sabato
16 Agosto 2025

Confiscati 41mila euro a due imprenditori per ripagare il profitto dell’evasione

Moglie e marito titolari di una ditta di autotrasporto hanno patteggiato dieci mesi (pensa sospesa) per aver usato fatture false per finte riparazioni di un camion per ridurre le imposte

Porto GdFLa guardia di finanza ha confiscato liquidità finanziarie e immobili per un valore complessivo di 41mila euro a due coniugi titolari di una ditta di Bagnacavallo nel settore del trasporto merci su strada che avevano annotato in contabilità i costi relativi a fatture false per abbattere le imposte da pagare per gli anni 2013, 2014 e 2106. Sono stati confiscati i saldi attivi dei conti correnti e un appartamento, a ristoro del danno subìto dalla collettività. Il provvedimento di confisca è arrivato dopo un patteggiamento a dieci mesi (pena sospesa) per evasione fiscale.

Il controllo fiscale si era svolto nel 2019: i militari della compagnia di Faenza avevano constatato la contabilizzazione da parte dell’impresa ispezionata di costi certificati da fatture per operazioni oggettivamente inesistenti relative a fittizie riparazioni dei camion della ditta, per complessivi 92mila euro. Dall’ispezione è scaturita la segnalazione all’Agenzia delle Entrate per il recupero delle somme non versate all’Erario, nonché la denuncia alla procura della Repubblica per dichiarazione fiscale fraudolenta in concorso.

Bus, i sindacati avevano chiesto tamponi gratuiti a Start per evitare assenze

L’azienda ha rifiutato. «E i dipendenti senza green pass lo avevano comunicato già dalla mattina del 13 ottobre»

Autobus 4La colpa non sarebbe solo del green pass, ma sopratutto delle «politiche di riduzione del personale che da alcuni anni Start Romagna ha adottato». Lo sostengono i sindacati, nel giorno in cui, con l’introduzione del certificato verde obbligatorio nel mondo del lavoro, rischia di non essere garantito il servizio di trasporto pubblico in tutta la Romagna.

A Ravenna, come annunciato da Start Romagna, sono 36 (su complessivi 177) i dipendenti senza green pass, che lo avrebbero comunicato all’azienda – dicono i sindacati – già nella mattinata del 13 ottobre.

Raffaele Rossi, della segreteria provinciale Fit Cisl e della Rsa di Start Romagna, sezione di Ravenna, rivela poi che l’azienda ha rifiutato di fornire tamponi gratuiti ai dipendenti senza green pass, come richiesto dai sindacati nella riunione sul tema che si è svolta il 12 ottobre (richiesta dalle organizzazioni sindacali con largo anticipo, il 24 settembre).

Il mini-mercato Stadera presenta il film sulle cooperative di consumo autogestite

Sull’esperienza della Park Slope Food Coop

Stadera MinimercatoSabato 16 ottobre, alle ore 17.30 alla Sala “Nullo Baldini” di Legacoop (ingresso via Villa Glori 13 – Ravenna) la cooperativa Stadera promuove la proiezione del docufilm di Tom Boothe “Food Coop”, che racconta la quasi cinquantennale esperienza della Park Slope Food Coop, pioniera delle cooperative di consumo autogestite a cui si sono ispirate negli anni centinaia di esperienze in tutto il mondo, compresa Stadera stessa, attiva in città dal 2020.

Il docufilm mostra, attraverso le voci dei soci dell’esperienza newyorkese, che sono sia clienti, che gestori che proprietari della cooperativa, come sia possibile impostare un nuovo modello di consumo, più attento alle esigenze delle persone e dell’ambiente, addirittura risparmiando rispetto ai grandi circuiti della Grande Distribuzione.

«La nostra cooperativa è in crescita costante – spiega Enrico De Sanso, presidente di Stadera, che proprio in questi giorni ha attivato un nuovo servizio di acquisto su prenotazione, sul modello dei Gruppi di Acquisto Solidali (GAS) – ma la nostra è un’esperienza del tutto inedita in città ed ancora poco conosciutà in Italia, al contrario di altre realtà estere radicate da anni, come la Park Slope: per questo vogliamo far conoscere il più possibile come funziona, perché davvero a fronte di un piccolo impegno mensile, ne conseguono vantaggi importanti sia sulla qualità della nostra spesa, anche in termini economici, che di sostenibilità ambientale e sociale».

