sabato
16 Agosto 2025

Attore ravennate fra i protagonisti del film in corso d’opera “Acqua alle corde”

Per Cristiano Caldironi del Circolo degli Attori una parte a fianco di Elio, Vito, Iacchetti, Covatta e Natasha Stefanenko, sul set cinematografico del regista Paolo Consorti dedicato alla vita di Papa Sisto V

Cristiano Caldironi con Natasha Stefanenko
Cristiano Caldironi con l’attrice Natasha Stefanenko

L’attore ravennate Cristiano Calderoni è fra i protagonisti di un film di caratura nazionale. Si tratta di Acqua alle corde, incentrata sulla vita di Papa Sisto V – o meglio sulla messa in scena di un’opera sul celebre pontefice rinascimentale – del regista Paolo Consorti, di cui sono in corso le riprese nelle Marche. Questo papa (1585 – 1590), di origine marchigiana e dell’ordine dei conventuali francescani è noto storicamente per una serie di notevoli trasformazioni architettoniche e urbanistiche di Roma – progettate dall’architetto Domenico Fontana – fra cui la prima edificazione dell’attuale Palazzo del Quirinale. E anche per la liberazione degli ebrei dalle costrizioni e restrizioni legiferate dai suoi predecessori in Vaticano.

Tra i protagonisti del film anche Elio, Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, Vito, Stefano Nosei e Natasha Stefanenko.
Finite le riprese Caldironi tornerà poi a Ravenna dal 20 ottobre, per proseguire il proprio lavoro come docente al Circolo degli Attori, da lui fondato con Deda Fiorini.

Covid, altri 53 nuovi casi in un giorno in provincia di Ravenna

 

Sono 53 (su quasi 1.500 tamponi) i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in 24 ore in provincia di Ravenna, ancora tra le più colpite in regione. Un nuovo ricovero, mentre in terapia intensiva restano 4 le persone con il Covid ricoverate in provincia. Nessun nuovo decesso.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 16 OTTOBRE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 427.626 casi di positività, 240 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.351 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,8%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 522 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 399.355. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 14.741 (-284). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.415 (-265), il 97,8% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano due decessi: uno in provincia di Parma (una donna di 89 anni) e uno nel Cesenate (un uomo di 88 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.530.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 33 (-2 rispetto a ieri), 293 quelli negli altri reparti Covid (-17).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 2 a Parma (invariato); 3 a Modena (-1); 12 a Bologna (-1); 3 a Imola (+1); 1 a Ferrara (invariato); 4 a Ravenna (invariato); 2 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (-1); 1 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Reggio Emilia (come ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.422 a Piacenza (+6 rispetto a ieri, tutti sintomatici), 32.798 a Parma (+21 di cui 10 sintomatici), 51.339 a Reggio Emilia (+24, di cui 22 sintomatici), 72.190 a Modena (+21, di cui 17 sintomatici), 89.654 a Bologna (+67, di cui 51 sintomatici), 13.574 casi a Imola (+2, entrambi sintomatici), 25.759 a Ferrara (+9, di cui 6 sintomatici ), 34.134 a Ravenna (+53, di cui 30 sintomatici), 18.776 a Forlì (+12, di cui 10 sintomatici), 21.519 a Cesena (+8, di cui 5 sintomatici) e 41.461 a Rimini (+17, di cui 5 sintomatici).

Covid, varianti, vaccini e fake news: rispondono le dottoresse – VIDEO

Le “pillole” della Regione, che vuole così rilanciare la campagna vaccinale

Vaccinazione AnticovidQuali sono le caratteristiche del Covid-19? Cosa sono le varianti? Come funzionano i vaccini? Sono sicuri? Esistono terapie specifiche contro il Covid?

Sono alcune delle domande a cui la Regione Emilia-Romagna ha deciso di dare nuovamente risposta, per vincere paure e fake news, attraverso una serie di video pillole realizzate dall’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta regionale, in collaborazione con l’Azienda sanitaria della Romagna – sede di Ravenna.

Il filo conduttore che le lega è la semplicità nell’esporre gli argomenti, sulla base dei dati scientifici. “Non esitare, vaccinati. Domande e risposte sui vaccini anti-Covid” è il titolo della serie.

