martedì
12 Agosto 2025

Un innovativo progetto per la protezione cerebrale negli interventi cardiaci

Il Maria Cecilia Hospital di Cotignola è tra i primi centri in Europa a sperimentare questo metodo clinico

Dott. Castriota Maria Cecilia Hospital 01L’Italia entra a far parte di un importante studio internazionale con la partecipazione di Maria Cecilia Hospital, Ospedale di Alta Specialità accreditato con il SSN, per valutare l’efficacia di un particolare dispositivo per la protezione cerebrale durante gli interventi di sostituzione della valvola aortica tramite metodica endovascolare TAVI.

La struttura di Alta Specialità di Cotignola è tra i 50 centri di studio fino ad ora attivati (ubicati in Nord America, Europa e Australia), tra i primi in Europa e di fatto il primo centro in Italia ad aver già avviato lo studio.

«Secondo studi epidemiologici, durante gli interventi di TAVI si registra una probabilità intorno al 2-3% di incorrere in eventi cerebrali quali ictus ed embolie correlate all’intervento stesso – spiega il dottor Fausto Castriota, principal investigator dello studio e Coordinatore dell’Unità Operativa di Emodinamica e Cardiologia Interventistica presso Maria Cecilia Hospital –. Questo rischio è legato alla tipologia di paziente che si sta trattando, in base ad età e comorbidità. Tuttavia se questo studio ci restituirà dei risultati positivi, in merito all’efficacia del device nel proteggere da episodi ischemici, avremo individuato un alleato per ridurre in modo significativo il rischio di eventi cerebrali infausti periprocedurali (ovvero entro le 72 ore dall’intervento) negli interventi di sostituzione valvolare aortica».

Lo studio, denominato Protected TAVR, è una sperimentazione randomizzata controllata (cioè viene individuato lo stesso numero di pazienti trattati con device o senza, con assegnazione casuale), prospettica (valuta gli esiti seguendo le persone coinvolte a partire dall’inizio dello studio e fino alla sua conclusione), e multicentrica, per valutare l’uso del sistema di protezione cerebrale in soggetti con stenosi valvolare aortica trattati mediante TAVI.

Uno studio randomizzato prevede “l’arruolamento” di pazienti, che sottoscrivono un modulo di consenso informato, per i quali si interverrà in maniera casuale con l’utilizzo o meno del device seguendo un’assegnazione che avrà luogo proprio in occasione della procedura. I pazienti sono successivamente seguiti per 72 ore o fino alla dimissione dall’ospedale, in modo da registrare tutti i parametri oggetto dell’indagine.

I risultati vengono poi analizzati da uno specialista neurologo indipendente con un esame obiettivo per dare una risposta all’endpoint primario, ovvero alla domanda specifica che ci si pone in riferimento ad uno studio. In questo caso, l’analisi dirà se la protezione cerebrale negli interventi di TAVI ha un impatto clinico importante nella riduzione delle complicanze ischemiche cerebrali durante la procedura.

In provincia 144 nuovi casi. I ricoverati in Rianimazione ora sono 8, come a maggio

Aggiornamento quotidiano sulla diffusione del virus Sars-Cov-2 in Emilia-Romagna e nel Ravennate

42 Virus010920 Covid Mascherina Tampone Tamponi 02Nel territorio provinciale di Ravenna oggi, 26 novembre, si sono registrati 144 nuovi casi di coronavirus: si tratta di 61 asintomatici e 83 sintomatici; 141 in isolamento domiciliare e 3 ricoveri. I tamponi eseguiti sono stati 2522. Oggi la Regione non ha comunicato decessi. I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 37094.

Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 451.021casi di positività, 1.353 in più rispetto a ieri, su un totale di 35.877 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,8%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,3 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 286 nuovi casi, seguita da Modena (239) e Rimini (184); poi Ravenna (144), Forlì (120 casi) e Ferrara (119); quindi Cesena (69), il Circondario Imolese (63) e Reggio Emilia (50); infine Parma (42) e Piacenza con 37 casi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 628 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 419.594. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 17.677 (+719). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 17.043 (+721), il 96,4% del totale dei casi attivi.