Le proiezione, per la cui partecipazione è consigliata la prenotazione sul sito www.staderacoop.it , sarà preceduta dalla presentazione della cooperativa e della campagna di crowdfunding “Ce ne facciamo Cargo”.

L’ingresso è offerta libera per la copertura dei costi organizzativi (consigliata almeno 5 euro), con accesso consentito ai possessori di Certificazioni Verdi.

Per info: info@staderacoop.it – tel. 392 1136268.

Concerti, riapre il Bronson: sul palco subito due artisti americani

Il club di Madonna dell’Albero parte con Steve Wynn e il progetto Moor Mother

Steve Wynn 01
Steve Wynn

La nuova stagione del Bronson si apre col botto venerdì 15 ottobre, quando sul palco del club di Madonna dell’Albero (Ravenna) arriva Steve Wynn, ex frontman di Dream Syndicate (una delle più influenti formazioni del Paisley underground) e Baseball Project, impegnato in un concerto da solista.

L’artista americano presenta Decade, boxset in uscita il 23 ottobre che raccoglie la sua discografia solista tra il 1995 e il 2005, comprensivo di 166 brani di cui 57 inediti. «Ci siamo persi così tanto – ha commentato Wynn prima di partire per il tour – e stiamo appena iniziando a sporgere la testa da terra e imparare a fare di nuovo cose che potremmo aver dato per scontate prima. Il solo vedere vecchi e nuovi amici faccia a faccia sarà un’esperienza pesante, catartica e in definitiva divertente e celebrativa, ne sono sicuro. Per quanto mi sia piaciuto fare spettacoli virtuali nell’ultimo anno, sarà così bello suonare con persone reali invece che con un iPad…».

E i concerti torneranno al Bronson già il giorno dopo, sabato 16 ottobre, con l’unica data italiana del tour europeo di Moor Mother. Al centro del fermento culturale alternativo mondiale. si tratta di una creazione di Camae Ayewa, artista, attivista, performer proveniente dalla scena underground di Philadelphia. Quello del suo nuovo album Black Encyclopedia of the Air è il suono della nuova controcultura americana, il futuro della nuova black music progressista.

E in apertura R.Y.F. (ovvero, la cantautrice ravennate Francesca Morello), che presenta il nuovo Everything Burns (su Bronson Recordings), prima sua incursione nella musica elettronica.

Il programma di questa prima parte di stagione del Bronson, con le prevendite, a questo link

La bomba ritrovata a Granarolo verrà fatta brillare a Solarolo: pronta l’evacuazione

Le operazioni si svolgeranno domenica, a partire dalle 6. Alla scuola media allestito il centro operativo

Bomba GranaroloDopo le opportune verifiche e adempimenti effettuati da parte degli enti coinvolti, successivamente a una riunione operativa coordinata dalla prefettura di Ravenna, è stato deciso che domenica 17 ottobre si svolgeranno le operazioni per rendere inoffensivo l’ordigno bellico inesploso ritrovato a fine settembre durante l’aratura di un campo tra via Donesiglio e via Quaglia, in località Granarolo Faentino.

Sul posto è stato effettuato un primo sopralluogo da parte di una squadra di artificieri dell’Esercito appartenente all’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti ‘Folgore’ di Legnago, che hanno identificato l’ordigno classificandolo quale bomba d’aereo inesplosa da 500 libbre, circa 226 chilogrammi, risalente alla Seconda guerra mondiale.

Sulla scorta delle indicazioni dei tecnici dell’Esercito, dopo ulteriori sopralluoghi è stato stabilito che la bomba, dopo essere stata privata delle due spolette d’innesco, dovrà essere prelevata e trasportata nel comune di Solarolo in una zona (in via Fabretti) dove verrà fatta brillare in sicurezza.

Per consentire le operazioni di neutralizzazione in sicurezza dell’ordigno verrà fatta evacuare la popolazione residente all’interno di un raggio di circa 850 metri dal punto del rinvenimento e quella che si trova lungo il percorso fino a Solarolo.

Nei locali della scuola media Bendandi, in via via Pritelli 14 a Granarolo Faentino in questi giorni è stato allestito il Com, il Centro operativo misto, presieduto da un funzionario della prefettura e del quale fanno parte i rappresentanti di enti e istituzioni coinvolte a vario titolo nelle operazioni. L’organo domenica 17 sarà il centro decisionale delle operazioni.

