Lafert conferma la chiusura di Fusignano e prevede fatturati in aumento per tre anni

L’azienda veneta di produzione motori elettrici, controllata dal colosso giapponese Sumitomo, ha presentato il piano industriale 2025-2028 e si dice disponibile a fornire supporto ai 60 dipendenti ravennati nella ricerca di collocamento

Lafert Assemblealavoratori21gennaioL’azienda Lafert di San Donà di Piave (Venezia), che progetta e produce motori elettrici, conferma la volontà di chiudere lo stabilimento di Fusignano dove lavorano circa 60 persone e presenta un piano industriale che prevede una crescita di fatturato del 4,5 percento nel 2026, dell’8,3 percento nel 2027 e del 14 percento nel 2028.

Per quanto riguarda la filiale in provincia di Ravenna, l’azienda che parte del colosso giapponese Sumitomo si dice disponibile «a esplorare progetti di reindustrializzazione del sito da parte di soggetti interessati a realizzare una nuova attività produttiva e fornire supporto ai dipendenti nella ricerca di opportunità di collocamento».

La posizione è emersa stamani, 6 febbraio, a Marghera in un incontro con i rappresentanti sindacali del Veneto e dell’Emilia-Romagna per illustrare le direttrici del piano industriale 2025-2028.

«Il contenimento dei costi portato avanti a Noventa e San Donà, insieme alla decisione di chiudere lo stabilimento di Fusignano, sono parte di una strategia di ampio respiro – commenta l’ingegnere Cesare Savini, amministratore delegato di Lafert –. Al percorso di razionalizzazione è affiancato in parallelo quello di rilancio di un’azienda che da sempre è sinonimo di eccellenza e sartorialità nel mercato dei motori elettrici, con una storia di sessant’anni alle spalle. Finora il 60% del nostro fatturato viene realizzato nel mercato tedesco e italiano, i nuovi scenari geopolitici e macroeconomici ci spingono a sviluppare nuovi progetti con i nostri clienti storici, a conquistare nuovi clienti ed a guardare a nuovi mercati, in particolare a quelli dove è richiesta una customizzazione elevata dei motori elettrici».

Secondo la strategia delineata con il supporto della società di consulenza Roland Berger, la crescita di fatturato è prevista grazie allo sviluppo tecnologico e a un ulteriore potenziamento del portafoglio prodotti. Parallelamente il piano prevede una strategia espansiva in aree come il Nord America e la crescita in settori industriali come quelli della robotica, dell’air technology, material handling, pompe e ventilazione.

Il fatturato di Lafert nel 2024 è pari a circa 170 milioni di euro. L’azienda opera con sei stabilimenti produttivi e commerciali, di cui quattro in Italia, uno in Slovenia e uno in Cina, e sei filiali commerciali nel mondo, in Europa, Nord America e Asia.

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