Si registrano sei decessi: tre in provincia di Bologna (due donne, rispettivamente di 54 e 93 anni, e un uomo di 88), uno nella provincia di Ferrara (una donna di 98 anni); uno nella provincia di Forlì-Cesena (una donna di 77 anni) e uno nel riminese (un uomo di 56 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.750.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 59 (-3 rispetto a ieri), 575 quelli negli altri reparti Covid (+1). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 4 a Parma (+1); 5 a Reggio Emilia (-1 rispetto a ieri); 4 a Modena (-1);16 a Bologna (-2); 5 a Imola (+1); 9 a Ferrara (+1); 8 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (invariato); 2 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Cesena (-3).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 27.402 a Piacenza (+37 rispetto a ieri, di cui 24 sintomatici), 33.901 a Parma (+42, di cui 9 sintomatici), 52. 919 a Reggio Emilia (+50, di cui 45 sintomatici), 74.998 a Modena (+239, di cui 122 sintomatici), 94.180 a Bologna (+286, di cui 175 sintomatici), 14.802 casi a Imola (+63, di cui 46 sintomatici), 27.265 a Ferrara (+119, di cui 48 sintomatici), 37.094 a Ravenna (+144, di cui 83 sintomatici), 20.886 a Forlì (+120, di cui 91 sintomatici), 23.512 a Cesena (+69, di cui 29 sintomatici) e 44.062 a Rimini (+184, di cui 127 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 4 casi, di cui 3 positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare e 1 caso risultato non Covid-19./Ti.Ga.

Capire in tempo la crisi d’impresa: nasce l’Osservatorio sulle procedure concorsuali

Giudici, pm, commercialisti e avvocati allo stesso tavolo per favorire lo scambio di informazioni, contenere gli effetti del crac sull’economia e intercettare condotte criminali. Ogni anno in provincia si aprono un centinaio di procedimenti, per 8 su 10 si tratta di casi già conclamati

IMG 5060Individuare tempestivamente una crisi d’impresa, conoscendo i primi segnali di allarme cui fare attenzione, equivale a guadagnare tempo rispetto alla tagliola della prescrizione per eventuali condotte dei vertici aziendali, ma anche a salvare una fetta di economia che altrimenti verrebbe trascinata nel gorgo di un fallimento, anche quando non ha profili penali. È questo il senso con cui si è costituito in tribunale a Ravenna stamani, 26 novembre, l’Osservatorio sulle procedure concorsuali.

Al termine di un percorso durato quasi due anni, nasce un organo che ora mette attorno allo stesso tavolo i tanti soggetti che hanno voce nel momento critici nella vita di un’azienda. Vale a dire in primis tribunale e procura, ma anche commercialisti e avvocati. Per fare in modo che le informazioni in possesso di una parte siano a disposizione di tutti. Perché siano sempre meno i casi in cui le sentenze di fallimento arrivano quando l’impresa da anni è ormai solo un morto che cammina e la soddisfazione per i creditori è nulla. A quel punto il crac diventa solo un costo per la collettività. A Ravenna ogni anno si aprono in media 100-120 procedure concorsuali, in otto casi su dieci si tratta di situazioni consolidate da tempo con bilanci non presentati da anni.

Sullo sfondo di tutto c’è il contrasto alla criminalità che sempre più spesso utilizza l’infiltrazione nel tessuto economico per avere una copertura lecita di business illegali, a discapito dell’imprenditoria sana.

IMG 5057«L’Osservatorio nasce con più di una finalità – commenta il presidente del tribunale Michele Leoni –. Garantire la massima competenza nel trattamento della materia specialistica, fissare una omogeneità di indirizzo nell’azione e favorire la comunicazione tra procura e tribunale». Leoni sottolinea l’importanza di quest’organo in ottica giudiziaria: «Affamare le imprese e poi rilevarle per cifre irrisorie o lasciarle fallire dopo averle svuotate è tra le modalità principali di azione della criminalità organizzata di stampo mafioso». Ma fiutare i criminali non è facile: «A volte l’imprenditore onesto è convinto di avere a che fare con persone nelle sue stesse condizioni e invece si tratta di insospettabili che agiscono con altri fini, a volte purtroppo in maniera pressoché impossibile da individuare».