A rispondere sono le dottoresse Giulia Silvestrini e Viviana Santoro, medici del Dipartimento di Sanità Pubblica – Unità operativa Igiene e Sanità Pubblica, Ravenna – Ausl Romagna, che in modo sintetico e chiaro rispondono ai quesiti.

I filmati usano un linguaggio non tecnico, alla portata di tutti coloro che desiderino essere informati pur non disponendo di competenze specifiche.

I 6 filmati, che pubblichiamo qui di seguito, affrontano nello specifico questi temi:

Il nuovo Coronavirus – Quali sono le caratteristiche del virus e cosa intendiamo per varianti? Esistono terapie specifiche per il Covid?

I vaccini anti Covid – Come funzionano? I vaccini possono modificare il Dna o sovraccaricare il sistema immunitario?

Caratteristiche dei vaccini – I vaccini sono sicuri? Sono efficaci? Durano nel tempo?

Le possibili reazioni avverse ai vaccini – Si possono prevedere le reazioni avverse al vaccino? I vaccini possono causare malattie autoimmuni o il Covid stesso? I vaccini a mRna provocano miocarditi o pericarditi?

Informarsi per vaccinarsi consapevolmente – Ho avuto il Covid, devo vaccinarmi? Quando è controindicata la vaccinazione? Può essere utile misurare gli anticorpi prima di vaccinarsi? Conviene vaccinare i giovani?

Tra dubbi leciti e fake news – Posso risultare positivo al Covid anche dopo la vaccinazione? I vaccini sono efficaci anche contro le varianti? Come si spiega l’aumento dei casi tra i vaccinati? È vero che le varianti del virus si sono sviluppate nei Paesi in cui sono stati sperimentati i vaccini?

Si traveste da podista e ruba nelle auto di quelli veri

L’uomo identificato e denunciato grazie alle telecamere

Podista FurtoL’episodio è avvenuto nei giorni scorsi a Tebano dove era in programma una gara organizzata da un’associazione podistica del faentino. Al termine della competizione un paio di atleti si sono accorti che le loro auto erano state forzate e dall’interno erano stati rubati alcuni oggetti. Il furto è stato denunciato alla polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina e gli agenti del nucleo di polizia giudiziaria hanno avviato le indagini.

Dopo aver ascoltato alcuni testimoni, i sospetti si sono indirizzati verso una Renault di colore bianco che era stata vista girovagare nel piazzale dove si trovavano le auto derubate. Gli agenti, per poter risalire all’autore del furto, hanno passato al setaccio le immagini dei varchi targa, identificando tutte le auto che erano state riprese in orari compatibili con il furto.

Dall’analisi dei dati e risaliti ai proprietari dei mezzi l’attenzione dei vigili si è focalizzata su un 36enne, residente in un campo nomadi fuori regione, già noto alle forze dell’ordine per reati predatori. L’uomo quindi, secondo la ricostruzione fatta, quel giorno, avendo saputo della manifestazione, si era vestito con abiti sportivi e aveva fatto finta di partecipare alla gara salvo poi tornare nel piazzale e svaligiare le auto in sosta.

Trasmessi gli atti in Procura, l’uomo è stato denunciato per furto aggravato.

All’Almagià anteprima di Fèsta con lo spettacolo nato in “residenza creativa”

 

Tu Eri Turbolenta 3rDomani, domenica 17 ottobre, alle 18 all’Almagià di Ravenna, E Production e Ravenna Teatro presentano l’anteprima del programma della decima edizione di Fèsta.

A inaugurare l’edizione 2021 del festival delle arti performative sarà lo spettacolo “Tu eri turbolenta (Quirk of fate)”, della giovane compagnia Tostacarusa, che proprio a Ravenna lo ha messo in prova nel corso di diversi periodi di residenza creativa presso gli spazi Vulcano gestito da Ravenna Teatro e all’Ardis Hall di E Production. Ora giunge a un primo confronto con il pubblico.

La performance, della durata di circa 40 minuti, vede in scena tre attrici, Aura Ghezzi, Martina Tinnirello e Tolja Djoković, che ne firma anche drammaturgia e regia, con la cura di scene e luci di Francesco Cocco.