Le operazioni di evacuazione inizieranno alle 6. L’area di sicurezza dovrà essere libera entro le 7.30 e rimarrà tale fino al termine che verrà decretato dal Com. Verrà quindi istituito il divieto di ingresso nell’area sulle strade interessate dalle operazioni a partire dalle 7 e la circolazione a mezzi pubblici e privati sarà consentita soltanto in uscita.

Tra le misure da adottare anche l’evacuazione degli animali da reddito eventualmente presenti all’interno delle aree di rischio; in caso contrario, sotto la responsabilità del proprietario, potranno essere posizionati in strutture ritenute sicure, le cui porte e finestre dovranno però essere lasciate aperte e i vetri e finestre assicurati con del nastro adesivo per evitare i rischi di eventuali rotture dovute dallo sviluppo dell’onda d’urto di sovrappressione. Nel raggio di 200 metri dalla zona nella quale verrà neutralizzata la spoletta verrà inoltre sospesa l’erogazione della corrente nelle linee elettriche di alta e bassa tensione e l’erogazione dell’acqua nelle condutture.  La zona verrà costantemente sorvegliata da carabinieri e dagli organi di polizia.

Per eventuali informazioni si può contattare il Settore Lavori Pubblici del Comune di Faenza ai numeri telefonici: 0546.691336 (geometra Jlenia Bendoni) e 0546.691308 (Laura Lanzoni).

Vaccino anti Covid, un open day per le donne in gravidanza o che stanno allattando

Lo promuove l’Ausl al Cmp di Ravenna, sabato dalle 9 alle 13. Non servirà la prenotazione

GravidanzaSabato 16 ottobre al Cmp di Ravenna è in programma un open day rivolto alle donne in gravidanza  o che stanno allattando i loro bambini: dalle 9 alle 13 (alla Pediatria di Comunità) potranno accedere alla vaccinazione senza prenotazione.

Basterà presentarsi con la tessera sanitaria e un documento di identità. La compilazione dei moduli sarà fatta sul posto, subito prima della vaccinazione.

La proposta di vaccino prevede la somministrazione della prima dose di Pfizer, dopo la quale verrà dato l’appuntamento per la seconda dose.

«La vaccinazione in gravidanza – si legge in una nota dell’Ausl Romagna – è fortemente raccomandata, considerati gli effetti dell’infezione da SARS-CoV-2 contratta in gravidanza, le evidenze sulla sicurezza dei vaccini a mRNA nei confronti del feto e della mamma, la maggiore morbosità associata alla variante Delta e il notevole abbassamento dell’età media a cui è contratta l’infezione in Italia».

In assenza di indicazioni particolari «la vaccinazione è pertanto raccomandata dopo la 12esima settimana. Sebbene la vaccinazione possa essere considerata in qualsiasi epoca della gravidanza, ad oggi sono ancora poche le evidenze relative a vaccinazioni eseguite nel primo trimestre. Le donne che desiderino vaccinarsi in questa fase devono valutare rischi e benefici insieme al curante di fiducia».

«Le donne – continua la nota dell’Ausl – a maggior rischio di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2 (es. professioniste sanitarie, caregiver) e/o a maggior rischio di sviluppare una malattia grave da COVID-19 (donne con fattori di rischio come età > 30 anni, obesità, comorbidità come ipertensione o diabete, cittadinanza di Paesi ad alta pressione migratoria) rimangono il target prioritario per la vaccinazione in gravidanza, in cui la vaccinazione anche nel primo trimestre trova indicazione».

Se una donna vaccinata scopre di essere in gravidanza dopo aver già ricevuto il vaccino, non c’è nessuna evidenza a favore dell’interruzione della gravidanza.

Se una donna scopre di essere in gravidanza tra la prima e la seconda dose del vaccino può considerare di ritardare la seconda dose fino al secondo trimestre.

La somministrazione delle vaccinazioni per Pertosse, Influenza e SARS-CoV-2 deve essere distanziata di 15 giorni, senza che una vaccinazione sia interpretata come controindicazione dell’altra.

Vaccinazione in allattamento
Le donne che allattano possono vaccinarsi, senza alcuna necessità di interrompere l’allattamento. La vaccinazione non espone il lattante a rischi e gli permette di assumere, tramite il latte, anticorpi contro SARS-CoV-2.