Su quest’ultimo tema, un’osservazione arriva dal procuratore Daniele Barberini: «Assistiamo sempre più spesso all’ingresso della criminalità nelle aziende pulite attraverso l’uso di capitali che convincono l’imprenditore in crisi, ma in realtà tutto è fatto solo alla scopo di poter disporre di un braccio operativo con cui recuperare beni o risorse da occultare e senza onorare gli impegni economici». Quando arriva il crac, c’è una lista lunga così di creditori in ginocchio: «Imprese che erano in attesa dei pagamenti perché all’apparenza avevano rapporti con imprese legali già esistenti sul territorio».

IMG 5055La legge attribuisce al pubblico ministero un ruolo fondamentale nelle procedure concorsuali e nei procedimenti civili connessi: «Ha a disposizione degli strumenti che altre figure come il pre-commissario non hanno – sottolinea il sostituto procuratore Lucrezia Ciriello, dal 2012 alla procura di Ravenna e oggi tra i magistrati assegnati alla criminalità economica –. Ad esempio le indagini alla ricerca di capitali occulti. Pensiamo a quanto può essere utile questo aspetto per il lavoro del curatore fallimentare che deve realizzare la massa attiva». Ogni crac significa anche risorse destinate allo Stato che invece vanno perse e quindi non più a disposizione per i servizi della collettività. Per spiegare meglio il concetto Ciriello mette sul tavolo una cifra: a livello nazionale le insinuazioni dell’Erario al passivo di tutte le procedure aperte arrivano a un totale di alcune decine di miliardi di euro. «Vuol dire che c’è una parte di imprenditoria che si finanzia non pagando le tasse».

Urla in piazza: «Stasera ammazzo qualcuno». Arrestato 48enne, ora ai domiciliari

Non basta il 118, è necessario l’intervento dei carabinieri per riportare alla calma un uomo in stato di agitazione. Il gip ha disposto il collocamento in una comunità

Carabinieri ArrestoNel piazzale antistante la stazione ferroviaria del comune di Castel Bolognese urlava che voleva uccidere qualcuno. L’intervento del 118 non è bastato, nella serata di ieri 25 novembre, per ricondurre alla calma un 48enne in stato di agitazione e così è stato necessario il supporto dei carabinieri del Norm di Faenza.

I militari hanno provato ad avvicinarsi e l’uomo ha iniziato a inveire contro l’equipaggio con minacce esplicite: «Stasera finisce male per te, vi ucciderò tutti». A quel punto i militari hanno immobilizzato l’uomo. Il pm di turno ha disposto l’arresto per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, reati per cui il 48enne vanta diversi precedenti. Il Gip ha convalidato l’arresto e collocato l’uomo agli arresti domiciliari in una comunità di Tivoli.

Grandi (Vr): «Perché i lavori sono fermi?». Il Comune: «Tutto procede come previsto»

Interrogazione del consigliere comunale di Viva Ravenna e risposta dell’assessora Del Conte. Il cantiere deve tenere conto delle maree. Strada interrotta fino a marzo

Via Baiona Ravenna«Perché sono fermi i lavori sul ponte 118 di via Baiona?». Lo chiede Nicola Grandi, consigliere comunale di Viva Ravenna (Vr), con una interrogazione al sindaco. Il riferimento è al cantiere per il ripristino tecnologico e risanamento strutturale di due ponti che ha imposto la chiusura al traffico per sei mesi dal 7 ottobre. L’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte assicura che «tutto sta procedendo come programmato e, pur apprezzando l’attenzione della cittadinanza e dei territori, invitiamo a non creare allarmismi e infondate preoccupazioni»

Grandi sosteneva che l’area del cantiere si presentasse transennata ma senza lavoratori all’opera: «Chiedo al sindaco se è a conoscenza della situazione e come intenda intervenire, considerato il sacrificio richiesto a residenti, lavoratori e turisti, obbligati a percorrere molti chilometri aggiuntivi per raggiungere le località dei lidi nord».

I lavori riguardano due ponti: A118 in corrispondenza del canale e A119 sul canale Magni. I lavori hanno avuto inizio alla fine di febbraio (con durata contrattuale di 390 giorni naturali e consecutivi, circa 13 mesi) ma si sono interrotti parzialmente durante l’estate per agevolare la stagione turistica.

L’amministrazione comunale precisa che la struttura di controllo e verifica sull’andamento e corretta esecuzione dei lavori, composta dai tecnici del servizio Strade del Comune, provvede, attraverso l’ufficio di direzione lavori, al continuo monitoraggio sui lavori in svolgimento, dal punto di vista operativo, della sicurezza in fase esecutiva e nel rispetto del contratto.