Il pubblico, seduto intorno ad una stanza-recinto fatta di semplici luci colorate, è invitato a osservare i frammenti di una storia sui passaggi, le perdite e le conquiste nell’avventura che porta dall’infanzia all’età adulta.

Il biglietto di ingresso ha un costo di 3 euro.

Per info e prenotazioni: 333 7605760, 349 7767662 e  https://www.vivaticket.com/it/biglietto/tu-eri-turbolenta-quirk-of-fate/166263

Stime Camera di Commercio: l’export provinciale del 2021 sarà maggiore del 2019

Nel primo semestre di quest’anno l’Ue ha assorbito una quota del 77 percento. Boom di vendite di apparecchi elettrici.

Export (1)Nel primo semestre del 2021 l’export ravennate ha fatto registrare una crescita del 22,6 percento rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (contrassegnato dal primo lockdown): la stima è di chiudere l’anno con un aumento del 2,7 percento rispetto al 2019. I dati arrivano dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio.
L’Europa si conferma il mercato fondamentale con una quota del 77 percento e mette a segno un incremento a due cifre (+26 percento). La Germania, primo partner commerciale, da sola assorbe quasi il 16 percento delle esportazioni provinciali (+41,5%, grazie ai prodotti della metallurgia ed alle apparecchiature elettriche). Seguono la Francia (+34,2%, per la maggior parte prodotti chimici e metallurgici) e la Spagna (+24,8%, prodotti chimici e alimentari).

Nonostante la riduzione delle esportazioni verso il Regno Unito post Brexit (-31,6%), tengono le vendite verso i Paesi europei non Ue (+0,4%). In territorio positivo anche le vendite di prodotti e servizi ravennati in America del Nord (+38%) ed, in particolare, negli Stati Uniti che segnano un +39,5% (il 5,7% dell’export totale provinciale). In espansione anche le esportazioni dirette verso i mercati dell’Asia orientale (+24,1%, Cina fra tutti). Per quanto riguarda i prodotti esportati, spicca il dato degli apparecchi elettrici (+51,2%),
seguiti da agroalimentare (+41%), macchinari e apparecchiature (+25,2%), chimica (+23,5%). In particolare in quest’ultimo comparto ottimi sono i risultati registrati da fertilizzanti e composti (+25,6%).

«Il nuovo mandato e gli strumenti affidati dalla legge alle Camere di commercio italiane –ha spiegato Giorgio Guberti , commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna – ci consentono di intervenire nel sostegno alle esportazioni delle nostre imprese, ma, allo stesso tempo, di lavorare sul contesto interno, innescando così un circolo virtuoso in grado di migliorare la competitività delle imprese ravennati, generando un ulteriore volano per il nostro export».

Green pass, il porto di Ravenna «pienamente operativo». E la neoassessora ringrazia

Annagiulia Randi: «I lavoratori hanno mostrato serietà e di avere a cuore l’economia del territorio»

Annagiulia RandiLa prima giornata di green pass obbligatorio è andata in archivio senza particolari problemi al porto di Ravenna, con qualche fila per i controlli, un paio di camionisti non in regola, qualche tentativo di timida protesta, ma nessun blocco all’operatività dello scalo ravennate.

A esprimere la propria soddisfazione è la neo-nominata assessora al Porto del Comune di Ravenna, Annagiulia Randi.

«Nella giornata di ieri (15 ottobre, ndr) – dichiara in una nota – i lavoratori e le lavoratrici che operano nel porto di Ravenna, recandosi regolarmente al lavoro, hanno mostrato serietà professionale e di avere a cuore l’economia della città e la salute pubblica, evitando alle aziende di sospendere le attività produttive e la prestazione di servizi. È stata garantita la piena operatività del nostro scalo, salvo limitate e trascurabili defezioni, ed è stata assicurata la normale attività dei servizi tecnici nautici senza ricadute per gli armatori, per i terminalisti, per i detentori di merce, per gli utenti tutti. Questo a differenza di ciò che è accaduto in altri porti, Trieste in primis, dove a partire dalle primissime ore di ieri si è vissuta una giornata di caos, con lavoratori “no green pass” che, appostati davanti ad uno dei principali varchi d’ingresso, hanno ridotto l’operatività del porto al 50%. Un ringraziamento agli uomini e alle donne della nostra comunità portuale che ancora una volta si sono dimostrati esempio di serietà, buon senso, responsabilità professionale e civile».