Covid, la provincia di Ravenna è ancora quella con più contagi in regione

 

Ravenna è ancora la provincia in cui si registrano più casi in regione, 41 su circa 1.700 tamponi (alle 12 di oggi, 14 ottobre), sui nemmeno 200 dell’Emilia-Romagna. Nessun nuovo ricovero, né decessi registrati in provincia, dove restano quattro le persone in terapia intensiva con il virus.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 14 OTTOBRE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 427.188 casi di positività, 196 in più rispetto a ieri, su un totale di 28.159 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,7%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 195 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 398.648. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 15.016 (-2). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.661 (+2 rispetto a ieri), il 97,6% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano tre decessi, tutti nel bolognese: si tratta di tre uomini, rispettivamente di 80, 83 e 89 anni.
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.524.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 36 (-4 rispetto a ieri), 319 quelli negli altri reparti Covid (stabili rispetto a ieri).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 1 a Parma (invariato); 3 a Modena (+1); 15 a Bologna (-1); 2 a Imola (invariato); 2 a Ferrara (-1); 4 a Ravenna (invariato); 2 a Forlì (-1); 2 a Cesena (invariato), 1 a Rimini (-2). Nessun ricovero in terapia intensiva a Reggio Emilia.

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.413 a Piacenza (+7 rispetto a ieri, di cui 5 sintomatici), 32.772 a Parma (+28, di cui 15 sintomatici), 51.296 a Reggio Emilia (+20, di cui 17 sintomatici), 72.146 a Modena (+23, di cui 21 sintomatici), 89.531 a Bologna (+30, di cui 24 sintomatici), 13.567 casi a Imola (numero invariato rispetto a ieri), 25.734 a Ferrara (+9, di cui 4 sintomatici ), 34.053 a Ravenna (+41, di cui 31 sintomatici), 18.748 a Forlì (+13, di cui 8 sintomatici), 21.504 a Cesena (+7, di cui 6 sintomatici) e 41.424 a Rimini (+18, di cui 15 sintomatici).

Azienda ravennate chiude gli uffici «per green pass»

Si tratta della Impianti Solari di Francesco Patrizi, che nel 2016 con Lista per Ravenna voleva istituire un fondo per l’acquisto di armi…

Chiuso Per Green PassCon l’entrata in vigore del decreto che rende obbligatorio il green pass per tutti i lavoratori, si registrano anche a Ravenna iniziative di disobbedienza civile.

Tra queste, spicca l’iniziativa dell’azienda “Impianti Solari”, con sede a Ravenna, che annuncia che “i nostri uffici resteranno chiusi dal 15 ottobre fino a data da destinarsi, per green pass” e che d’ora in avanti lavorerà solo su appuntamento, a domicilio.

Una comunicazione firmata dall’amministratore Francesco Patrizi, nome noto a chi segue la politica locale per essersi candidato alle elezioni comunali cinque anni fa con Lista per Ravenna. Fece scalpore in campagna elettorale la sua proposta di istituire «un fondo a favore dei cittadini italiani per l’acquisto di un’arma ai fini della legittima difesa».

Allarme bus, 36 dipendenti senza green pass a Ravenna: Start dovrà tagliare le corse

L’azienda del trasporto pubblico romagnolo si scusa in anticipo. «Priorità all’utenza pendolare e scolastica»

Pexels Alexander Isreb 1784142Sulla base delle comunicazioni di preavviso di mancato possesso del green pass fornite dai lavoratori come previsto dalle norme vigenti, Start Romagna è al lavoro con uno sforzo organizzativo importante per garantire la più ampia copertura dei servizi di linea da domani, 15 ottobre.

Per sopperire alle dichiarate assenze legate al mancato possesso della certificazione verde obbligatoria per accedere al lavoro (che per quanto concerne la giornata di domani riguardano attualmente complessive 99 unità: 36 a Ravenna, 15 a Forlì, 11 a Cesena e 37 a Rimini), è in corso un’operazione di assegnazione del maggior numero di turni di servizio con tutte le risorse, umane ed organizzative, a disposizione; attività che proseguirà ininterrottamente fino a venerdì stesso.

