La Curti Spa – azienda metalmeccanica di Castel Bolognese in questi mesi spesso nel mirino dei pacifisti per il suo coinvolgimento nell’industria bellica – ha assegnato le borse di studio destinate ai figli di collaboratori e dipendenti, premiando i migliori studenti. Si tratta di un’iniziativa giunta alla dodicesima edizione e che ha visto l’azienda distribuire premi per oltre 70mila euro nel corso degli anni.
L’assegnazioneè parte integrante del contratto di lavoro e il premio complessivo viene stabilito annualmente in base al premio di risultato aziendale. Le borse di studio sono suddivise in tre fasce: il 20 percento del fondo è destinato agli studenti con una media scolastica pari o superiore a 9/10 (90/100 per la maturità); il 50 percento premia i diplomati del quinto anno che proseguono gli studi universitari con un voto non inferiore ai 90/100; il restante 30 percento è riservato ai laureati con punteggi superiori ai 100/110 per percorsi tecnico/scientifici, 110/110 per altri indirizzi.
La gestione delle borse di studio è affidata a una commissione composta dalla direzione aziendale, dal consiglio di amministrazione e da due rappresentanti sindacali.
Quest’anno gli studenti che hanno ricevuto il riconoscimento sono stati otto: Tommaso Frontali, Elia Meci, Chiara Martelli, Fatima Krekic, Leonardo Preti, Gabriele Bentivoglio, Martina Cavallari e Caterina Cantelli.