«Si tratta – commenta l’assessora Del Conte – di un intervento molto importante e molto complesso e certe lavorazioni possono essere effettuate solo a determinate condizioni, tenendo necessariamente conto dell’escursione delle maree. Attualmente l’impresa esecutrice, dopo l’interruzione delle lavorazioni al di sotto del ponte durante il periodo estivo, sta lavorando sul ponte A118 a 5 campate con il sollevamento di una campata per volta in maniera da sostituire gli appoggi per le travi, dopo aver ultimato il ciclo di ripristino sulle strutture del manufatto. Le campate già sollevate sono tre».

I lavori sul ponte A119 (a due campate), iniziati solo ad ottobre con la chiusura al traffico dell’intero tratto, stanno procedendo in contemporanea con quelli sul vicino ponte A118, «ma solo e limitatamente a poche ore al giorno in quanto soggetti all’escursione delle maree che limita fortemente l’accesso al di sotto del ponte in condizioni di sicurezza».

Dopo quasi due anni, anche a Lugo riapre il cinema

Torna operativo il San Rocco, grazie alla parrocchia e a un contributo del Comune

Cinema San RoccoAnche a Lugo torna il cinema. Riaprirà infatti domani, sabato 27 novembre, il San Rocco, in corso Garibaldi 118, l’unica sala rimasta in città, con circa 260 posti a sedere. Era chiusa dall’inizio della pandemia, febbraio 2020.

Le proiezioni sono inizialmente in programma nei weekend (due il sabato e tre alla domenica) e in tutti i giorni festivi e prefestivi, ma sono già previste anche in alcune giornate di mercoledì e venerdì.

Si tratta di un cinema parrocchiale, aperto grazie alla disponibilità appunto del parroco di San Francesco di Paola, oltre a un contributo del Comune.

«Sono molto felice – ha commentato il sindaco Davide Ranalli – che per i lughesi ci sia nuovamente la possibilità di vedere film di qualità nel centro della nostra città».

Lugo non festeggia il capodanno in piazza: «Prudenza per la pandemia»

Allestito comunque un calendario di appuntamenti natalizi

Pavaglione Lugo NataleIl Natale Ritrovato è il titolo che il Comune di Lugo ha dato al cartellone di iniziative natalizie.

Un Natale, quindi, che Lugo ritrova dopo le limitazioni dello scorso anno mentre la pandemia del coronavirus è in un momento delicato e il Governo ha deciso nuove misure.

La regia del Comune e un investimento di circa 50 mila euro hanno permesso la costruzione di un calendario di appuntamenti che prenderà il via il prossimo 8 dicembre e terminerà il 16 gennaio con iniziative che spaziano dal centro alle frazioni.

A caratterizzare il Natale Ritrovato saranno nuovi punti di inserimento delle luminarie che si aggiungeranno a quelli classici che illuminano le vie della città: in corso Mazzini, nella seconda metà di corso Matteotti, nella seconda metà di corso Garibaldi, sul torrione della Rocca, in piazzale Cavour e in piazza Savonarola. In sala Baracca sarà ospitato il Presepe Storico Orientale (accesso con green pass controllato dai volontari).

L’immancabile albero dove i lughesi si potranno come sempre ritrovare sarà in piazza Mazzini e verrà acceso l’8 dicembre, giorno di avvio del calendario di appuntamenti. Ugualmente, importanti monumenti cittadini verranno illuminati nelle sere dell’8 del 24 e del 31 dicembre: Teatro Rossini, Acquedotto monumentale e Palazzo del Consorzio di Bonifica in piazza Savonarola.

In particolare, l’illuminazione dell’Acquedotto, posto davanti al Pronto Soccorso, vuole anche esprimere il ringraziamento di tutta la comunità ai sanitari che sono ancora impegnati nella cura al Covid.

Piazza Mazzini e il Pavaglione saranno il teatro della musica in filodiffusione e ospiteranno la pista di pattinaggio sul ghiaccio, i gestori della pista proporranno anche attività alle scuole prima e dopo le vacanze di Natale.

Le logge del Pavaglione saranno il luogo d’elezione dei Mercatini di Natale che si animeranno il 4, l’11 e il 18 dicembre (per accedere necessario il green pass che verrà controllato a campione).