Il segretario Pd contro le piazze anti green pass: «Così si torna ai tempi bui»

Barattoni: «La via d’uscita da tutto quello che abbiamo passato si chiama vaccino»

No Green Pass RavennaIl segretario provinciale del Pd, Alessandro Barattoni, prende posizione sulle manifestazioni di questi giorni contro il green pass obbligatorio che si stanno svolgendo anche a Ravenna. D’altronde il Partito democratico anche nel corso della recente campagna elettorale delle elezioni ravennati (che hanno confermato il Pd di gran lunga primo partito) non ha mai avuto alcun tentennamento su vaccini e certificato verde.

«Grazie alla scienza abbiamo visto che esiste una via d’uscita da tutto quello che abbiamo passato, e per fortuna è disponibile, efficace e gratuita: si chiama vaccino», scrive sui social Barattoni.

«Però questa strada è in discesa solamente se percorsa collettivamente: perché siamo tutti legati fra di noi e la nostra salute e libertà dipendono dalle scelte non solo di noi stessi ma anche degli altri. La stragrande maggioranza degli italiani l’ha intrapresa con serietà e consapevolezza. E a loro va detto un grandissimo grazie».

«Ogni altra presa di posizione invece – è il riferimento alle manifestazioni di questi giorni, con tanto di foto della piazza di Ravenna -, soprattutto se volta ad alimentare tensioni e preoccupazioni, è solamente una strada verso il ritorno ai tremendi periodi che abbiamo vissuto. Tutti. Teniamo botta».

De Pascale: «Eolico in mare e Casa della salute saranno i segni locali del Pnrr»

Parla il Sindaco dopo la conquista del secondo mandato. «Ci aspettano anni difficili per il cantiere al porto, ma è un sacrificio col sorriso»

De Pascale Palazzo MerlatoLe elezioni comunali in cui uno dei candidati sindaco cerca il bis assumono un po’ i contorni del referendum sul primo cittadino uscente. I risultati del 3-4 ottobre a Ravenna dicono che Michele de Pascale ha vinto il suo referendum: elezione al primo turno con un 59,5 perccento che sfiora i tratti del plebiscito, visto che di fronte aveva dieci sfidanti. Dopo l’annuncio della nuova giunta, abbiamo fatto qualche domanda al 36enne inquilino di Palazzo Merlato: ragionamenti a bocce ferme sul voto e sul lavoro che lo aspetta.

Sindaco, la sua coalizione ha preso cinquemila voti in più rispetto al 2016 pur avendo votato ottomila ravennati in meno. Più soddisfatto del risultato personale o più preoccupato dell’affluenza scesa di 6 punti fino al 54 percento?
«Quando l’affluenza cala non è mai una buona notizia, nessuno che abbia il senso delle istituzioni può gioire nemmeno se sono gli elettori degli altri a stare a casa perché si ha sempre l’ambizione di convincerli. L’astensione ha colpito non solo il centrodestra ma anche i Cinque Stelle. Detto questo, a un certo punto è necessario tirare una riga e per un sindaco non c’è nulla di più gratificante che vedere incrementare i propri voti assoluti».

La lista De Pascale Sindaco era una novità della coalizione, sulla scia dell’esperienza di Bonaccini alle Regionali 2020. I voti raccolti portano in consiglio comunale Daniele Perini e Davide Buonocore (ex Idv), non certo delle novità per la politica locale. È quello che si aspettava?
«La lista aveva il compito di parlare a un mondo che non si riconosce nei partiti ed è risultata la seconda forza di coalizione con il 5,9 percento che ci gratifica molto. Per quanto riguarda le preferenze sono stati favoriti quelli con più esperienza e credo che si debba avere grande rispetto verso chi riscuote tanta fiducia. Inoltre credo che il voto a Buonocore possa essere letto come un attestato per il nostro operato nel mondo della chimica dove lui lavora».

