte e questa è una violazione delle regole».

De Pascale Ministro Marcegaglia Ravenna

La visita di sindaco e ministro D’Incà alla Marcegaglia

Usb è stato il sindacato che tempo fa denunciò le scarse condizioni igieniche dovute agli accumuli di escrementi di piccione sui piazzali e negli stabilimenti. La conseguenza sembra una beffa: «Sono venute le autorità Ausl a fare i controlli e Marcegaglia invece di assumere una ditta per le pulizie ha assegnato l’incarico di pulizie ai lavoratori che si erano lamentati. Ma questo è solo un esempio: le pressioni psicologiche di varia natura sono all’ordine del giorno per chi prova a chiedere condizioni di lavoro più sicure». A proposito di queste accuse, e di altre critiche all’operato nei confronti dei sindacati, avremmo volentieri raccolto la replica di Marcegaglia ma l’azienda ha scelto di non rispondere.

Guerrieri si lancia in una previsione del futuro: «Dopo ogni incidente mortale c’è un periodo con molti tavoli di incontro e grandi promesse. Poi si fa abbassare l’attenzione mediatica e nulla cambia. Noi nel nostro piccolo proviamo a non far spegnere i riflettori».

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