La Fiera di Natale si svolgerà nelle domeniche del 5, 12 e 19 dicembre.

Non mancherà la festa della Befana con due appuntamenti, uno nella biblioteca Trisi (l’unico per cui sarà necessario prenotare) e uno il 6 gennaio in piazza Mazzini e al Pavaglione con distribuzione di dolci e cioccolata per bimbi e ragazzi.

Come l’anno scorso, anche in questo 2021 non si terranno il concerto in piazza e i fuochi d’artificio per salutare l’anno che ne se va: «una decisione improntata alla prudenza per l’attuale fase della pandemia», scrivono dal Comune.

Infine la scelta green e solidale per i 142 alberi di Natale donati dal Comune ai commercianti che possono decidere di tenerli o di portarli il 13 gennaio 2022 nel loggiato del Pavaglione. I cittadini che lo vorranno potranno acquistare gli alberi con una donazione il cui ricavato sarà destinato alla sezione Enpa di Lugo.

Stoccaggio Co2, l’Europa snobba il progetto di Ravenna. Eni: «Colpa delle norme»

Gli ambientalisti festeggiano «la bocciatura». Il Cane a Sei Zampe spera nei finanziamenti statali

Il progetto di cattura e stoccaggio di Co2 a Ravenna proposto dall’Eni non riceverà il sostegno economico del Fondo europeo per l’innovazione.

Una «bocciatura» al progetto, secondo gli ambientalisti, che esultano. Mentre il Cane a Sei Zampe dà la colpa al quadro normativo italiano.

«Dal punto di vista dell’innovazione tecnologica e dell’efficacia della decarbonizzazione, il punteggio è stato massimo – spiega Eni sulle pagine del Carlino Ravenna -. Nell’ambito dell’analisi del modello di business, invece, è emerso un punteggio più basso dovuto alla dipendenza del progetto dal quadro regolatorio esistente». L’Europa, infatti, secondo Eni, finanzierà altri progetti di cattura della Co2.

Nel frattempo, Eni è in attesa della Legge di Bilancio, che potrebbe prevedere un finanziamento statale per il progetto ravennate, che prevede un investimento complessivo di oltre 2 miliardi di euro.

Ravenna, il Comune premia con 4mila euro cinque donne imprenditrici

 

Chiara Parollo
Chiara Parollo di Les Bompart Produzioni

Sono state ricevute in municipio a Ravenna le vincitrici del premio “Impresa, Lavoro, Donna”, indetto dall’assessorato alle Politiche e cultura di genere del Comune, dedicato in questa seconda edizione a Rita Levi Montalcini, Nobel per la medicina nel 1986.

«Il premio Impresa, lavoro donna – ha dichiarato Federica Moschini, assessora al Lavoro e alle politiche e cultura di genere – vuole gratificare e incoraggiare quelle donne che si sono impegnate e distinte nell’ambito imprenditoriale locale; è bello vedere la passione e la fiducia delle nostre imprenditrici, anche giovanissime, così come la varietà dei settori interessati. Rappresentano la nostra speranza e il nostro futuro e noi siamo felici di poter contribuire in qualche modo alla valorizzazione del loro lavoro».

Coqueiro
Benilde Armindo Gerente di O Coqueiro

Ad aggiudicarsi il titolo nella prima sezione “Imprenditrici” sono stati: Les Bompart produzioni di Maria Chiara Parollo e O Coqueiro di Benilde Armindo Gerente; nella seconda sezione “Imprenditrice under 35”: Service & Work – società cooperativa sociale e Bacche del Benessere Romagna di Jessica Francisconi – Coldiretti Ravenna; nella terza sezione “Buone prassi, conciliazione e politiche aziendali”: Terzo millennio Attesa e accoglienza – cooperativa sociale.

Le cinque vincitrici (che riceveranno un premio di 4mila euro ciascuno) sono stati scelti su un totale di 9 partecipanti.

I premi sono stati assegnati da una commissione nominata dalla giunta comunale, nell’ambito delle personalità del mondo del lavoro e dei servizi, dell’associazionismo e di rappresentanza delle istituzioni locali, composta da: Daniela Poggiali, dirigente dell’unità organizzativa Partecipazione, volontariato e politiche di genere del Comune Ravenna, Carmelina Angela Fierro, consigliera di parità della Provincia di Ravenna, Danilo Zoli, in rappresentanza della Camera di Commercio di Ravenna; Francesca Soavi, rappresentante della Università di Bologna, Campus di Ravenna; Maya Romagnoli, rappresentante del Comitato di Coordinamento della Casa delle Donne di Ravenna.