Ravenna in Campo si identificava in maniera consistente nel nome di Roberto Fagnani, assessore a Lavori pubblici e Sport della sua prima giunta. L’1,96 percento della lista è da leggere anche come una critica alle sue politiche in quei settori?
«Se fosse così vorrebbe dire che in altri campi siamo stati perfetti e non lo siamo stati. Credo che Ravenna in Campo abbia pagato il dato politico nazionale attorno a Italia Viva, il radicamento locale del Pri nell’area più moderata e il buon risultato della mia lista. Forse un’ag­gregazione unica dei moderati avrebbe dato risultati migliori».

La novità principale della nuova giunta è Annagiulia Randi, totale esordiente in politica. Come nasce la scelta?
«È una manager del porto e ci siamo conosciuti in quel contesto. Si è fatta avanti quando ho iniziato a lavorare a una mia lista che proponesse figure senza appartenenza politica e con le sue competenze e il suo curriculum mi è sembrata una persona giusta per la candidatura. Alla luce del risultato uscito dalle elezioni ho ritenuto fosse giusto dare un riconoscimento ai tanti elettori che hanno votato il mio nome senza appartenenza di partito. Ho deciso di fare un investimento su di lei».

Il vicesindaco è ancora del Pri ma i repubblicani sono la quarta forza della coalizione. Come l’ha presa Coraggiosa che ha raccolto più voti?
«Il Pri e Coraggiosa equilibrano la coalizione al centro e a sinistra. Entrambe sono uscite raf­forzate dalle urne e all’assessore Baroncini sono andate deleghe importanti. Sono con­vinto che la valorizzazione dell’identità e della cultura repubblicana sia un elemento stra­tegico per il centrosinistra a Ravenna: il Pri di fatto non esiste da altre parti d’Italia e tiene saldamente nella coalizione un elettorato laico e liberale che penso rappresenti un valore per la città».

A proposito dell’assessore Baroncini, come va letta la delega alla Transizione ecologica a un esponente di una forza non proprio entusiasta per il progetto di cattura e stoccaggio CO2?
«Baroncini rappresenta quella parte di città che spinge e sprona per fare presto verso le rinnovabili ma con pragmatismo e senza spinte ideologiche. Abbiamo firmato insieme un programma elettorale che non si oppone pregiudizialmente alla Ccs ma nemmeno la identifica come la frontiera della nostra industria energetica. Sta all’interno di un mix di interventi che comprendono anche il parco eolico al largo in mare».

Sommare la delega allo Sport alle tante importanti che già sono nelle mani dell’assessore Costantini, rischia che possa venire trascurata?
«In una riflessione fatta anche con il segretario del Pd Alessandro Barattoni abbiamo convenuto che gli elettori fossero d’accordo con noi nel valutare positivamente il lavoro fatto da Costantini e Del Conte. E sui due c’è un investimento importante del sindaco e del partito. Vogliamo poi puntare sull’attrattività turistica dello sport».

Ora va definito lo staff del suo gabinetto…
«Serve un mesetto per ragioni burocratiche ma le figure principali saranno confermate».

Nomina De Pascale Bis
De Pascale con la nomina ufficiale per il suo secondo mandato di sIndaco di Ravenna

Il primo provvedimento annunciato è l’adozione del piano urbanistico che era già pronto prima del voto. Poi cosa c’è in agenda?
«Nei prossimi sei mesi verranno destinate tutte le risorse del Pnrr, sarà un periodo cruciale e siamo pronti perché abbiamo lavorato molto per esserlo».

Ci sono interventi che più di altri si possono considerare la ricaduta tangibile del Pnrr sul territorio?
«Ne cito due: il progetto Agnes del valore di un miliardo di euro per un parco eolico offshore e la Casa della salute in darsena. Il primo non è importante solo per la produzione di energia pulita ma soprattutto perché può mettere Ravenna in una condizione di vantaggio su questo tema: se da noi, prima che altrove, nascerà una filiera di imprese per la costruzione di parchi eolici in mare vorrà dire avere la possibilità di essere i referenti per i futuri interventi del genere in tutto il Mediterraneo. Il secondo invece risponde ai bisogni di un quartiere con difficoltà sociali e Lido Adriano ci insegna che i cittadini apprezzano la disponibilità di servizi: cinque anni fa in quel lido mi avrebbero tirato i pomodori e ora è uscito un voto a nostro favore: in 5 anni abbiamo fatto una scuola e la Casa della salute».