«Si può però già prevedere – si legge in una nota dell’azienda dei trasporti – che, nonostante l’impegno, difficilmente potranno essere garantite tutte le corse programmate; si opera, pertanto, per limitare al massimo i pur inevitabili disagi conseguenti a probabili tagli di corse. Tagli – in un numero non prevedibile, certamente minoritario e che si cercherà di contenere con il lavoro in continuo divenire – che potranno intervenire a scacchiera, in generale, sui servizi; in particolare qualora i numeri oggi in possesso dell’azienda si modificassero o se sopravvenissero altri fattori, come ad esempio assenze per malattie oltre il numero fisiologico o azioni di protesta al momento non annunciate».

Nel limite delle risorse disponibili e del personale idoneo alla guida dei mezzi che sarà massicciamente coinvolto, si cercherà di garantire in via prioritaria la copertura dei collegamenti utilizzati dall’utenza pendolare e scolastica, al fine di soddisfare il più possibile le esigenze di mobilità di chi si sposta per necessità di lavoro e di studio. «Sarà posta attenzione ad assicurare congrue frequenze di servizio, specie sulle linee extraurbane e suburbane di collegamento con i capoluoghi».

«In 10mila dall’Emilia-Romagna alla manifestazione di Roma di Cgil, Cisl e UIl»

Pullman anche da Ravenna per rispondere all’attacco squadrista di sabato scorso

Cgil Presido Camera Del LavoroAlta adesione in Emilia-Romagna alla manifestazione “Mai più fascismi per il lavoro, la partecipazione, la democrazia”,  indetta per sabato a Roma dopo l’attacco squadrista alla sede nazionale della Cgil di sabato scorso e le intimidazioni, con scritte e imbrattamenti, a cui sono state sottoposte le sedi sindacali del territorio.

Una manifestazione unitaria, proclamata da Cgil, Cisl e Uil, che vedrà partecipare almeno 10mila persone dalla regione, secondo le adesioni registrate in questa settimana dai sindacati confederali regionali.

Adesione formale è arrivata anche dalla Regione Emilia-Romagna, che sarà presente con il suo Gonfalone e con la vice presidente Elly Schlein e gli assessori Vincenzo Colla e Paolo Calvano.

I sindacati hanno messo in campo 110 pullman da Piacenza a Rimini e due treni speciali in partenza da Reggio Emilia e da Parma. A questi vanno aggiunti i cittadini e le cittadine che si sposteranno individualmente da tutta la regione con altre linee ferroviarie e con mezzi privati, oltre a quelli predisposti dalle realtà politiche e associative che hanno aderito alla manifestazione di sabato.

Per le partenze da Ravenna è possibile contattare la Cgil al numero di telefono 0544 244280.

Auto rubata a Bologna ritrovata a Faenza, dentro 4 sacchi di scarpe rubate a Parma

Veicolo rintracciato dal proprietario in stazione grazie al Gps. Tutto è stato restituito ai proprietari

DSC05661 ScarpeNei pressi della stazione ferroviaria di Faenza è stata ritrovata un’auto, una Citroen, rubata qualche giorno prima a Bologna: nel portabagagli c’erano quattro sacchi di scarpe firmate rubate da una ditta di Parma. Il ritrovamento è stato effettuato dai carabinieri del radiomobile in seguito alla segnalazione al 112 dal proprietario della vettura che dal segnale Gps era riuscito a collocare il veicolo a Faenza. La Citroen era aperta e senza chiavi. I militari hanno iniziato gli accertamenti rintracciando il legittimo proprietario delle scarpe nuove. Tutto è stato restituito ai legittimi proprietari.

Riaprono le discoteche (anche) in provincia di Ravenna. In pista senza mascherina

Il 16 ottobre si torna a ballare, con le capienze ridotte. Le Indie già “sold out”

117607190 3177124745712856 5751936660876307992 OPer tanti appassionati è un appuntamento atteso da mesi: da questo weekend riaprono (quasi tutte) le discoteche anche in provincia di Ravenna.

Il nuovo decreto capienze entrato in vigore l’11 ottobre prevede infatti anche la riapertura di discoteche e sale da ballo con il limite del 50 percento della capienza per i locali al chiuso (che si alza al 75 per i locali all’aperto). Si entra solo in possesso di green pass e con la mascherina, che si potrà però togliere quando si è in pista a ballare.

In provincia sono tanti i locali che hanno deciso di approfittare di questa nuova possibilità, in particolare sabato 16 ottobre, dal celebre Pineta alle Indie (che comunicano di aver già esaurito in prevendita i pochi posti a disposizione), dal Rock Planet di Pinarella di Cervia fino all’Onyx di Godo, che presenta anche il live del rapper Lazza.

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