Lutto cittadino ad Alfonsine per i funerali di Marialuisa Sibilio

Si tratta della 20enne morta in un incidente ad Argenta la scorsa settimana

Marialuisa Sibilio
Marialuisa Sibilio

È stato proclamato il lutto cittadino ad Alfonsine in occasione dei funerali di Marialuisa Sibilio, la ventenne morta la settimana scorsa in un incidente stradale ad Argenta, in programma domani mattina (sabato 27 novembre) con partenza dalle 9.30 dalla camera mortuaria.

Le esequie – come scrivono i quotidiani oggi in edicola – sono in programma alla chiesa arcipretale di Santa Maria, a cui seguirà la tumulazione al cimitero di Alfonsine.

Nello stesso giorno si terranno ad Argenta anche i funerali dell’amica Paolo Carrozza, morta anche lei nell’incidente, mentre la terza ragazza in auto, Elisa Di Bona, è ancora ricoverata in prognosi riservata.

Una ravennate al talent show sui pasticcieri condotto dallo chef Giorgio Locatelli

Si tratta della 31enne Federica Selleghini. Il programma va in onda il sabato su Tv8

Selleghini 1Dopo tre provini svolti nell’arco di vari mesi, la 31enne ravennate Federica Selleghini è stata scelta fra i dieci pasticcieri italiani – unica dell’Emilia-Romagna che stanno prendendo parte a “Maître Chocolatier, talenti in sfida”, il primo talent show italiano per maestri cioccolatieri, promosso dalla Lindt Italia e in onda il sabato sera alle 19.15 in esclusiva su Tv8.

Si tratta di un reality in cinque puntate, condotto dallo chef stellato e giudice di Masterchef Italia, Giorgio Locatelli. Al suo fianco, il maître chocolatier Lindt Nico Tomaselli e la pasticciera Melissa Forti insieme a un ospite d’eccezione a sorpresa in ogni puntata, proveniente dal mondo dello spettacolo.

Dopo la prima puntata, andata in onda sabato scorso, la ravennate è rimasta in gara: sarà dunque fra i protagonisti anche della seconda, in onda proprio nel tardo pomeriggio di domani.

Selleghini è la titolare del forno pasticceria “Sweet Flavors” di via Bassano del Grappa 25, a Ravenna, inaugurato un anno fa.

Tutti sulla ciclabile del mare per piantare oltre cento arbusti

Appuntamento sabato 27 novembre dalle 14, tra Ravenna e Punta Marina

Ciclabile MareSabato 27 novembre appuntamento lungo la ciclabile del mare (da Ravenna a Punta Marina) per la piantumazione di oltre cento arbusti.

Un modo per completare il lavoro iniziato cinque anni fa in particolare da Legambiente con l’obiettivo di coprire tutto il tragitto di alberi e arbusti, al fine di mitigare l’inquinamento prodotto dalle auto, creando una sorta di barriera verde.

«A oggi manca il tratto tra il ponte della Classicana e la fontanella, che verrà interessato dall’operazione di sabato 27 novembre – si legge in una nota della stessa Legambiente -.  Lungo queste ultime centinaia di metri verranno messi a dimora 100 arbusti ottenuti con la collaborazione di Federcasse (e dei Comitati Giovani Soci delle BCC del territorio) che parteciperà all’attività all’interno del progetto Life Terra di Legambiente che mira a piantare 500 milioni di alberi in tutta Europa».

L’invito quindi è di prendere parte all’iniziativa portando con sé guanti e vanghe per contribuire alla messa a dimora di queste piante.

Partecipano all’evento: Legambiente Ravenna, Ortisti di Strada, Comitato Giovani Soci LA BCC e CCRomagnolo, Gruppi Volontari Emergency Ravenna, Fridays for Future Ravenna, Croce Rossa Italiana Comitato di Ravenna, Associazione Naturista Ravennate, Dormitorio Re di Girgenti, Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo e Circolo Ippico “La Pialassa”.

Altri 50 arbusti verranno piantati dai volontari del Fiab in occasione delle giornata nazionale degli alberi.

L’appuntamento è dalle 14 in avanti.

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