L’appalto per approfondire i fondali del porto è stato assegnato. I prossimi cinque anni saranno una passeggiata?
«Ora ci aspetta invece un periodo difficilissimo: aver sbloccato i lavori è anche una delle ragioni del risultato elettorale ma abbiamo di fronte 5-6 anni di gestione di un cantiere di dimensioni inimmaginabili. È un sacrificio che affrontiamo con il sorriso perché abbiamo una prospettiva strategica per la città che non era immaginabile. Quando Donati ha detto “di hub portuale si può anche morire” non so cosa intendesse. Di sicuro non è stato capito al porto».

Facciamo il punto sui progetti rimasti a metà del guado prima del voto. Partiamo dal nuovo palazzetto dello sport da 15 milioni di euro…
«Abbiamo vissuto una vicenda paradossale: ci ha fatto causa l’azienda che aveva ricevuto una interdittiva antimafia. Ora il cantiere è ripartito dopo l’ennesima nostra vittoria in tribunale. Possiamo pensare che sia pronto per la stagione sportiva 2022-23».

La piscina comunale?
«Deve uscire il bando di gara».

Stradelli retrodunali al mare?
«Il 4 ottobre c’è stata la consegna del cantiere alla ditta. Dovranno iniziare i lavori che si interromperanno per la stagione estiva 2022 e riprenderanno dopo. La prossima estate negli stradelli già verrà tolta una parte dei parcheggi e si cominceranno a vedere gli effetti della riqualificazione. Quanto, dipende dal meteo invernale».

E cosa farete per l’ippodromo?
«In quello spazio ci sono più esigenze che vorremmo far convivere. Principalmente il calcio e la bicicletta. Io ci aggiungo lo skate. E ci troviamo a ridosso di un avviato circolo tennis e del Pala Costa. Si può immaginare una cittadella dello sport. Faremo uno studio complessivo per migliorare le infrastrutture. Il Ravenna Fc vorrebbe un campo in sintetico? Richiesta legittima ma dovremo valutare se il costo in quel sito è al pari o più costoso di altri punti della città e ci aspettiamo che una società di vertice faccia la sua parte accanto al Comune, che è disponibile».

«Tre lupi ci seguono». Paura nel bosco, arriva il soccorso alpino

Una coppia di escursionisti di Bagnacavallo presa dal panico nelle Foreste Casentinesi

Soccorso AlpinoInseguiti da tre lupi, hanno chiamato il 118. È successo in una faggeta nei pressi della riserva di Sasso Fratino, nel parco delle Foreste Casentinesi. Protagonisti della disavventura un 39enne e una 37enne di Bagnacavallo, nel pomeriggio di ieri, 15 ottobre.

A riportare la notizia è sui social il Soccorso Alpino dell’Emilia-Romagna.

In prossimità del Bivacco Ballatoio, la donna ha riferito di aver visto tre lupi che la seguivano da lontano. Presa dal panico ha iniziato a urlare. L’amico che l’accompagnava ha provato ripetutamente a calmarla, ma non c’è stato nulla da fare e si è visto costretto a chiamare il 118 per chiedere aiuto. Sul posto viene inviata la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico della stazione Monte Falco, che quando arriva in zona però non trova nessuno. Dopo almeno un’ora di ricerche, l’operatore del 118 ha chiamato l’albergo dove i due erano alloggiati, scoprendo che si trovavano già presso la struttura ricettiva.

La donna era ancora molto provata dalla paura e al compagno di avventura non è venuto in mente di chiamare i soccorsi per informare che l’emergenza era finita.

