Assestamento di bilancio per il Comune: 3,5 milioni in più di caro energia

Spese extra per illuminazione e riscaldamento. L’allarme del sindaco: «A rischio la qualità dei servizi». Intanto sono stati approvati i consuntivi 2021 delle aziende partecipate

De Pascale Sindaco Palazzo Merlato

Dopo l’approvazione da parte della giunta, il consiglio comunale di Ravenna ha votato il primo assestamento e la verifica degli equilibri del bilancio di previsione 2022 con i voti contrari dell’opposizione.

Nel dettaglio, le entrate tributarie vengono rimodulate in lieve aumento di 842mila euro secondo gli andamenti dei primi mesi dell’anno. Aumentano i trasferimenti di 5.375.000 euro e diminuiscono le entrate extra-tributarie di 1.872.000 euro. Per quanto concerne le spese correnti aggiuntive l’incremento è di 5.496.000 euro se non si considerano le spese correlate ad entrate vincolate. Tra i maggiori stanziamenti si segnalano 3,5 milioni di euro per i costi energetici della pubblica illuminazione, energia elettrica degli edifici e gestione calore. E maggiori stanziamenti di 400mila euro per i servizi sociali, di 340mila per l’istruzione, in particolare per il diritto allo studio dei bambini con bisogni speciali, di 440mila euro per la cultura, per spese di carattere straordinario e non ripetitivo. Riguardo alla parte investimenti, l’equilibrio è garantito dall’assunzione di impegni a concorrenza di accertamenti di entrata e si segnala la destinazione ad investimenti di 4.609.000 euro di risorse dell’avanzo di amministrazione, vincolato, destinato e libero. Per quanto riguarda la situazione di cassa, si registra un saldo attivo di oltre 41 milioni.

«Nel 2022 – ha dichiarato il sindaco Michele de Pascale – fra il bilancio di previsione e l’assestamento il Comune di Ravenna sta mettendo in campo risorse ingenti, riorganizzazioni e tutto quanto possibile per continuare a garantire servizi adeguati senza andare a toccare la pressione fiscale o dover operare tagli ai servizi, ma l’aumento generalizzato dei costi, in particolare di quelli dell’energia, sta mettendo tutti i comuni italiani in una difficoltà inaudita e, se in previsione futura non ci sarà un cambio di rotta da parte del governo in termini di finanziamenti agli enti locali, diventerà praticamente impossibile mantenere l’attuale qualità dei servizi».

Approvati i bilanci delle partecipate. L’opposizione: «Risultati mediocri»

Intanto il consiglio comunale di Ravenna ha approvato i bilanci d’esercizio 2021 di Acqua Ingegneria srl, Ravenna Entrate spa, Ravenna Holding spa, Ravenna Farmacie srl, Romagna Acque Società delle Fonti spa con 19 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 10 voti contrari (gruppi di opposizione). Gli atti sono stati illustrati dall’assessore competente Giacomo Costantini, che ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti dalle società in house. Nel dettaglio Ravenna Holding ha chiuso l’esercizio 2021 con un utile pari a 13.294.373 euro; per Ravenna Entrate l’utile prodotto è stato di 230.954 euro, in linea con quello del 2020; il bilancio consuntivo dell’anno 2021 si è chiuso per Ravenna Farmacie con un risultato di 638.084 euro; il risultato netto di Romagna Acque è di 7.781.000 euro, Acqua Ingegneria, nata ai primi del 2021, al 31 dicembre 2021 ha prodotto un risultato positivo di 9.645 euro.
Tra gli interventi dell’opposizione quello di Alvaro Ancisi ha in particolare sottolineato come percentualmente si tratti in realtà di risultati assai modesti rispetto alla capitalizzazione delle aziende, e di come il numero di partecipate del Comune resti sproporziona- tamente alto e giustificato solo «per distribuire un centinaio di poltrone retribuite tra i partiti e i movimenti che sostengono il sindaco».

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