Banda dei supermercati, tre in carcere. A loro carico 13 colpi nel Ravennate

Complessivamente, forzando le cassette di sicurezza, erano riusciti a rubare circa 100mila euro

Banda SupermercatiLa polizia è riuscita a incastrare cinque persone, ritenute responsabili di oltre venti furti in supermercati delle province di Ravenna, Forlì, Rovigo, Padova e Treviso. In particolare, nel Ravennate devono rispondere dei colpi nei Conad di San Pietro in Vincoli, Russi e San Zaccaria, rispettivamente il 16, 17 e 18 ottobre 2020; al Conad di via Newton  e a quello La Fontana, a Ravenna, il 31 ottobre e il 7 novembre di un anno fa; alla Coop di Savarna il 23 novembre (e poi anche il 7 dicembre), a quella di Cervia per ben tre giorni di fila, dal 27 al 29 novembre; di nuovo al Conad di San Pietro in Vincoli il 1° dicembre, quello di Bagnacavallo il 4, di Brisighella il 10 e di Riolo Terme l’11 dicembre; in ultimo il Conad alla Filanda di Faenza il 12 dicembre scorso.

La tecnica utilizzata era quella della forzatura delle cassette di sicurezza contenenti il “fondo cassa”, provocando ingenti danni strutturali e che ha permesso di realizzare complessivamente un bottino di circa 100mila euro.

La banda ha imperversato sul territorio del nord Italia per circa tre mesi, fino a quando la Squadra Mobile della Questura di Ravenna è riuscita a individuare i vari veicoli utilizzati dalla banda.

L’8 gennaio scorso, nel corso dell’ennesimo raid perpetrato nella provincia di Treviso, tre appartenenti alla banda sono stati arrestati in flagranza per quell’episodio, con il conseguente recupero dell’intero bottino di oltre 4.000 euro, degli attrezzi da scasso, degli indumenti utilizzati per il travisamento, che sono risultati particolarmente utili al prosieguo delle investigazioni, e dei loro telefoni cellulari.

I preziosi elementi probatori raccolti hanno consentito alla polizia di effettuare un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ravenna,  riuscendo a ricondurre alla cosiddetta “banda dei Kosovari” l’esecuzione di oltre 20 furti a supermercati Conad e Coop.

La polizia di Stato ha eseguito quindi cinque ordinanze di custodia cautelare; tre in carcere e due con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il concerto di Muti per Dante ai giardini pubblici va in onda su Rai Cultura

Domenica alle 18.30. Poi sarà disponibile anche sul servizio Play

Muti ConcertoIl concerto che Riccardo Muti ha diretto a Ravenna lo scorso 12 settembre, a coronamento dell’anno di celebrazioni per il VII centenario della morte di Dante, sarà trasmesso da Rai Cultura domenica 17 ottobre, alle 18.30, su Rai 5.

Per l’appuntamento – promosso dal Comune di Ravenna in collaborazione con Ravenna Festival e con il sostegno del Comitato nazionale per le celebrazioni – Muti ha diretto l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, a cui si sono uniti musicisti dell’Orchestra del Maggio, e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino nei Giardini Pubblici della città, al cospetto dell’elegante Loggetta Lombardesca.

Il programma musicale include la prima italiana di Purgatorio di Tigran Mansurian, con il baritono armeno Gurgen Baveyan e Giovanni Sollima al violoncello.  Per Purgatorio – una commissione di Ravenna Festival al compositore armeno, parte della dedica a Dante che ha caratterizzato la XXXII edizione della manifestazione – Mansurian ha accostato due luoghi poetici ben conosciuti del Purgatorio: l’incipit del canto I, «Per correr miglior acque alza le vele», e la preghiera del Padre nostro con la quale si apre il canto XI, forte di quella sua scrittura delicatissima e cristallina spesso ispirata dalla musica sacra.

Il concerto si è aperto con le Laudi alla Vergine Maria di Giuseppe Verdi, ispirate alle prime sette terzine dell’ultimo canto del Paradiso, la preghiera che Dante fa rivolgere alla Vergine da San Bernardo di Chiaravalle, e si è concluso con una delle più celebri pagine di ispirazione dantesca. La Dante-Symphonie, che Liszt decise di terminare – dopo aver esplorato Inferno e Purgatorio – con un Magnificat, ha guidato lo sguardo del pubblico sul Paradiso, così chiudendo il cerchio del programma musicale.

Il concerto sarà disponibile anche su Rai Play.

 

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